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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Maggio 2011
 
   
  UE: GIOVANI, BRILLANTI E...DISOCCUPATI?

 
   
  Bruxelles, 2 maggio 2011 - È bello essere giovani, non ci sono dubbi ... L´interail in Europa, tanto per nominare una delle iniziative più popolari, è stato a lungo il simbolo della spensieratezza di un´età. Ma essere giovani può essere molto difficile oggi se si è alla ricerca di un lavoro. Con l´iniziativa "Youth on the move" l´Ue sta cercando di migliorare le possibilità occupazionali per i ragazzi di tutta l´Unione. Diamo insieme un´occhiata al progetto che conta ben 28 azioni. Un europeo su cinque è giovane, per un totale di 100 milioni di persone. La disoccupazione raggiunge il 20% negli under 25 e la metà degli occupati ha un contratto a tempo determinato. Le statistiche dicono inoltre che meno di un giovane su 3 è in possesso di un diploma universitario e, dato ancora più inquietante, il 14,4% non ha neppure finito le scuole. Migliorare l´istruzione e l´apprendistato professionale - Esistono già parametri di riferimento per migliorare la situazione, ma è essenziale adottare misure specifiche. Ecco quali sono le proposte approvate settimana scorsa dalla commissione Cultura e istruzione, e presentate dal relatore sloveno di centro-destra,Milan Zver. 1- Ridurre l´abbandono scolastico: la Commissione deve incoraggiare gli Stati membri a fare tutto il necessario per risolvere il problema della dispersione in età scolare. L´obiettivo è ridurre il numero di coloro che non hanno neppure il diploma di scuola secondaria inferiore dal 15% al 10%, entro il 2020. 2- Promuovere tirocini e formazione professionale: Gli studi universitari non sono per tutti, ma questo non dovrebbe condannare chi fa scelte diverse a rimanere un manovale senza qualifiche a vita. Apprendistato e stage possono aiutare a costruire un ponte verso il mercato del lavoro per coloro che non hanno altri titoli, a patto che vengano resi più allettanti per imprese e tirocinanti. 3- Rendere l´istruzione superiore più attraente: L´obiettivo è quello di innalzare il numero dei laureati europei al 40% entro il 2020. Per farlo, è necessario modernizzare la direzione, i curricula e i finanziamenti universitari. Si stima che entro il 2020 un terzo di tutti i lavori all´interno dell´Unione europea "richiederà qualifiche di alto livello". 4- La carta "Youth on the move": L´idea chiave è quella di imparare il proprio mestiere ovunque venga insegnato meglio. Facilitando l´apprendistato all´estero, la carta-giovani mira a "accelerare il processo di integrazione dei tirocinanti in mobilità". Ai possessori saranno inoltre riservati vantaggi simili a quelli di chi ha una tessera-studente nazionale. 5- Passaporto europeo delle competenze professionali: Il passaporto regolare dice chi sei, il passaporto delle competenze dirà cosa sai fare. Sarà proposto già a partire da quest´anno, sull´esempio del curriculum europeo Europass, allo scopo di rendere abilità e competenze equiparabili nei diversi Stati e di aumentare così le possibilità di trovare lavoro in un altro paese. 6- Progetto "Il tuo primo lavoro all´estero": Impossibile trovare lavoro in patria? Prova da qualche altra parte ... Il progetto pilota aiuterà i giovani in cerca di prima occupazione a iniziare la propria carriera professionale all´estero, nello Stato in cui le loro competenze specifiche sono più richieste. 7- Garanzia europea per i giovani: Chiunque si sarà sentito dire almeno una volta che non può lavorare perché non ha esperienza. Per interrompere il circolo vizioso, l´Ue propone che i servizi pubblici per l´impiego garantiscano che i minori di 25 anni abbiano un lavoro, a meno che non siano studenti. 8- Bollettino europeo delle offerte di lavoro: Le offerte di lavoro esistono, ma farle arrivare a chi è in cerca di occupazione non è sempre facile, superando le distanze dei 27 paesi membri. Il bollettino europeo cercherà di monitorare i trend occupazionali, migliorando così l´efficienza delle agenzie di collocamento. 9- Finanziamenti: Ultimi, ma certo non meno importanti, i finanziamenti sono anzi essenziali per il funzionamento dell´iniziativa "Youth on the move". La relazione chiede che tutti i programmi esistenti come Erasmus, Leonardo da Vinci e Comenius siano presto finanziati oltre che dall´Unione europea, dai singoli Stati e dal settore privato.  
   
 

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