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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Maggio 2011
 
   
  PROCESSO CIVILE TELEMATICO: L’UNIONE LOMBARDA DEGLI ORDINI FORENSI NE DENUNCIA IL MALFUNZIONAMENTO

 
   
  Dagli oltre 5.000 depositi mediamente processati al mese a meno di mille, con percentuali di errori che superano il 25%. Nel corso della conferenza stampa svoltasi lo scorso 18 aprile dall’Unione Lombarda degli Ordini Forensi, avvocati e magistrati hanno denunciato la condizione critica in cui, da febbraio scorso, versa il Processo Civile Telematico a causa dei reiterati disservizi del Gestore Centrale del Ministero della Giustizia, cioè dell’infrastruttura tecnica che gestisce i flussi telematici di depositi e comunicazioni di cancelleria da e verso gli uffici giudiziari. La digitalizzazione della Giustizia civile, alla quale sono stati destinati considerevoli investimenti anche in termini economici e che dovrebbe garantire, come finora ha garantito, l’eliminazione dei tempi morti del processo, è messa in discussione da una serie di disservizi che hanno provocato errori e ritardi nei depositi di atti telematici e nella trasmissione delle comunicazioni di cancelleria. Di tale situazione è stata fatta tempestiva segnalazione al Ministero da parte degli operatori di giustizia, ma nonostante ciò solo nei giorni scorsi è pervenuta una risposta dello stesso per il tramite di un comunicato nel quale viene assicurato il pieno ripristino dell’operatività del sistema. Nel corso della conferenza stampa sono intervenuti oltre all’Avv. Paolo Giuggioli, Presidente dell’Unione Lombarda e dell’Ordine di Milano, i Presidenti della Corte d’Appello di Milano e Brescia, il Presidente del Tribunale di Milano e i Presidenti degli Ordini forensi di Monza, Bergamo e Vigevano, nonché diversi magistrati e rappresentanti del foro lombardo. “L’innovazione tecnologica è di focale importanza, poiché rende possibile un risparmio sui tempi e sui costi e un ulteriore avvicinamento ad un Sistema di Giustizia finalmente efficace, efficiente e rapido” afferma l’Avv. Paolo Giuggioli. “La Lombardia è stata la prima Regione in Italia a dare potenziale accesso al sistema telematico e, a tutt’oggi, oltre il 70% del flusso telematico della giustizia civile a livello nazionale riguarda gli uffici giudiziari lombardi. Occorre che i disguidi che hanno provocato il rallentamento e, in taluni casi, il blocco delle attività del Processo Civile Telematico siano risolti tempestivamente e in modo definitivo. Non è pensabile tornare indietro, soprattutto dopo l’impegno e le energie che avvocati, magistrati e personale delle cancellerie hanno profuso per raggiungere i risultati ottenuti in questi anni. La notizia che il Ministero ha diffuso – continua il presidente Giuggioli – circa l’avvenuta sistemazione dei problemi, è accolta positivamente, ma attendiamo di averne un riscontro diretto sul campo, attraverso un costante monitoraggio della situazione”  
   
 

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