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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Maggio 2011
 
   
  FEDERLAZIO ALLA REGIONE: IL 10 MAGGIO LE AZIENDE DI SMALTIMENTO RIFIUTI SOSPENDERANNO IL SERVIZIO

 
   
   Roma, 5 maggio 2011 - Il Presidente della Federlazio, Maurizio Flammini, ha scritto in data 28 aprile 2011 una lettera urgentissima al Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, per aggiornarla sulla gravissima situazione in cui versano le aziende di smaltimento rifiuti associate a “Federlazio Ambiente”, categoria che rappresenta la quasi totalità delle aziende del settore presenti a Roma e nel Lazio. Una condizione di cui la Regione è già a conoscenza da tempo visti i numerosi incontri svolti al riguardo. Già il 30 novembre 2010 Federlazio Ambiente aveva denunciato la gravità del problema nel corso di una grande conferenza tenutasi a Palazzo Venezia in cui presentò alle Autorità e alla Stampa uno studio sullo “Stato e prospettive del sistema dei rifiuti urbani a Roma e nel Lazio”, affrontando, fra gli altri, il tema dell’attuazione del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti degli investimenti di 650 Milioni di Euro per il completamento degli impianti; l’accumularsi dei debiti insoluti da parte dei Comuni Utenti; la grave inadeguatezza delle tariffe di smaltimento fissate dalla Regione Lazio che da tre anni attendono l’adeguamento. L’ultimo incontro con la Regione, in ordine di tempo, risale allo scorso 3 marzo 2011 presso la Direzione Regionale Attività Produttive e Rifiuti alla presenza dell’Assessore Pietro Di Paolo, del Direttore Mario Marotta e del dirigente dell’Area Rifiuti Riccardo Ascenzo. Già durante questi incontri era stata messa in evidenza, in particolare, la questione che la Regione avrebbe dovuto affrontare in tempi brevissimi: l’aggiornamento delle tariffe secondo quanto imposto dalla vigente normativa comunitaria, nazionale e regionale. In effetti le tariffe attualmente previste per il servizio nel Lazio sono le più basse d’Italia, sia in assoluto sia in relazione alla qualità del servizio reso. Tali ragioni sono sempre state recepite a parole ma nonostante la promessa scritta della Regione di attivarsi entro un massimo di 15gg, ad oggi nessuna decisione in merito è arrivata alla Federlazio o alle aziende interessate. A causa del protrarsi di tale situazione le aziende stanno subendo danni oramai non più gestibili che hanno già portato come conseguenza la chiusura in perdita dei loro bilanci. Inoltre, una revisione tardiva delle tariffe potrebbe produrre effetti non previsti sui bilanci dei Comuni Utenti, i quali saranno costretti ad operazioni di finanza straordinaria. In virtù di tutto ciò, le aziende di smaltimento rifiuti della Federlazio dichiarano, attraverso “Federlazio Ambiente” (che già in data 10 febbraio 2011, sempre per gli stessi motivi, aveva preannunciato la serrata per fine febbraio poi sospesa a fronte delle assicurazioni, inevase, di provvedere comunque da parte della Regione Lazio), che se entro martedì 10 maggio 2011 non si sarà provveduto almeno all’adeguamento tariffario e al pagamento di congrui acconti da parte dei Comuni Utenti, non saranno più in grado di soddisfare il servizio che inevitabilmente dovrà essere interrotto.  
   
 

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