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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Maggio 2011
 
   
  LO SHOW A TEATRO DI FRANCESCO MONTANARI APRE IL CAPRI ART FILM FESTIVAL

 
   
  Capri, 5 maggio 2011 - Sarà Francesco Montanari, il conosciutissimo interprete del “Libanese” di Romanzo Criminale ad aprire le danze del Capri Art Film Festival, la kermesse di cinema, teatro e musica che prenderà il via domani giovedì 5 maggio proprio con lo spettacolo dell’attore romano che interpreterà “Il Pigiama”, una commedia scritta da Daniele Prato. Sarà lo splendido scenario della Chiesa di Santa Teresa, nel borgo medievale dell’Isola azzurra, ad ospitare l’evento, per il quale è già previsto il tutto esaurito. Saranno presenti, al taglio del nastro del Capri Art, anche le istituzioni cittadine e numerosi esponenti dell’imprenditoria locale, oltre ai numerosi ospiti del festival ed i tantissimi giovani partecipanti. “Il Pigiama” è un monologo atipico e affascinante. In scena, assieme ad uno stendino, un bidone della spazzatura, un divano, una lampada, uno specchio e un telefono. Immancabile sarà il pigiama indossato dal protagonista, che riprende perfettamente i colori freddi della scena e rappresenta pienamente lo straniamento e la sensazione di fragilità e insicurezza che emergono dal testo di Daniele Prato. Il monologo racconta alcuni stralci della vita di questo uomo con il pigiama che, lasciato dalla fidanzata, si ritrova nella sua stanza, solo. È un uomo sensibile, profondo e sarcastico. Non riesce a spiegarsi il motivo che ha spinto Elisa, la sua ex, ad andarsene. Eppure lui è un uomo che amava profondamente la sua donna, che bruciava per lei. Ma lei non lo ama più e se ne va, lasciandolo solo, immerso nella sua ironica malinconia. La frivolezza del nostro tempo appare nella figura della sua Elisa, superficiale e distratta. La profondità e l’affilato sarcasmo del protagonista stridono profondamente con la superficialità che si annida in ogni aneddoto raccontato. L’uomo in pigiama affronta diversi temi, dal rapporto con l’altro sesso al modo di vedere il mondo con una nuova luce, una luce blu, sempre senza abbandonare una punta d’amara ironia.  
   
 

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