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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Dicembre 2006
 
   
  MECCANICA ITALIANA: LE AZIENDE LAVORANO DI PIÙ MA CON COSTI SEMPRE CRESCENTI

 
   
  Milano, 11 dicembre 2006 - La congiuntura è favorevole, le aziende lavorano e i carnet di ordini sono rassicuranti, ma i costi da sostenere sono troppo alti e i margini sempre più limitati. Questo il quadro della meccanica varia italiana che emerge dall’indagine trimestrale Anima – Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica varia ed Affine di Confindustria – relativa ai mesi di luglio, agosto e settembre 2006. “In un trimestre fisiologicamente più debole degli altri - e quest’anno particolarmente delicato dal punto di vista politico - le nostre aziende hanno dimostrato serenità e impegno” commenta Ettore Riello, neoeletto Presidente di Anima “Le imprese non si sono lasciate scoraggiare da una situazione politica ancora incerta con una Finanziaria che è loro sfavorevole per alcuni versi, come il Tfr, ma che per altri sta creando grandi attese, in particolare il cuneo fiscale. Molte delle riforme che ci aspettavamo non stanno arrivando, ma abbiamo fiducia nel lavoro di Confindustria e del Presidente Montezemolo che ha ben presente le nostre preoccupazioni e sta difendendo chi, come noi, produce ricchezza nel Paese. Il fatto di aver penalizzato le aziende al di sopra dei 50 dipendenti risulta in contrasto con la raccomandazione che viene rivolta alle aziende perché crescano per meglio competere con avversari forti sui mercati internazionali”. Analizzando i dati elaborati dalla Federazione su un campione di quasi 400 aziende associate, emerge che tra luglio e settembre 2006 il saldo tra le aziende che denunciano una situazione di fatturato ‘migliorata’ e quelle che invece la giudicano ‘peggiorata’ rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente segna un +47,1. Il 58,7% delle aziende ritiene ‘migliorata’ la situazione del fatturato del terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 (quando la percentuale era 55,4%); per il 29,7% il fatturato è rimasto ‘invariato’ (30% nel 2005) e per il 11,6% è ‘peggiorato’ (14,6% nel 2005). L’incremento è stato registrato in misura analoga sul mercato nazionale (50,9%) e su quello estero (53,9%). La crescita rispetto al 2005 era attesa dagli operatori, così come non ha stupito la flessione rispetto al secondo trimestre 2006, dal momento che il terzo trimestre dell’anno normalmente risente delle chiusure estive di molte produzioni. Rispetto al trimestre precedente il saldo tra le aziende che denunciano una situazione di fatturato ‘migliorata’ e quelle che invece la giudicano ‘peggiorata’ mantiene il segno positivo ma passa da + 45,6 (Ii trimestre 2006) a 14,6 (Iii trimestre). Il 38,3% delle aziende ritiene ‘migliorata’ la situazione del fatturato rispetto al trimestre precedente (quando la percentuale era del 54,7%); per il 38% il fatturato è rimasto ‘invariato’ (era 36,2%) e per il 23,7% è ‘peggiorato’ (9,1% nel Ii trimestre). Le performance migliori provengono dai mercati esteri (saldo + 17,6) mentre il mercato italiano risente di una certa inerzia (saldo +3). “La debolezza del settore è dovuta principalmente a due criticità che compromettono la produzione: l’alto costo dell’energia e quello delle materie prime. Un esempio: secondo gli ultimi dati dell’Istat l’indice di prezzo alla produzione dell’energia è passato da 131,9 di gennaio a 144,2 di settembre. Lo stesso indice un anno fa era a 116,1. Lievitazioni indiscriminate di costi come questa pregiudicano la crescita” spiega Ettore Riello “così come i rincari delle materie prime legati quasi sicuramente a manovre speculative. Gli incrementi dei costi sono difficili da trasferire alla clientela. I costi delle materie prime sostenuti dalle nostre aziende dai comparti “valvolame per riscaldamento” e “articoli casalinghi” incidono per oltre il 40%. La riduzione di questi costi ci consentirebbe di reinvestire in fattori di sviluppo. Ciò che i prezzi in aumento non hanno frenato è la voglia di crescita delle aziende della meccanica italiana. E’ ormai chiara la necessità di una politica energetica europea per favorire lo sviluppo sostenibile e la sicurezza dell’approvvigionamento. Una sua definizione ed il raggiungimento di un’equa valutazione delle materie prime permetterebbero alle imprese di passare dalle idee geniali, che spesso le contraddistinguono dai concorrenti europei, alla realizzazione dei prodotti. In questo percorso la Federazione svolge un importante ruolo di guida delle imprese italiane, sia dal punto di vista della competitività internazionale che da quello della rappresentatività e tutela del sistema imprenditoriale a livello italiano ed europeo”. Per quanto riguarda gli ordini del terzo trimestre, la situazione è positiva, soprattutto tenendo conto della presenza di due mesi delicati come luglio e agosto: il carnet di ordini medio ha fornito alle aziende 3,2 mesi di lavoro assicurato. Un buon risultato se paragonato a quello del terzo trimestre del 2005, quando i mesi di lavoro assicurati erano 2,8. Buone le prospettive per il quarto trimestre dell’anno. Secondo il 43,1% delle aziende intervistate la situazione del fatturato è infatti prevista “in aumento” rispetto al terzo trimestre, “stabile” per il 48,6% e “in calo” per l’8,3%. I risultati più consistenti dovrebbero arrivare dal mercato estero (secondo il 41,3% delle aziende), ma anche sul fronte nazionale la situazione è prevista in rialzo dal 35,8% degli intervistati. L’occupazione non dovrebbe presentare particolari variazioni (l’81,3% giudica la situazione “stabile”), così come gli investimenti (il 77,3% non si aspetta cambiamenti). Analisi Settoriale - L’analisi dei vari settori mostra situazioni in prevalenza positive. Ancora buono, in particolare per quel che riguarda i mercati esteri, l’andamento del comparto “Sistemi di sollevamento e movimentazione”. Si rileva un sensibile miglioramento anche rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Con un carnet ordini che copre 5 mesi, le aziende guardano all’ultimo trimestre dell’anno con moderato ottimismo. Il comparto “Carrelli elevatori” denuncia nel Iii trimestre una leggera flessione del mercato nazionale che è atteso rivitalizzarsi nell’ultimo periodo dell’anno. I mercati esteri si sviluppano invece ad un ritmo più costante. In leggera crescita sono previsti occupazione e investimenti. Il notevole incremento delle vendite all’estero consente alle aziende produttrici di “Macchine edili stradali minerarie ed affini” di chiudere il Iii trimestre in positivo. Il saldo tra le aziende che dichiarano un aumento del fatturato e quelle che ne denunciano un peggioramento rispetto al secondo trimestre è ancora positivo (+22,2). Questo trend è atteso proseguire nell’ultimo periodo. Il 51,1% delle aziende prevede un miglioramento nel Iv trimestre, il 46,7% una stabilità e il 2,2% un calo. Differenti performance aziendali caratterizzano il comparto “Forni, macchine e impianti per pane biscotti pasticceria e pizza”. Il terzo trimestre si chiude in positivo per il 31,8% degli intervistati, con una sostanziale stabilità per il 40,9% ed un peggioramento per il 27,3%. Un carnet ordini più sostenuto consente di formulare previsioni di crescita per il quarto trimestre. Il 31,8% delle aziende ha in programma nuovi investimenti. Il comparto “Affettatrici, tritacarne ed affini” ha registrato risultati superiori alle attese. Il 62,5% delle aziende denuncia una crescita del fatturato rispetto al trimestre precedente e analoga percentuale rispetto allo stesso periodo del 2005. Il trend positivo dovrebbe proseguire negli ultimi mesi dell’anno. Un rallentamento dell’attività, peraltro previsto, si segnala per il comparto “Macchine per caffè espresso”. Il saldo tra le aziende che dichiarano un aumento del fatturato e quelle che ne denunciano un peggioramento rispetto al secondo trimestre 2006 è stato pari a -20. E’ tuttavia prevista una ripresa nel quarto trimestre dell’anno da parte del 40% delle aziende mentre il 60% indica una stabilità. La situazione per il comparto “Macchine per la lavorazione delle carni” è in generale positiva: il fatturato è in crescita per il 50% delle aziende rispetto al Ii trimestre 2006 e per la totalità delle aziende rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Buone le performance in particolare sui mercati esteri. Le previsioni per fine anno sono all’insegna della stabilità. Per quanto riguarda il settore “Apparecchiature aerauliche”, il panel delle risposte indica percentuali pressoché analoghe fra le aziende che denunciano un miglioramento, quelle che indicano una stabilità e quelle che rilevano un calo del fatturato. Permangono positive le previsioni. Una generale stabilità caratterizza occupazione ed investimenti. Favorevole la situazione del comparto “Apparecchi e componenti per impianti termici” nel Iii trimestre, con un saldo pari a +51,5 fra le aziende che denunciano un aumento del fatturato e quelle che dichiarano una contrazione, con risultati migliori rispetto a quelli del Iii trimestre 2005. Le previsioni sono ancora soddisfacenti per gli ultimi mesi dell’anno, anche confrontate con lo stesso periodo dell’anno precedente. Una certa flessione, del resto già preannunciata, si rileva nel fatturato del comparto “Serrature, ferramenta e maniglie”. Il carnet ordini è passato da 1,7 a 1 mese di lavoro nel Iii trimestre; tuttavia si spera in una evoluzione positiva nell’ultima parte dell’anno. Stabili per il 90% delle aziende occupazione e investimenti. Rallentamento dell’attività nel Iii trimestre per il comparto “Articoli casalinghi”. Si ipotizza come di consueto una ripresa a fine anno, con un saldo positivo per il fatturato pari a +20. La situazione di mercato piuttosto incerta non induce tuttavia le aziende ad investire. In ulteriore crescita il fatturato del settore “Forni Industriali” nel Iii trimestre, con un saldo positivo di +50 fra le aziende che indicano un aumento del fatturato e quelle che denunciano un calo. Ancor più favorevoli le prospettive per il Iv trimestre con un saldo di +58,4 rispetto al trimestre precedente e di +66,7 rispetto allo stesso periodo del 2005. Meno brillante la situazione del comparto “Impianti di finitura” nel Iii trimestre; tuttavia il livello degli ordini, indicato in crescita dal 35% delle aziende, stabile dal 60% e negativo dal 5%, fa presagire una ripresa nel Iv trimestre. Qualche segnale di ripresa anche sul fronte dell’occupazione e degli investimenti. Soddisfacenti i risultati per i comparti “Rubinetteria Sanitaria” e “Valvolame ad uso industriale ”: per il primo il saldo fra le aziende che indicano una crescita e quelle che denunciano una flessione è pari a +45,4, mentre per il secondo è pari a +50. Per entrambi previsioni all’insegna della stabilità Seppure con segni di rallentamento, il comparto “Valvolame in bronzo e ottone” chiude il periodo con risultati decisamente migliori di quelli dell’analogo periodo del 2005. La situazione è attesa migliorare nell’ultima parte dell’anno; positivo il raffronto soprattutto con l’analogo periodo del 2005. Una sostanziale stabilità caratterizza il comparto “Casseforti, porte corazzate e cassette di sicurezza”: non si rileva nel Iii trimestre una crescita del fatturato per nessuna delle aziende intervistate. Più ottimistiche le prospettive per gli ultimi mesi del 2006: il 36,4% delle aziende intervistate prevedono un miglioramento e il 63,6% una stabilità. Per quel che riguarda i “Misuratori gas”, si segnalano per il Iii trimestre fatturati in linea con il precedente. Le previsioni per l’ultimo periodo del 2006 indicano un consolidamento dei risultati. In netto rialzo nel Iii trimestre il trend del comparto “Misuratori acqua”: il fatturato totale è in crescita per il 75% delle aziende (50% in più rispetto al Ii trimestre). Anche le previsioni per il Iv trimestre sono piuttosto confortanti: da parte di nessuno degli intervistati è atteso un calo del fatturato. Le buone performance del comparto dei “Distributori di carburante” si sono consolidate nel Iii trimestre. Nessun peggioramento viene denunciato nel fatturato, negli ordini, nell’occupazione. Previsioni di crescita del fatturato nel Iv trimestre da parte della totalità degli intervistati. Nel Iii trimestre si registra qualche accenno di ripresa sia sul mercato nazionale che estero per i produttori di “Sistemi elettronici di conversione”. Una sostanziale stabilità caratterizza le previsioni di fine anno. Nel comparto dei “Dispositivi per la protezione individuale sul lavoro” è da rilevare un saldo positivo pari a 58,8 fra le aziende che dichiarano un aumento del fatturato e quelle che denunciano un calo nel terzo periodo rispetto all’anno precedente. Rispetto invece al secondo trimestre, le percentuali relative al fatturato sono così distribuite: 35,3% delle aziende denunciano una crescita, 41,2% una stabilità, 23,5% un calo. Positive le previsioni per l’ultima parte dell’anno. E’ proseguita anche nel terzo trimestre il trend positivo del comparto “Caldareria” con un saldo pari a +18,2. Le previsioni per il quarto trimestre sono ancora improntate all’ottimismo soprattutto se si raffrontano i risultati con quelli del 2005. Nettamente migliorato il comparto di “Impianti di insonorizzazione”: l’80% delle aziende indica un aumento del fatturato, il 20% una situazione invariata. Per quanto attiene allo stesso periodo del 2005, il saldo fra le aziende che dichiarano un aumento e le aziende che denunciano una diminuzione del fatturato è pari a +60. In prospettiva però la situazione appare meno brillante, considerato l’andamento non particolarmente brillante degli ordini. .  
   
 

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