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Notiziario Marketpress di
Lunedì 11 Dicembre 2006 |
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QUEL VECCHIO FRIGORIFERO DOVE LO BUTTO - RIFIUTI TECNOLOGICI: A MILANO 180 MILA TONNELLATE ENTRATE NEGLI IMPIANTI DI CUI 9.107 RACCOLTE DAI COMUNI. PREVALE IL RECUPERO, SOPRATTUTTO DELLE BATTERIE AL PIOMBO, MA ANCORA IL 7,6% VA SMALTITO
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Milano, 11 dicembre 2006 - Grandi e piccoli elettrodomestici, apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni, apparecchiature di consumo, apparecchiature di illuminazione, strumenti elettrici ed elettronici, giocattoli e apparecchiature per lo sport e il tempo libero, apparecchiature mediche, strumenti di monitoraggio e di controllo, distributori automatici. I rifiuti elettrici ed elettronici sono la nuova sfida ambientale: dove vanno a finire? A Milano e provincia sono oltre 180 mila le tonnellate consegnate agli impianti, di cui solo oltre 9. 000 le tonnellate raccolte in modo differenziato dai comuni, soprattutto frigoriferi e condizionatori (35,47%), a cui si aggiungono i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche prodotti dalle imprese. La maggior parte degli apparecchi obsoleti che vengono consegnati agli impianti vengono recuperati (63,44%) mentre il 7,6% viene smaltito, c’è poi un 28,91% che va in impianti dove si possono effettuare entrambi i trattamenti. Le batterie al piombo sono al primo posto per il recupero, costituiscono infatti il 72,9% di tutti i rifiuti elettrici ed elettronici riciclati. Emerge da una elaborazione realizzata dalla Camera di commercio (in collaborazione con Cedcamera) su dati Mud 2005 (riferiti al 2004) per la provincia di Milano. E di rifiuti elettrici ed elettronici si è parlato oggi al workshop “L’operatività nel mercato dei Raee (rifiuti elettrici ed elettronici). Opinioni a confronto per una gestione operativa, realisticamente efficace ed altamente qualificata, delle attività di filiera” organizzato dalla Camera di commercio di Milano con l’Associazione Nazionale Concessionari Consorzi e il Consorzio Nazionale Eco Trattamenti Rifiuto Tecnologico. Norme. Dal 1 luglio 2006 non è più possibile immettere sul mercato apparecchi elettrici ed elettronici che contengono determinate sostanze pericolose. Dal 1 gennaio 2007, inoltre, dovrebbe diventare operativo il sistema di recupero dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche che consentirà ai cittadini di rendere l´apparecchio usato al momento dell´acquisto del nuovo. “Si tratta di una sfida molto importante per il sistema delle imprese, chiamato ad organizzarsi per raggiungere in modo efficace ed economicamente sostenibile gli impegnativi obiettivi di riciclaggio e recupero previsti per i rifiuti elettrici ed elettronici - ha dichiarato Massimo Sordi, presidente dell’Osservatorio Ambiente e Infrastrutture della Camera di commercio di Milano -. Occorre un impegno nella raccolta differenziata dei rifiuti tecnologici, che non vanno considerati al pari dei mobili o degli altri rifiuti ingombranti, anche in base alle nuove norme europee che richiedono una specifica attenzione al problema”.
Codice di rifiuto |
Q. Tà destinata allo smaltimento |
% |
Q. Tà sottoposta a tratt. Di recupero |
% |
Q. Tà sottoposta a tratt. Misto |
% |
Tot |
% su tot |
trasformatori e condensatori contenenti Pcb |
114,23 |
0,83% |
31,74 |
0,0% |
13,93 |
0,03% |
159,90 |
0,09% |
apparecchiature fuori uso contenenti Pcb o da essi contaminate, diverse da quelle di cui alla voce 160209 |
2,72 |
0,02% |
|
0,0% |
0 |
0,00% |
2,72 |
0,00% |
apparecchiature fuori uso, contenenti clorofluorocarburi, Hcfc, Hfc |
104,47 |
0,76% |
894,79 |
0,8% |
48,60 |
0,09% |
1. 047,86 |
0,58% |
apparecchiature fuori uso, contenenti amianto in fibre libere |
3,63 |
0,03% |
|
0,0% |
0,28 |
0,00% |
3,91 |
0,00% |
apparecchiature fuori uso, contenenti componenti pericolosi diversi da quelli di cui alle voci 160209 e 160212 |
530,96 |
3,84% |
982,08 |
0,9% |
767,59 |
1,47% |
2. 280,62 |
1,26% |
apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci da 160209 a 160213 |
2. 616,08 |
18,93% |
15. 792,83 |
13,8% |
11. 735,20 |
22,47% |
30. 144,11 |
16,68% |
componenti pericolosi rimossi da apparecchiature fuori uso |
147,10 |
1,06% |
2,96 |
0,0% |
71,91 |
0,14% |
221,96 |
0,12% |
componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, diversi da quelli di cui alla voce 160215 |
222,07 |
1,61% |
1. 197,12 |
1,0% |
418,22 |
0,80% |
1. 837,40 |
1,02% |
batterie al piombo |
1. 479,51 |
10,71% |
83. 589,70 |
72,9% |
33. 370,21 |
63,89% |
118. 439,42 |
65,56% |
batterie al nichel-cadmio |
212,12 |
1,53% |
147,96 |
0,1% |
112,66 |
0,22% |
472,74 |
0,26% |
batterie contenenti mercurio |
2,89 |
0,02% |
|
0,0% |
5,25 |
0,01% |
8,14 |
0,00% |
batterie alcaline (tranne 160603) |
142,31 |
1,03% |
|
0,0% |
5,13 |
0,01% |
147,44 |
0,08% |
altre batterie ed accumulatori |
616,50 |
4,46% |
|
0,0% |
103,65 |
0,20% |
720,15 |
0,40% |
elettroliti di batterie ed accumulatori, oggetto di raccolta differenziata |
5,89 |
0,04% |
3. 453,91 |
3,0% |
0,27 |
0,00% |
3. 460,07 |
1,92% |
tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio |
696,02 |
5,04% |
|
0,0% |
329,97 |
0,63% |
1. 025,99 |
0,57% |
apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi |
2. 694,30 |
19,49% |
3. 905,59 |
3,4% |
1. 545,63 |
2,96% |
8. 145,52 |
4,51% |
batterie e accumulatori di cui alle voci 160601, 160602 e 160603 nonché batterie e accumulatori non suddivisi contenenti tali batterie |
1. 421,77 |
10,29% |
289,71 |
0,3% |
124,30 |
0,24% |
1. 835,78 |
1,02% |
batterie e accumulatori diversi da quelli di cui alla voce 200133 |
977,03 |
7,07% |
|
0,0% |
36,47 |
0,07% |
1. 013,50 |
0,56% |
apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse da quelle di cui alla voce 200121 e 200123, contenenti componenti pericolosi |
1. 129,05 |
8,17% |
3. 089,77 |
2,7% |
1. 788,03 |
3,42% |
6. 006,85 |
3,32% |
apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci 200121, 200123 e 200135 |
701,85 |
5,08% |
1. 238,87 |
1,1% |
1. 753,03 |
3,36% |
3. 693,74 |
2,04% |
Totale |
13. 820,47 |
100,00% |
114. 617,01 |
100,0% |
52. 230,33 |
100,00% |
180. 667,82 |
100,00% |
% su totale |
|
7,68% |
|
63,44% |
|
28,91% |
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| Rifiuti elettrici ed elettronici raccolti dai comuni in provincia di Milano: 9. 107,32 tonnellate. Al primo posto frigoriferi e condizionatori (3. 230,78 tonnellate, il 35,47% del totale), seguiti da apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso (2. 549,06 tonnellate, il 28%del totale) e batterie al piombo (1. 184,71 tonnellate, il 13% del totale).
Raccolta Comunale |
Codice Rifiuto |
Qtà raccolta e (% su tot) |
Descrizione rifiuto |
160213 |
105,38 (1,16%) |
apparecchiature fuori uso, contenenti componenti pericolosi diversi da quelli di cui alle voci 160209 e 160212 |
160214 |
160,97 (1,77%) |
apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci da 160209 a 160213 |
160601 |
1. 184,71 (13,01%) |
batterie al piombo |
160602 |
0,05 (0%) |
batterie al nichel-cadmio |
160603 |
0,04 (0%) |
batterie contenenti mercurio |
160605 |
3,36 (0,04%) |
altre batterie ed accumulatori |
200121 |
135,09 (1,48%) |
tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio |
200123 |
3. 230,78 (35,47%) |
apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi |
200133 |
553,84 (6,08%) |
batterie e accumulatori di cui alle voci 160601, 160602 e 160603 nonché batterie e accumulatori non suddivisi contenenti tali batterie |
200134 |
189,67 (2,08%) |
batterie e accumulatori diversi da quelli di cui alla voce 20 01 33 |
200135 |
2. 549,06 (27,99%) |
apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse da quelle di cui alla voce 200121 e 200123, contenenti componenti pericolosi |
200136 |
994,36 (10,92%) |
apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci 200121, 200123 e 200135 |
Totale q. Tà raccolta |
9. 107,32 (100%) |
| Rifiuti elettrici ed elettronici prodotti dalle imprese in provincia di Milano: 24. 243,25 tonnellate, ma solo per le tipologie di rifiuti pericolosi vige l’obbligo di dichiarazione. Al primo posto le apparecchiature fuori uso (12. 070,78 tonnellate, il 49,79% del totale), seguite da batterie al piombo (9. 929,81 tonnellate, il 40,96% del totale), apparecchiature fuori uso contenenti componenti pericolosi (673,54 tonnellate, il 2,78% del totale), componenti rimossi da apparecchiature fuori uso (345,34 tonnellate, 1,42% del totale), tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio (220,27 tonnellate, 0,91% del totale), trasformatori e condensatori contenenti Pcb (196,64 tonnellate, 0,81% del totale), apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi (195,48 tonnellate, 0,81% del totale), apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi Hcfc – Hfc (157,47 tonnellate, 0,65% del totale). Tante le batterie sia alcaline che al nichel-cadmino (rispettivamente 76,90 e 68,37 tonnellate tonnellate). Rifiuti elettrici ed elettronici ricevuti dagli impianti in provincia di Milano: 180. 667,79 tonnellate. Al primo posto batterie al piombo (118. 439,42 tonnellate, 65,56% del totale), seguite da apparecchiature fuori uso diverse (30. 144,11 tonnellate, 16,68% del totale), apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi (8. 145,52 tonnellate, il 4,51% del totale), apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso (6. 006,85 tonnellate, 3,32% del totale), apparecchiature fuori uso diverse (3. 693,74 tonnellate, 2,40% del totale), elettroliti di batterie ed accumulatori, oggetto di raccolta differenziata (3. 460,07 tonnellate, 1,92% del totale).
Quantita´ Ricevute Dagli Impianti |
Codice rifiuto |
Qtà ricevuta |
Decrizione rifiuto |
160209 |
159,90 |
trasformatori e condensatori contenenti Pcb |
160210 |
2,72 |
apparecchiature fuori uso contenenti Pcb o da essi contaminate, diverse da quelle di cui alla voce 160209 |
160211 |
1. 047,86 |
apparecchiature fuori uso, contenenti clorofluorocarburi, Hcfc, Hfc |
160212 |
3,91 |
apparecchiature fuori uso, contenenti amianto in fibre libere |
160213 |
2. 280,62 |
apparecchiature fuori uso, contenenti componenti pericolosi diversi da quelli di cui alle voci 160209 e 160212 |
160214 |
30. 144,11 |
apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci da 160209 a 160213 |
160215 |
221,96 |
componenti pericolosi rimossi da apparecchiature fuori uso |
160216 |
1. 837,40 |
componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, diversi da quelli di cui alla voce 160215 |
160601 |
118. 439,42 |
batterie al piombo |
160602 |
472,74 |
batterie al nichel-cadmio |
160603 |
8,13 |
batterie contenenti mercurio |
160604 |
147,44 |
batterie alcaline (tranne 160603) |
160605 |
720,15 |
altre batterie ed accumulatori |
160606 |
3. 460,07 |
elettroliti di batterie ed accumulatori, oggetto di raccolta differenziata |
200121 |
1. 025,98 |
tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio |
200123 |
8. 145,52 |
apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi |
200133 |
1. 835,78 |
batterie e accumulatori di cui alle voci 160601, 160602 e 160603 nonché batterie e accumulatori non suddivisi contenenti tali batterie |
200134 |
1. 013,50 |
batterie e accumulatori diversi da quelli di cui alla voce 200133 |
200135 |
6. 006,85 |
apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse da quelle di cui alla voce 200121 e 200123, contenenti componenti pericolosi |
200136 |
3. 693,74 |
apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci 200121, 200123 e 200135 |
Totale Q. Ta´ Ricevuta |
180. 667,79 |
| Il trattamento in provincia di Milano: dove vanno i rifiuti elettrici ed elettronici? In impianti per lo smaltimento (13. 820,47 tonnellate, 7,6%), per il recupero (114. 617,01 tonnellate, 63,4%) o il trattamento misto (52. 230,30 tonnellate). I più recuperati: le batterie al piombo (83. 589 tonnellate, 72%). Per quanto riguarda le apparecchiature fuori uso diverse, il 22,47% va in impianti per smaltimento o recupero, il 18,93% viene smaltito, il 13,8% recuperato. E poi i rifiuti fuori uso contenenti clorofluorocarburi che vengono così smistati: il 19,49% va smaltito, il 3,4% viene recuperato, il 2,96% va in impianti per smaltimento o recupero. Dal “vademecum” della Camera di commercio Gli obblighi per i Produttori: Registrazione presso il Registro dei Produttori, a seguito del relativo decreto attuativo; Preparazione delle informazioni sui volumi e le tipologie di Aee, a seguito del relativo decreto attuativo, che: Sono state vendute in Italia e di quelle per l’esportazione; Sono state riciclate da lui stesso ed in sua vece. Fornitura delle Garanzie Finanziarie, a seguito del relativo decreto attuativo; Pagamento dei costi di trattamento e riciclo; Progettazione in linea con la facilità di riuso e riciclo; Corretta etichettatura con apposizione del marchio definito, dal prossimo 13 Agosto; Disponibilità di tutte le informazioni per il riuso e riciclo a fine vita, entro un anno dall’immissione sul mercato di un prodotto. Gli obblighi dei Distributori: Registrare a livello amministrativo prima il ritiro dell’Aee usato (ovvero il prodotto consegnato dall’acquirente del nuovo), quindi il suo eventuale declassamento a rifiuto; Rispettare i limiti quantitativi e temporali conseguenti il deposito temporaneo; Emettere il formulario per il successivo trasporto; Verificare la riconsegna della quarta copia del formulario e controllare che sia stata debitamente sottoscritta dal gestore dell’impianto di recupero; Annotare, limitatamente ai Raee ritenuti pericolosi (esempio i monitor dei Personal Computers), i movimenti di carico e scarico nell’apposito registro. Modello Consigliato - Il modello che si ritiene di proporre si basa sul presupposto di lasciare “libera scelta” ai singoli associati (produttori, distributori, punti vendita, ecc. ) di aderire alla forma individuale e/o collettiva ad essi più consona. D’altra parte l’eterogeneità in termini di dimensione, di mercato, di attività, di dislocazione geografica consiglia un approccio iniziale da parte delle Associazioni di tipo consultivo, fermo restando il fatto che la scelta finale non deve compromettere la “garanzia del risultato”. Tale attività potrebbe essere svolta organizzando Workshop informativi/formativi. Per dare concretezza alla “garanzia del risultato” si ritiene di costituire un’entità, quale un Centro Servizi, anche se non deve a priori escludersi l’alternativa di una associazione. Questa entità, che rivestirebbe il ruolo centrale del modello, avrebbe il compito di gestire i rapporti con il singolo, nel caso di scelta del sistema individuale, o con i sistemi collettivi a cui i singoli si saranno aggregati, erogando i servizi che di volta in volta si rendessero necessari, sia con proprie risorse che avvalendosi di accordi in sub-appalto con altre organizzazioni. Le attività dei Centri Servizi: sovrintendere, ed in alcuni casi, farsi direttamente carico della gestione dei rapporti con i sistemi collettivi a cui i singoli si saranno aggregati identificare, qualificare, negoziare e stipulare contratti per i servizi di gestione dei Raee (rifiuti elettrici ed elettronici) lungo tutta la filiera della Reverse Supply Chain, in qualità di facilitatore, al fine di offrire la migliore alternativa possibile, sia a livello di flessibilità che di scalabilità. In particolare ci si riferisce alle attività di logistica e di trattamento. In particolare per quanto riguarda la qualificazione, si intendono definire Linee Guida per una corretta scelta degli operatori suddetti, che tengano conto della loro aderenza a processi e tecnologie di qualita’ ed in linea con quanto richiesto dalla Legge. Gestire ed ottimizzare la fase della “raccolta” in funzione delle scelte operate con la collaborazione di società esperte nella logistica, di quelle di pubblica utilità preposte al servizio e di organizzazioni no-profit erogare servizi complementari utilizzando proprie risorse o avvalendosi di terze parti selezionate e qualificate per lo specifico incarico; citiamo tra gli altri: marketing e promozione di campagne atte a divulgare quanto previsto dalla normativa al fine di sensibilizzare l’utenza, sia il cittadino che l’azienda, alla salvaguardia dell’ambiente; analisi di mercato; call center, help desk, contact center su web; simulazioni e previsioni periodiche sull’andamento del sistema di gestione; simulazioni per il singolo associato per valutare l’impatto dei costi dei Raee per la sua società. Scegliere, implementare e tenere aggiornato il sistema informatico di supporto dell’intero modello, necessario per lo scambio di informazioni sia all’interno del sistema, sia verso l’esterno, sia nei confronti delle istituzioni fornire consulenza agli associati per quanto riguarda gli adempimenti legislativi, gli aggiornamenti della parte normativa, eventuali chiarimenti e/o richieste rappresentare verso le istituzioni e verso le organizzazioni presenti sul mercato dei Raee i propri associati e l’intera filiera di appartenenza. . |
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