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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Maggio 2011
 
   
  L’EUROPA PER LO SVILUPPO “LA REALTÀ PARMENSE NELLO SCENARIO EUROPEO. VERSO EUROPA 2020”. OLTRE 350 MLN ARRIVATI NEGLI ULTIMI ANNI GRAZIE AI FONDI STRUTTURALI EUROPEI.

 
   
  Parma, 5 maggio 2011 - Più di 350 milioni di euro. È quanto è arrivato negli ultimi anni nel nostro territorio grazie ai fondi strutturali europei: risorse preziose per non perdere il treno dello sviluppo, essenziale per guardare al futuro con ottimismo. Se n’è parlato ieri nell’Aula dei cavalieri dell’Università nel convegno “La realtà parmense nello scenario europeo. Verso Europa 2020”, organizzato da Provincia e Ateneo nell’ambito della Festa dell’Europa 2011: un’occasione per riflettere sul rapporto tra politiche europee e sviluppo locale, con particolare attenzione alle esperienze condotte nel nostro territorio (programmazione e impiego dei fondi strutturali) e alle prospettive offerte dalla strategia Europa 2020. “Siamo in un contesto europeo, e l’orizzonte di riferimento è proprio l’Europa”, ha detto in apertura il direttore del Dipartimento di Economia dell’Università Paolo Andrei (intervenuto in rappresentanza del rettore Gino Ferretti), che ha ricordato l’impegno dell’ateneo in questa chiave. “Lo scambio di idee e il confronto con partner internazionali – ha proseguito - sono fondamentali. Lo sono per noi in ambito universitario ma non solo. E da questo punto di vista mi sembra che quella di Parma sia una realtà importante, con prospettive di sviluppo molto significative”. “Gli enti locali si trovano in un momento di grande difficoltà. In questo contesto le risorse che vengono dall’Europa sono a dir poco preziose: i fondi strutturali hanno fatto arrivare nel nostro territorio oltre 350 milioni di euro negli ultimi anni. E se la mole delle risorse è importante, va però sottolineato anche il metodo con cui sono state gestite, in un’ottica di concertazione e di programmazione”, ha spiegato il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli, che ha aggiunto: “L’uso di queste risorse ci ha permesso di investire in una visione lunga, che è fondamentale per chi amministra. Governare non solo sul presente ma sul futuro”. Valorizzazione dell’Appennino, promozione e valorizzazione della cultura, potenziamento dell’occupabilità delle persone, formazione e riqualificazione dei lavoratori, sviluppo rurale e tanti altri gli ambiti sui quali hanno insistito i fondi europei, passati in rassegna dall’assessore provinciale alla Pianificazione territoriale Ugo Danni. “I fondi strutturali per lo sviluppo e la crescita – ha affermato - sono determinanti per mantenere il livello di efficienza economica, e di conseguenza il livello di grande sviluppo, che questa provincia ha saputo esprimere. Oggi è importante fare il punto di ciò che abbiamo realizzato ma è importante anche che si apra una discussione in prospettiva per i prossimi anni. Noi confermiamo il metodo, un metodo di programmazione decentrata e condivisa che ha avuto un ottimo riscontro, crediamo che sia fondamentale che siano confermate le risorse: risorse determinanti per far sì che non si rimanga sull’ordinario ma si imposti una politica di aumento ulteriore della qualità della vita e dell’economia di questo territorio”. Nel corso del convegno sono intervenuti Gabriele Marzano, Eugenia Tagliaferri e Nicola Dall’olio della Provincia di Parma (“Fondo sociale europeo e Fondo per lo sviluppo rurale in provincia di Parma: i progetti e le esperienze”), Guglielmo Wolleb, Francesco Zordan, Nicola Dimauro dell’Università di Parma (“Il Laboratorio ‘Sporcarsi le scarpe’: insegnare l’Europa partendo dal territorio”), Birgitta Bodin della rappresentanza in Italia della Commissione europea (“Strategia Europa 2020: un nuovo percorso di crescita”), Alessandro Daraio della Provincia di Parma (“Allargare gli orizzonti. La provincia di Parma verso Europa 2020”). Ha chiuso la mattinata una tavola rotonda con la partecipazione dei rappresentanti delle istituzioni locali, dell’Università, delle associazioni di categoria, delle forze sociali: sono intervenuti Eros Baroni, responsabile dell’Ufficio studi dell’Unione parmense degli industriali, Enrico Cocchi, direttore generale alla Programmazione territoriale e negoziata della Regione Emilia-romagna, Patrizia Maestri, segretaria Cgil Parma, Franco Mosconi, docente dell’Università di Parma, Andrea Zanlari, presidente della Camera di commercio di Parma, Pier Luigi Ferrari, vicepresidente della Provincia di Parma. Ferrari si è soffermato in particolare sui fondi europei destinati allo sviluppo rurale: “Gli sforzi compiuti attraverso le misure comunitarie hanno riverberato sul territorio rurale finanziamenti importanti perché hanno costituito il volano e soprattutto la speranza di una prospettiva. Tutto ciò – ha detto - ha avuto ricadute positive: è un trend significativo che in certi periodi ha anche attutito problematiche dure da fronteggiare. Però se tutto questo non ha una continuità nel prossimo sessennio, cioè dopo il 2013, e se il budget non sarà di proporzioni attese e soprattutto non legherà i finanziamenti al territorio, è chiaro che l’Italia rischia di essere penalizzata. Occorre dunque operare in grande collaborazione tra i diversi livelli perché questa voce che deve arrivare forte e coesa sia determinata, perché davvero il finanziamento premi l’agricoltura italiana”.  
   
 

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