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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Maggio 2011
 
   
  FVG: VALORIZZAZIONE DEL CENTRO DON ONELIO A CANEVA DI TOLMEZZO

 
   
  Tolmezzo, 2 maggio 2011 - Il Centro di recupero medico sociale "Don Onelio" di Caneva di Tolmezzo, sede staccata della Comunità "Piergiorgio onlus", che persegue lo sviluppo integrale delle persone portatrici di handicap fisico, psichico, sensoriale e altre patologie invalidanti, si potrebbe candidare a divenire una struttura polifunzionale di riferimento di area vasta per l´assistenza a persone portatrici di invalidità gravi e gravissime, con l´obiettivo di reintegrarle alla vita attiva nella società attraverso pratiche sportive, la vicinanza all´ambiente naturale, alle attività rurali. In una sorta di fattoria didattica della disabilità. È quanto emerso dalla visita compiuta il 28 aprile alla struttura dal presidente della Regione, Renzo Tondo: la responsabile del Centro, Marta Francescato, e la psicologa, Giuliana Turrin, hanno illustrato le potenzialità tuttora inespresse della struttura tolmezzina della Comunità, fondata nel 1971 da Don Onelio Ciani, già all´epoca colpito da una patologia fortemente invalidante. Le attività sportive, soprattutto se svolte in un habitat naturale integro e articolato qual è quello della zona della conca tolmezzina dove sorge il Centro, unitamente a occupazioni legate al mondo della natura e a quello rurale, possono concorrere ad alleviare le sofferenze dei malati, a farli sentire parte di un gruppo solidale, di una comunità. È quanto già avviene in parte, e in chiave locale, a Caneva di Tolmezzo, dove i pazienti assistiti partecipano ad attività di animazione e di intrattenimento loro dedicate. Ma anche allo sviluppo di una coltura nuova per la Carnia, già consolidata con successo: quella del peperoncino. Avviata dal carnico Piero De Crignis su parte dei terreni della Comunità esistenti a Caneva (complessivamente 42 mila metri quadrati a suo tempo donati da altrettante famiglie del posto), la coltivazione e la lavorazione del peperoncino, oltre a rappresentare una nuova attrazione nel vasto paniere di prodotti agroalimentari della Carnia direttamente derivati dall´ agricoltura (tra i quali l´Aglio di Resia), costituiscono un elemento terapeutico anche per i portatori di handicap gravi. Per il Presidente Tondo si potrebbe valutare la possibilità di sviluppare il Don Onelio di Caneva, facendone un Centro di formazione per persone diversamente abili. Una fattoria didattica rivolta anche alle pratiche sportive. La struttura esistente si presterebbe infatti ad accogliere anche le nuove attività, che potrebbero essere rivolte all´avvicinamento dei portatori di disabilità anche alle discipline sportive con finalità agonistiche che sono loro dedicate. Altresì, il Centro di Caneva potrebbe divenire una sorta di fattoria didattica rurale, valorizzando anche le iniziative che vi si stanno già svolgendo, sempre rivolta in particolare alle persone disabili di tutte le età, ma aperta anche al pubblico esterno e strutturata per accogliere discipline sportive legate soprattutto all´ambiente naturale.  
   
 

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