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Notiziario Marketpress di
Lunedě 09 Maggio 2011 |
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LAVORO: 3.700 DOMANDE AZIENDE INCENTIVI 2010 PER SVILUPPO OCCUPAZIONE
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Trieste, 9 maggio 2011 - Sono quasi 3.700 le domande presentate nel corso del 2010 dalle aziende per ottenere gli incentivi regionali a favore dello sviluppo dell´occupazione. Il bilancio degli incentivi alle imprese regionali in favore dell´occupazione, spiega l´assessore regionale al Lavoro Angela Brandi, prevede due interventi importanti previsti dalla legge regionale 18/2005 agli articoli 30, 31, 32, 33 e 48. Il primo prevede la concessione di incentivi alle imprese che assumono o stabilizzano lavoratori in condizione di svantaggio occupazionale. Il secondo prevede incentivi per l´assunzione di lavoratori coinvolti nelle crisi occupazionali". Prendendo in esame le singole tipologie di incentivo, i lavoratori interessati da un contratto di assunzione a tempo indeterminato sono stati 2.028; a livello territoriale, il maggior numero di assunzioni si č registrato in provincia di Udine (1.017 lavoratori). I lavoratori precari che hanno visto il proprio contratto a termine trasformato in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato sono stati complessivamente 1.334; l´incidenza piů alta di stabilizzazioni occupazionali si riscontra in provincia di Udine (703 in termini assoluti), seguita da Pordenone (374). Le persone che hanno costituito una propria attivitŕ imprenditoriale nel corso del 2010 sono state 299: 149 lavoratori hanno creato una propria impresa in provincia di Udine, 68 a Pordenone, 43 a Gorizia e 39 a Trieste. A livello territoriale, il 50,3 per cento delle richieste sono state presentate in provincia di Udine (1.846 in valore assoluto), il 21per cento a Pordenone (769 domande), il 16,7per cento a Trieste (611) e il 12,1 a Gorizia (443). L´incremento di domande d´incentivo si č rivelato ancor piů consistente nel secondo semestre del 2010 grazie al nuovo Regolamento che ha aggiunto il contratto di apprendistato tra le tipologie di rapporto a termine che l´impresa beneficiaria degli incentivi puň trasformare in lavoro stabile per i propri lavoratori. Dal versante della ripartizione per settori economici, su 3.362 lavoratori di cui 2.028 assunti e 1.344 stabilizzati, il 60,1 per cento sono inseriti nel terziario (2.021 in valori assoluti), il 29,6 per cento nell´industria (996 lavoratori), il 9,9 per cento nell´edilizia (334 lavoratori) e lo 0,3 nell´agricoltura (11 inserimenti). Focalizzando l´attenzione nel comparto dei servizi, il maggior numero di inserimenti si registra nel commercio, nei servizi immobiliari, informatici, professionali, di ricerca e sviluppo. Per quanto attiene ai comparti industriali, va evidenziato che l´incidenza piů alta di inserimenti si riscontra nel settore della metallurgia e produzione di macchine . Per quanto riguarda i settori in cui si collocano le nuove imprese (226) create da lavoratori disoccupati o fuoriusciti da situazioni di crisi (299), il terziario fa la parte del leone con 187 nuove realtŕ aziendali; 21 imprese sono state costituite nell´edilizia, 17 nell´industria e una nell´agricoltura. Nei singoli comparti, il numero maggiore di imprese si colloca nel commercio, seguito dal comparto degli alberghi e ristoranti e da quello degli "altri servizi", che comprende tutta una serie di piccole attivitŕ commerciali e artigianali, quali puliture, parrucchiere, estetiste. |
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