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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Maggio 2011
 
   
  LóPEZ AGUILAR: "NON È IL MOMENTO DI RIVEDERE SCHENGEN"

 
   
   Bruxelle, 5 maggio 2011 - Mentre Romania e Bulgaria si stanno preparando a entrare nella zona Schengen, Italia e Francia chiedono un rafforzamento dei controlli alle frontiere interne per gestire il flusso migratorio proveniente dal nord Africa. La commissione Libertà civili, giustizia e affari interni ha mostrato preoccupazione all´annuncio della Commissione di considerare il ripristino temporaneo dei controlli alle frontiere interne dell´Ue. Ne abbiamo parlato con il presidente della commissione Libe, lo spagnolo socialista Juan Fernando López Aguilar. Francia e Italia hanno chiesto un rafforzamento dei controlli alle frontiere interne per gestire i migranti africani. Cosa ne pensa il Parlamento? Stiamo valutando con molta preoccupazione i passi intrapresi da alcuni Stati membri, in particolare Italia e Francia, per trasformare la sfida posta da alcune migliaia di migranti provenienti dall´Africa, in un pretesto per mettere in discussione l´intero aquis di Schengen e per chiedere una revisione degli accordi. La strada da seguire non è la revisione di Schengen, ma il completamento dell´iter parlamentare per il "pacchetto immigrazione", in particolare in direzione dell´entrata in vigore del Sis Ii e del nuovo sistema di verifica per valutare i criteri di ingresso nell´area Schengen. Qual è il futuro di Schengen: l´allargamento o la restrizione? Non credo affatto che ci sia bisogno di rivedere Schengen, e la situazione dei conflitti in nord Africa e del conseguente flusso migratorio non può trasformarsi in un pretesto per farlo. Avevamo già previsto cosa sarebbe successo. L´italia ha certo bisogno di solidarietà e sostegno, ma dobbiamo continuare a credere che Schengen abbiano un senso. Non è questo il momento per una revisione. In quali casi l´introduzione temporanea di controlli alle frontiere può essere giustificata? I controlli sono applicabili su base non discriminatoria, nel pieno rispetto del principio di proporzionalità e, naturalmente, di tutti i diritti fondamentali, il che significa che abbiamo bisogno di strumenti tecnici per rendere tali controlli applicabili.  
   
 

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