Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Maggio 2011
 
   
  "COME E DOVE CURARSI OGGI : DATI E TERAPIE SUI TUMORI DEL PANCREAS, DEL FEGATO E DELLE VIE BILIARI

 
   
  Monza, 5 maggio 2011 - “E’ aumentata l’incidenza dei tumori del pancreas, delle vie biliari e del fegato in Italia e in Europa ed è fondamentale che i pazienti siano indirizzati nei centri specializzati per queste patologie; centri , come il nostro a Monza, in cui si lavora in team a livello internazionale sulla base delle nuove metodiche e protocolli di cura. In questi centri la prognosi del paziente può migliorare in modo significativo”, dice il prof. Emilio Bajetta, Direttore Clinico e Scientifico dell’Istituto di Oncologia del Policlinico di Monza e presidente del Gruppo I.t.m.o. (Italian Trials in Medical Oncology) che organizza il congresso nazionale Itmo, intitolato “Oncologica epato-bilio-pancreatica” il 6 maggio, presso l’Aula Congressuale dell’Istituto. “Il nostro congresso nasce dalla volontà di effettuare un fondamentale brainstorming su come attualmente si possono affrontare queste malattie e intendiamo ribadire l´importanza degli studi biologici che devono essere affiancati a quelli clinici”. Vi partecipano i maggiori esperti nazionali ed internazionali. “Queste neoplasie” sottolinea il prof. Emilio Bajetta,” sono, in effetti, tra le più complesse da trattare e la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è ancora deludente. Il dato risente probabilmente della difficoltà di una diagnosi precoce e della posizione anatomica di questi organi, che rende complessa la chirurgia per la vicinanza con strutture nobili. Grazie al miglioramento delle tecniche chirurgiche e mininvasive, oggi si assiste ad un lento ma progressivo miglioramento della prognosi e della qualità della vita dei pazienti”. La Xx Riunione Nazionale del Gruppo I.t.m.o. È suddivisa in tre sessioni : una sul fegato, una sulle vie biliari e una sul pancreas ed include anche una tavola rotonda sui progressi della oncologia gastrointestinale. Inoltre è prevista una lectio magistralis sul tema ”Oncologia gastrointestinale: target e terapie” di uno dei massimi esperti internazionali, il prof. De Braud Filippo, Direttore Divisione di Farmacologia Clinica e Nuovi Farmaci Ieo, alle 12,35. Programma 6 Maggio 2011 : Registrazione - Consegna materiale - 8.15 Apertura dei lavori - E. Bajetta. I Sessione - Fegato Moderatori: E. Ganio - R. Labianca; 8.30 - 8.45 La diagnosi istologica delle lesioni epatiche - L. Di Tommaso; 8.45 - 9.00 Metastasi da tumore a sede primitiva ignota - L. Catena; 9.00 - 9.15 Discussione; 9.15 - 9.30 Trattamento chirurgico delle localizzazioni secondarie difficili - A. Antonucci; 9.30 - 9.45 Terapia medica - F. Di Costanzo; 9.45- 10.00 Discussione; 10.00 - 10.10 Direttore Scientifico del Policlinico - E. G. Rondanelli; 10.10 - 10.20 Presidente dell’Ordine Mb - V. Sileo; 10.20 - 10.30 Direttore Generale Asl Mb - H. Pontoni; 10.30 - 10.40 Saluto dell’Aiom: Attività 2010 - C. Iacono; 10.40 Coffee Break; Ii Sessione - Vie Biliari Moderatori: L. Cavanna - P.p. Zanetti; 11.30 - 11.45 Modalità di presentazione - C. Barone; 11.45 -12.00 Ca. Colecisti: clinical management - N. Fazio; 12.00 - 12.15 Terapie medica di I e Ii linea - G. Pinotti; 12.15 - 12.35 Discussione. Lectio magistralis - 12.35 - 13.05 Gastrointestinal oncology: targets and drugs-F. De Braud presentato da R. Labianca; 13.05 Lunch Buffet. Iii Sessione - Pancreas Moderatori: F. Cirillo - P. Tomassetti; 14.00 - 14.15 Chirurgia open vs chirurgia- Laparoscopica - J.l. Megevand; 14.15 - 14.30 La terapia preoperatoria - S. Cereda; 14.30 - 14.45 Discussione; 14.45 - 15.00 Algoritmo terapeutico dei tumori endocrini - E. Bajetta; 15.00 - 15.15 Somatostatin analogues: single or combo therapy? - W. De Herder; 15.15 - 15.30 Discussione.b Tavola Rotonda - I progressi dell’oncologia gastrointestinalei Moderatori: C. Barone - A. Giacosa; 15.30 - 15.40 Trattamento medico pre e post chirurgia delle metastasi epatiche da ca. Colo-rettale M. Valente; 15.40 - 15.50 Ca. Dello stomaco: terapia preoperatoria- vs adiuvante - N. Bianco; 15.50 - 16.00 I piccoli tumori del pancreas -M. Nicolosi; 16.00 - 16.15 La terapia di supporto - P. Pedrazzoli. Partecipanti: A. Ardizzoia, R. Bordonaro, G. Filippelli, S. Frustaci, P. Pizzi, G. Ucci; 16.15 - 16.30 Discussione; 16.30 - 16.50 Oncologia: la sua storia- D. Cova presentato da E. Aitini; 16.50 Test valutazione apprendimento; 17.00 Chiusura dei lavori. “Con questo congresso,”dice il prof. Emilio Bajetta, Direttore Clinico e Scientifico dell’Istituto di Oncologia del Policlinico di Monza e Presidente del Gruppo I.t.m.o. ( Italian Trials in Medical Oncology) “ci si propone di chiarire l’importanza dell’integrazione di diverse competenze specialistiche, al fine di ottimizzare la linea diagnostico-terapeutica nella gestione dei pazienti affetti da tumori del tratto epato-bilio-pancreatico”. Si tratta dunque di un importante congresso che consente di evidenziare le best practices e il meglio della letteratura internazionale sia dal punto di vista chirurgico che medico su queste patologie. L´esigenza, sempre crescente, di avviare studi condotti secondo norme internazionali (Gcp) e su casistiche numerose, al fine di consentire una ragionevole evidenza scientifica, ha portato alla formazione di numerosi Gruppi di Ricerca in Oncologia. Il Gruppo I.t.m.o. (Italian Trials in Medical Oncology) lavora dal 1989 ed è proprio finalizzato alla ricerca multicentrica. I.t.m.o. Ha, come obiettivo primario, quello di studiare nuovi farmaci e/o programmi per il trattamento medico delle neoplasie. “Per la cura di queste patologie in particolare,” spiega il prof. Emilio Bajetta, “i risultati migliorano quando diversi specialisti (chirurgo, oncologo, endoscopista, radiologo interventista ed altri), intervengono con pari dignità su questi ammalati. Il lavoro di équipe è la premessa indispensabile perché il risultato prognostico venga capovolto in senso favorevole. E’ importante notare come, nei Centri ad elevato volume di lavoro, vi sia una evidente correlazione positiva tra sopravvivenza e percorso curativo”. Proprio con l´obiettivo di diffondere lo spirito che deve animare chi si occupa di questa patologia e con l´intento di diffondere i nuovi dati scientifici, il Gruppo Policlinico di Monza ha sviluppato e potenziato una Struttura ospedaliera mirata a questo nuovo modello chirurgico all’interno del suo Istituto di Oncologia, che vanta tra i suoi punti di forza proprio l´Oncologia Epatobiliopancreatica. Si tratta di una Struttura multidisciplinare di alto livello e in linea, per l ´organizzazione ed i programmi clinico-scientifici, con quanto scrive nel suo recentissimo volume "Clinical Oncology" il Prof. Martin Abeloff, Direttore del Cancer Center John Hopkins di Baltimora. L’ Istituto di Oncologia, tramite il Gruppo I.t.m.o., suo braccio operativo nell´ ambito del Policlinico di Monza, ha pianificato questo congresso internazionale su argomenti dell´Oncologia Epatobiliopancreatica con l´apporto dell´Istituto Superiore di Formazione per Aziende e Imprese (I.s.f.a.i). “La necessità di portare l´attenzione degli oncologi e dei colleghi verso queste patologie,” sottolinea il Prof. Emilio Bajetta, “nasce proprio dalla rapida evoluzione delle conoscenze in merito allo sviluppo delle indicazioni alla terapia chirurgica, ai trattamenti chemioterapici e con farmaci a bersaglio. La prognosi, sempre complessa per i pazienti affetti da queste patologie, è destinata a migliorare solo se si lavorerà sempre più in rete tra le varie strutture specializzate”. Alcuni Dati - Pancreas - Per il carcinoma del pancreas l´incidenza aumenta con l´età, raggiungendo una media di 55 persone ogni 100mila abitanti all’anno nei pazienti con più di 65 anni. Il tumore al pancreas è l´ottava causa di morte correlata a malattia neoplastica in Europa. Per quanto riguarda il carcinoma pancreatico, esso occupa la decima posizione per incidenza in Europa, dove i tassi sono compresi tra l´8,7 e 7 su 100mila abitanti per gli uomini e 5,5 e 4,5 su 100mila nelle donne. Fegato- L’epatocarcinoma è il più frequente tumore di origine epatica. Tra tutti i tumori è il quinto per frequenza nei maschi e l’ottavo nelle donne. L´incidenza riguardo all’età in una media europea é di 7 persone per 100mila individui all´anno negli uomini e 2 per 100mila nelle donne, pari a circa il 2% di tutti i tipi di tumore. In Europa l´incidenza presenta variazioni geografiche. Circa il 7% dei pazienti con tumore epatico ha un´età superiore a 65 anni. Negli uomini, l´incidenza cresce rapidamente con l´aumentare dell´età, passando da 3 pazienti per 100mila persone nel gruppo con età inferiore a 45 anni, a 32 per 100mila persone nei pazienti con età compresa tra 60 e 64 anni, per finire a 62 per 100mila nel gruppo di pazienti di età superiore a 75 anni. Circa l´80% di tutti i tumori epatici primitivi sono epatocarcinomi (tumore che origina da epatociti). Nel 90% dei casi l´epatocarcinoma insorge su fegato affetto da epatite cronica o cirrosi. “Tuttavia un capitolo a sé è rappresentato dalle lesioni secondarie epatiche,” spiega il Prof. Emilio Bajetta, “che rappresentano ad oggi ancora una vera e propria sfida per l’oncologo e per il chirurgo, considerando i dati recenti di miglioramento della sopravvivenza, ottenuti dopo resezione radicale delle metastasi epatiche soprattutto in alcune istologie come i carcinomi del colon e i carcinoidi. Un argomento di grande interesse è il trattamento non farmacologico della neoplasia non operabile. E’ il caso tipico dei tumori primitivi del fegato, in cui la gravità della cirrosi sottostante talvolta controindica l’intervento. Ma è anche la situazione che riguarda la malattia metastatica per la quale sono allo studio nuove molecole biologiche, che potrebbero avere un impatto favorevole sul controllo della malattia e sulla sopravvivenza”. Vie Biliari – Al congresso si approfondiscono anche altri tipi di patologie quali il colangiocarcinoma intraepatico (tumore di quella parte del dotto biliare collocato entro il fegato), l’epatoblastoma (un tumore embrionale maligno dell´età infantile) e l’angiosarcoma (tumore che insorge dai vasi sanguigni). Il tumore delle vie biliari può svilupparsi a partire da qualsiasi tratto sia esso dentro o fuori dal fegato ed, a seconda del punto di origine, viene indicato con un nome specifico (tumore del dotto biliare intraepatico, del dotto biliare distale o extraepatico, e della confluenza o tumore di Klatskin). Tutti questi tumori dal punto di vista delle loro caratteristiche strutturali sono definiti come colangiocarcinomi. Il tumore della cistifellea e delle vie biliari extraepatiche rappresenta lo 0,8 per cento del totale dei tumori diagnosticati negli uomini e l’1,6 per cento di quelli nelle donne. In Italia vengono in media diagnosticati ogni anno 6,6 casi di tumore della cistifellea a ogni 100mila uomini e 9,6 ogni 100mila donne. Oncologia Epatobiliopancreatica - L´oncologia epatobiliopancreatica è un segmento dell´oncologia gastrointestinale. Il caposcuola dell´ oncologia gastrointestinale è stato 1´americano David Kelsen, oncologo di chiara fama e Direttore del Dipartimento di Oncologia Gastrointestinale del Memorial Sloan-kettering di New York (nonché autore del fondamentale testo "Gastrointestinal Oncology -Principles and Practice"). Kelsen ha lavorato per migliorare la conoscenza della storia naturale, della diagnosi e della terapia dei tumori dell´ apparato digerente. Inoltre, è stato tra i primi a comprendere quanto sia fondamentale che gli studi biologici siano correlati a quelli clinici. Per queste patologie i pazienti possono ottenere sempre e solo da cure mirate e specializzate, alcuni un aumento sostanziale della durata di sopravvivenza; altri, a seconda dello stadio della patologia riscontrata, beneficiano della guarigione. Per raggiungere questi obiettivi è necessario far confluire i pazienti in Centri di cura ad alta specializzazione. “In futuro,” dice il prof. Emilio Bajetta,” solo gli ospedali con idoneo bagaglio tecnologico potranno gestire e curare questa tipologia di pazienti”. Www.itmo.it  
   
 

<<BACK