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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Aprile 2011
 
   
  PRESENTATO IL PIANO STRATEGICO PER L´ICT PIEMONTESE UNO STRUMENTO CONDIVISO CON LE PARTI SOCIALI

 
   
  Torino, 20 aprile 2011 - Una vera e propria agenda digitale regionale, che attinge a risorse economico-finanziarie proprie, nazionali e comunitarie. Articolata su due grandi assi: l’innovazione nella pubblica amministrazione e la raccolta di nuove sfide dell’innovazione per città e territori del Piemonte. In estrema sintesi questo potrebbe essere il titolo del Piano strategico per l’Ict piemontese, presentato il 18 aprile dalla Regione Piemonte alle parti sociali, durante la riunione del tavolo di discussione sul settore, organizzato dagli Assessorati regionali allo Sviluppo economico, al Lavoro e alla Tutela della Salute e Sanità. Al tavolo erano presenti, oltre alla Regione Piemonte, la Provincia di Torino, la Città di Torino, Cgil, Cisl e Uil, Unioncamere, Confindustria, Confapi, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Artigianato Casa. Hanno partecipato anche Csi Piemonte, Torino Wireless e Finpiemonte. Il Piano (di cui si allega in calce una sintesi sulle azioni, i tempi e sulle risorse) racchiude in sé tutte le indicazioni emerse nelle scorse settimane dal tavolo sull’ Ict, con input che provengono non soltanto dalla crisi del settore, ma che si muovono in direzione della valorizzazione e dello sviluppo dell’intero comparto. Lo strumento che ne emerge è un piano strategico per il rilancio dell’Ict, condiviso con gli enti locali, i sindacati e le parti datoriali. Il documento prende in considerazione svariati filoni, compresa la necessità di innovare ulteriormente i servizi della Pubblica Amministrazione, in particolar modo nel campo della sanità elettronica. Le azioni previste puntano innanzitutto alla riconversione e ricollocazione dei lavoratori che hanno perso il posto e al mantenimento dei livelli occupazionali nelle aziende in crisi. Insieme alle politiche a sostegno del lavoro e dell´occupazione è prevista una forte azione di rilancio per le aziende di un comparto che si ritiene indispensabile per aumentare la competitività del Piemonte. Il Piano triennale per l’Ict in Piemonte, parte del più generale Piano per la Competitività della Regione, si propone di dar vita ad una vera e propria Agenda digitale regionale - utilizzando risorse economico-finanziarie regionali, nazionali e comunitarie - articolata su due grandi assi: § L’innovazione nella Pubblica Amministrazione § Le nuove sfide dell’innovazione per città e territori Trasversale rispetto agli assi di azione, il tema delle infrastrutture abilitanti, un patrimonio da valorizzare, frutto di una cooperazione tra soggetti (pubblici e privati), di naturali evoluzioni di modelli tecnologici e di rapporti instaurati tra le varie componenti. Gli ambiti e gli strumenti possono essere raggruppati in tre macro-categorie: piattaforme e asset tecnologici, strumenti di supporto all’innovazione e iniziative e comunicazione coordinata. L’innovazione nella Pubblica Amministrazione - Il primo asse è focalizzato sulle innovazioni di processo e di servizio per la Pubblica Amministrazione (regionale e locale), con particolare riferimento ai settori della Sanità e dei Sistemi Informativi degli enti e, più in generale, ai temi oggetto del Protocollo d’Intesa per la realizzazione di un programma di innovazione per l’azione amministrativa, siglato il 10 ottobre 2010 tra la Regione Piemonte e il Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione. Programma eHealth Piemonte - Regione Piemonte avvierà, entro Aprile 2011, con finanziamento congiunto degli Assessorati Salute e Innovazione e del Csi-piemonte, i progetti del programma “eHealth Piemonte” che sarà sviluppato anche ricorrendo a forme di project financing con soggetti selezionati tramite procedura di evidenza pubblica. Piattaforma Sanitaria Elettronica; Telemedicina; Sistema Immagini in Rete (Imr); Ricetta elettronica; Rete dei medici di medicina generale; Tessera sanitaria; Sistema Informativo Amministrativo Contabile (Siac). Enti Locali Per gli Enti Locali piemontesi si prevede di progettare un modello di Sistema Informativo Comunale Federato “As A Service” e di realizzare un’apposita Piattaforma integrata; quindi, attivare servizi pilota in materia Tributi, Edilizia e Servizi territoriali. I vantaggi di tale iniziativa per i Comuni sono i seguenti: far evolvere i propri sistemi da una gestione per flussi verticali a una gestione integrata; razionalizzare e alleggerire le attività gestionali, a beneficio della produttività dell´Ente; beneficiare del risparmio economico prodotto dall´approccio As A Service; § attuare e accelerare i processi di dematerializzazione. La Regione potrà beneficiare di una gestione unificata dei dati comunali e delle forme associative. Procurement Pubblico dell’Ict - Principale strumento di attuazione, il Procurement Pubblico dell’Ict permette di individuare bisogni ed esigenze che possono essere soddisfatti attraverso un processo di innovazione in grado di realizzare un miglior servizio per la Pa e di generare un mercato locale virtuoso di imprese capaci di proporre quella soluzione su altri mercati nazionali e internazionali. Nel quadro delle politiche industriali attuate per il sostegno e lo sviluppo dell´imprenditoria locale del Settore Ict, si colloca anche il nuovo approccio alla gestione della domanda del Csi-piemonte che si sposta da un modello di acquisizione basato sul “body rental” a una gestione della domanda volta a riaggregare la spesa organizzandola in “acquisti a corpo”. Sono stati definiti a tal fine 14 cluster, per ciascuno dei quali saranno acquisiti servizi e soluzioni Ict specializzati: Servizi del personale ; Agricoltura ; Demografia ; Servizi Enti Locali minori ; Lavoro, Istruzione e Formazione Professionale ; Assistenza e manutenzione sistemi di accettazione, prevenzione e prenotazioni in presidio e back-office ; Infrastruttura ; Bilancio e Programmazione, Flussi documentali, Funzioni centrali, Procurement, Sistemi di governo ; Comunicazione, conoscenza, didattica e ricerca; Industria, artigianato, e Commercio; Turismo e cultura ; Ambiente, Edilizia e territorio, Sicurezza e sistemi in tempo reale ; Trattamento dati ; Fiscalità ; Analisi e progettazione sistemi sanitari in ambito ospedaliero e socio-assistenziale ; Flussi Documentali, Servizi di Infrastrutture e Reti ; Trasporti Per ciascun cluster sarà bandita una gara. Ciascun cluster avrà un valore medio di circa 2 milioni di euro l’anno. Il tipo di procedura applicata sarà quella dell’accordo quadro bifasico. Il volume economico già previsto è di 100 Milioni nel prossimo triennio. Le nuove sfide dell’innovazione per città e territori Il secondo asse si concentra sulle innovazioni e le iniziative progettuali applicabili su rilevanti settori manifatturieri e di produzione di beni e servizi presenti in Piemonte. Le aree di intervento: ; Infrastrutture digitali di rete (Id) a supporto di servizi innovativi della Pa e a sostegno di nuovi servizi applicativi in mobilità. Le imprese interessate sono quelle del settore delle telecomunicazioni e dei servizi sulle reti (oltre 900), anche con grandi player. ; Internet of Things (Iot) su diversi scenari applicativi (Infomobilità, Telemonitoraggio, Smart Building ecc.). Le imprese interessate sono quelle Ict e gli specifici settori di applicazione (ad es. Le imprese operanti nel campo dell’assistenza e del telecontrollo). I territori interessati sono quelli ad alta urbanizzazione per alcune applicazioni (ad. Es infomobilità) e quelli rurali e montani (ad es. Tele monitoraggio e teleassistenza). Le persone interessate sono la gran parte della popolazione piemontese e, soprattutto, gli anziani e gli abitanti nei Comuni con meno di 5.000 abitanti. ; Creatività digitale (Credi) modello di riferimento per l’applicazione delle tecnologie della convergenza (televisione, computer, telefono) al digitale, al mondo dei contenuti e delle Apps. Le imprese interessate riguardano il settore Ict e settori rilevanti come quello dell’editoria, delle radio e delle televisioni, della pubblicità, micro-imprese, studi e reti di professionisti. Le persone interessate sono di tutte le fasce d’età e sociali. Gli strumenti principali di attuazione: ; L’avvio, entro il 2011, dei primi Laboratori aperti (ad esempio su Iot applicate al monitoraggio ambientale, all’innovazione a favore di soggetti fragili, alla creatività con particolare riferimento alle nuove frontiere dell’interattività e della convergenza digitale). ; La messa a disposizione strutturata da parte delle società in-house e partecipate dalla Regione Piemonte di dati e asset pubblici (Open Data e Open Asset) per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi. ; L’apertura di bandi specifici per la presentazione di progetti per la diffusione del wireless – operatori ed esercizi commerciali - e per la presentazione di progetti da parte di imprese individuali e micro-imprese del settore della creatività digitale. Un piano triennale per la ricerca Il Piano Triennale per la Ricerca 2011 – 2013, in coerenza con il Piano per la Competitività della Regione e con l’Accordo in fase di definizione tra Regione Piemonte e Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica, prevede l’utilizzo diffuso e pervasivo dell’Ict per sviluppare una forte centralità delle tecnologie smart&clean e realizzare un vero e proprio Smart Piemonte, un laboratorio di soluzioni innovative e smart, tecnologiche e di processo, anche con l’attivazione di nuove filiere produttive nel campo, ad esempio, dell’efficienza energetica (Smart Energy), della qualità urbana (Smart City), della qualità del territorio (Smart Country), dell’ecosostenibilità degli edifici (Smart Building). Gli ambiti previsti: ; la piattaforma tecnologica Automotive ; la piattaforma tecnologica Smart Manufactoring ; la piattaforma Nanotecnologie ; la piattaforma tecnologica Aereospazio La formazione per i giovani e per i lavoratori del settore Ict Il Programma, in attuazione dell’accordo tra Ministero del Lavoro e Regione Piemonte, stipulato il 31 gennaio 2011, promuove azioni di rafforzamento dei profili professionali per la riconversione e ricollocazione dei lavoratori espulsi e azioni di sostegno alle imprese per il mantenimento e lo sviluppo dell’occupazione. Il Programma si articolerà secondo due direttrici complementari che, nell’attuale fase di taratura, perseguono i seguenti obiettivi: 1. Azioni di riconversione e ricollocazione dei lavoratori espulsi da aziende in crisi. 2. Azioni di sostegno per il mantenimento e lo sviluppo dell’occupazione nelle imprese a rischio di crisi per il mantenimento e lo sviluppo dei livelli occupazionali in raccordo con le altre misure regionali a favore dello sviluppo. Attraverso interventi integrati ed innovativi il Programma si propone di: ; sostenere le aziende in difficoltà che possono riguadagnare competitività con interventi volti alla definizione di piani di sviluppo e con il supporto alla formazione interna dei lavoratori durante i periodi di fruizione di ammortizzatori sociali; ; promuovere azioni di rilevazione di fabbisogni professionali presso il sistema delle imprese; ; facilitare l’incontro tra domanda e offerta attraverso strumenti di sostegno allo sviluppo delle aziende verso nuove produzioni e mercati; ; accompagnare il reinserimento al lavoro di soggetti, provenienti dai settori tessile, Ict applicato e delle lavorazioni meccaniche presso imprese non in crisi dei medesimi settori o di altri; ; favorire il consolidamento di filiere di servizi integrati pubblico-privati nel sistema regionale; ; rafforzare l’integrazione tra risorse e misure dei settori lavoro, formazione e politiche dello sviluppo, per sostenere percorsi mirati di riconversione dei soggetti beneficiari. La governance Regione Piemonte intende procedere alla definizione dei Piani indicati con un modello di governance su 2 livelli: ; Organo generale di Coordinamento: Comitato di Coordinamento composto da Regione Piemonte, Enti Locali, Associazioni di Categoria, coordinato dall’Assessore Regionale allo Sviluppo Economico. ; Organo di singolo Piano: composto da Regione Piemonte, Enti attuatori, Associazioni e coordinato da un Plan Manager per il Piano di Sviluppo Ict ed uno per il Piano della Ricerca. All’attuazione dei Piani concorreranno in ragione delle diverse misure previste: ; le Partecipate dalla Regione Piemonte (Finpiemonte, Csi-piemonte, Fondazione Torino Wireless, Ires, Ceip, Consorzio Top-ix, Csp – Innovazione nelle Ict; ; gli Atenei e le loro strutture; ; le imprese con la partecipazione diretta ai bandi e alle misure specifiche previste i tempi ; Aprile 2011: presentazione ed approvazione del Piano Triennale Ict e contestuale nomina del Plan Manager; ; Aprile 2011: avvio del percorso di approvazione del Piano Triennale della Ricerca, disponibile in bozza finale; ; Maggio 2011: sottoscrizione dell’accordo Miur-rp che definisce il crono programma di avvio dei diversi Accordi di Programma; ; Aprile – Dicembre 2011: redazione e approvazione del Piano Energetico Regionale; ; Aprile 2011: avvio del Gdl di cui al Protocollo d’Intesa con il Ministero dell’Innovazione; ; Entro Dicembre 2011: avvio dei primi Laboratori aperti. Le risorse Per le azioni indicate il quadro complessivo delle risorse allocate è quanto mai rilevante: ; Piano triennale per l’Ict: le risorse che Regione Piemonte investirà nel triennio 2011-2013 sono stimabili in 150 milioni €, al netto di eventuali iniziative finanziabili con fondi nazionali e comunitari e della Piattaforma di Sanità Elettronica. ; Piano triennale della Ricerca: si può stimare che alcune iniziative (piattaforme, azioni e bandi) che verranno finanziate dal Piano (ad oggi ammontante a circa 120 milioni €) avranno un forte impatto sul Settore Ict. ; Accordo Miur-rp: si può stimare che alcune iniziative che verranno finanziate dall’Accordo (ad oggi le risorse integrative del Ministero sono stimabili in circa 40 milioni €) avranno un forte impatto sul Settore Ict. ; Piano Energetico Regionale: anche in questo caso è ipotizzabile che l’avvio di alcune politiche energetiche (smart buildings ad esempio) abbiano un impatto positivo sul Settore Ict.  
   
 

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