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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Aprile 2011
 
   
  PROVINCIA DI PARMA, 53 MLN PER LA DIFESA DEL SUOLO

 
   
  Parma, 20 aprile 2011 - 53 mln e 720 mila euro destinati dalla Regione alla Provincia di Parma per oltre 120 interventi che coinvolgono la buona parte del territorio. E’ questa la risposta ai danni provocati dagli eventi che negli ultimi tre anni hanno colpito il Parmense, dal terremoto del dicembre 2008 ai diversi eventi metrologici e alluvionali: quelli dell’aprile maggio 2009, poi ancora fra dicembre e gennaio 2010 fino agli allagamenti del giugno 2010. Il quadro di quello che partirà nel 2011 e dell’ammontare complessivo delle risorse stanziate lo hanno tracciato oggi in Regione il presidente della Provincia di Parma Vincenzo Bernazzoli con l’assessore regionale alla Protezione civile e Difesa del suolo Paola Gazzolo che nell’occasione ha annunciato un ulteriore finanziamento. “Grazie al lavoro di interlocuzione con il Dipartimento nazionale di protezione civile, abbiamo ricevuto notizia dell’assegnazione di 1,5 mln di euro per l’alluvione del giugno 2010. Una notizia attesa che consentirà di attivare due interventi di sicurezza idraulica sul canale Ramazzone a Fontanellato e sul Rigosa Nuova tra Busseto e Zibello”. I finanziamenti, suddivisi a seconda degli eventi e relative ordinanze, sono: 20 mln e 560 mila euro per il terremoto del 23 dicembre 2008 che ha colpito la linea pedemontana, tra pianura e collina, danneggiando soprattutto lo straordinario patrimonio monumentale della zona, ma anche edifici privati e strutture produttive. Dei 13 comuni del Parmense coinvolti quelli che hanno avuto maggiori danni sono stati Langhirano, Felino, Sala Baganza, Traversetolo, Neviano. Altri 820mila euro arrivano per i danni del maltempo dell’aprile – maggio 2009, 5 mln e 890mila euro sono invece le risorse per i danni provocati dagli eventi meteorologici accaduti fra la fine del 2009 e l’inizio del 2010, dovuti al rapido susseguirsi di neve, gelate, poi l’innalzamento della temperatura che ha sciolto il ghiaccio e infine la pioggia. La causa è una variazione climatica che si verifica sempre più di frequente. Nella parte alta della Val Taro si sono registrati i valori più alti del decennio così come in pianura il livello del Po ha superato la soglia raggiunta nella grande piena del 2000. Per gli allagamenti del giugno dello scorso anno nella Bassa parmense, oggetto del finanziamento annunciato dall’assessore Gazzolo, arriveranno 2 mln e 100mila euro. Infine ci sono le risorse derivanti dall’Accordo quadro sottoscritto dalla Regione Emilia Romagna con lo Stato e che porterà nella provincia di Parma 21 mln di euro complessivi di cui 10 mln per il nodo idraulico Parma – Colorno che comprende diversi interventi fra cui la realizzazione della cassa di espansione del torrente Baganza che permetterà la messa in sicurezza del capoluogo. Nell’ambito di questa opera sarà anche realizzato il nuovo ponte sul Baganza che sarà collegato con una bretella all’asse Pedemontano. Parma ricorda Bernazzoli rappresenta una delle realtà più fragili, la seconda in Italia con circa seicento frane attive. “è la conformazione del nostro territorio che ci pone di fronte a queste difficoltà. Non avendo potuto contare su risorse destinate attraverso un piano nazionale, le risposte sono arrivati grazie alla regione che ci ha permesso di giocare un ruolo di coordinamento e di attenere dei risultati nei tempi e nei modi giusti con serietà, e una precisione che ci permette di non sprecarle”. Nonostante una diminuzione delle risorse e i costanti tagli non viene meno l’intervento per la sicurezza più complessiva del territorio e la prevenzione. “Con queste risorse – sottolinea Gazzolo - riusciamo a intervenire sui nodi critici di Parma. Come dimostriamo oggi è il segnale di una regione che mette il dissesto fra le sue priorità e lo conferma.” Alla conferenza stampa erano presenti Gabriele Alifraco, dirigente Ambiente della Provincia di Parma, Gianfranco Larini responsabile Servizio Tecnico di Bacino, Pier Mario Bonotto, dirigente Servizio Difesa del suolo Regione Emilia Romagna, Maurizio Marinetti dell’Agenzia regionale di Protezione Civile.  
   
 

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