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Notiziario Marketpress di
Venerdì 06 Maggio 2011 |
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INIZIA DA PARIGI LA MOSTRA DEDICATA A GINO SEVERINI - UNA MOSTRA CO-PRODOTTA DA MART, MUSÉE D’ORSAY E MUSÉE DE L’ORANGERIE, RIPORTA L’ATTENZIONE INTERNAZIONALE SULL’ARTISTA ITALIANO - PARIGI, MUSÉE DE L’ORANGERIE, FINO AL 24 LUGLIO 2011 - MARTROVERETO DAL 17 SETTEMBRE ALL’8 GENNAIO 2012
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Una grande esposizione dedicata a Gino Severini, prodotta dal Mart, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, dal Musée d’Orsay e dal Musée de l’Orangerie di Parigi, è stata inaugurata a Parigi, al Musée de l’Orangerie. Erano presenti Gabriella Belli, direttore del Mart, Guy Cogeval, presidente del Musée d’Orsay e Marie-paule Vial, direttore del Musée de l’Orangerie. L’esposizione, intitolata “Gino Severini (1883 – 1966), futuriste et néoclassique” conferma un periodo di intense collaborazioni tra il museo francese e quello italiano, e segue di poco l’inaugurazione, a Rovereto, della mostra “La rivoluzione dello sguardo. Capolavori impressionisti e post-impressionisti dal Musée d’Orsay”. A cura di Gabriella Belli e Marie-paule Vial, la mostra è nata da un progetto di Gabriella Belli e di Daniela Fonti, docente di Storia dell´arte contemporanea all’Università La Sapienza di Roma e autrice del catalogo ragionato su Severini (Mondadori, Edizioni Philippe Daverio 1988), testo di riferimento per tutti gli studi sull’artista. La mostra sarà presentata al Mart in seconda sede, dal 17 settembre 2011 all’8 gennaio 2012 con il titolo “Gino Severini (1883 – 1966)” e con una selezione ulteriormente ampliata rispetto alle ottanta opere della prima tappa francese. La mostra dedicata a Severini rappresenta un evento di primo piano per l’arte italiana del novecento. Nel 1967 il Musée national d´Art moderne di Parigi aveva commemorato Severini, dedicandogli una grande mostra personale. Dopo cinquant’anni, questa esposizione vuole riportarne la figura al centro del dibattito artistico. Viene ricostruito l’itinerario artistico di Severini attraverso una selezione di settantotto opere, provenienti dal Mart e dalle più importanti collezioni pubbliche e private italiane e internazionali come la Peggy Guggenheim Collection di Venezia, il Centre Pompidou, la Estorick Collection di Londra e la Fondazione Thyssen di Madrid e il Moma di New York. Protagonista del movimento futurista, Gino Severini svolge un ruolo fondamentale come punto di contatto tra l’arte italiana e francese nel periodo delle avanguardie e, successivamente, del ritorno al classicismo. Nato a Cortona nel 1883, dopo gli anni trascorsi presso lo studio di Giacomo Balla a Roma, Severini – “l’Italien de Paris” - compì la sua formazione tra l’Italia e la Francia, dove si trasferisce nel 1906. La ricerca divisionista, che si fonde con l’influenza del pointillisme, è alla base della sua originale interpretazione del futurismo. I suoi soggetti preferiti lo allontanavano dal gusto dei compagni di avventura futuristi: le grandi folle urbane (si veda “The Boulevard” della Estorick Collection), i luoghi del divertimento e il volteggiare delle ballerine. Il linguaggio dell’avanguardia italiana, in Severini si incrociava inoltre con le suggestioni del cubismo e dell’orfismo. A partire dalla metà degli anni Dieci, Severini fu tra i protagonisti della stagione del “ritorno all’ordine”, di cui pone le basi con la straordinaria “Maternità” del 1916, cronologicamente vicina solo alle opere di Picasso nell’anticipare la tendenza di un nuovo classicismo che avrebbe toccato tutta l’Europa. I legami con la Francia sono presenti costantemente durante tutta la carriera dell’artista, a partire dal testo “Du Cubisme au classicisme. Estetique du compas et du nombre”, pubblicato a Parigi nel 1921, fino alla sua vicinanza, negli anni Trenta, al gruppo “Les Italiens de Paris”. Gino Severini (1883 – 1966), futuriste et néoclassique Musée de l´Orangerie – Jardin des Tuileries Place de la Concorde 75001 Paris A cura di: Gabriella Belli, director, Museo d´Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto and Marie-paule Vial, director, Musée National de l´Orangerie Progetto di: Gabriella Belli e Daniela Fonti Il Carteggio Severini – Maritain In occasione dell’inaugurazione della mostra al Musée de l’Orangerie, l’Archivio del ‘900 del Mart pubblica, in un volume curato da G. Radin, la “Correspondance Gino Severini Jacques Maritain (1923-1966)”, Collana Documenti del Mart, 14. Il libro è edito dal Mart e da Leo S. Olschki Editore, Firenze. In occasione dell’apertura della mostra al Mart verrà pubblicata la traduzione italiana del carteggio. Il volume raccoglie oltre 200 lettere conservate dal Cercle d’Études Jacques et Raïssa Maritain di Kolbsheim, da Romana Severini, figlia di Gino, e dal Mart di Rovereto, che si è fatto promotore della pubblicazione. Gli scambi epistolari tra il filosofo e il pittore testimoniano la fedeltà di un rapporto coltivato nel corso di quattro decenni e documentano la maturazione professionale di Severini, il pensiero estetico di Maritain, il dibattito sull’arte sacra, le riflessioni sul fascismo e sul mondo contemporaneo. A settembre 2011 è prevista anche la pubblicazione dell’inventario dell’archivio Severini conservato al Mart. Il volume sarà a cura di Paola Pettenella e di Gabriella De Marco, autrice della biografia e di un saggio introduttivo |
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