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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Maggio 2011
 
   
  NUOVO POLO OSPEDALIERO DEL TRENTINO: ENTRO NOVEMBRE ESCE IL BANDO DI GARA

 
   
  Trento, 10 maggio 2011 - Sarà completato nel 2016 e diventerà operativo entro il 2017, il nuovo Polo ospedaliero del Trentino, una struttura ubicata nell´area sud-ovest della città su un´area di 171.000 metri quadrati per 600 posti letto, con investimento complessivo stimato attualmente di circa 300 milioni di euro. Il 6 maggio la Giunta provinciale - su proposta del presidente Lorenzo Dellai, del vicepresidente e assessore ai lavori pubblici, ambiente e trasporti, Alberto Pacher e dell´assessore alla salute e politiche sociali, Ugo Rossi - ha approvato il piano di lavoro e i tempi per la realizzazione del complesso ospedaliero che avrà i compiti di unificare la rete ospedaliera pubblica e di ridisegnare il Servizio sanitario provinciale, rinforzando al contempo il livello assistenziale del territorio Il Nuovo Contesto Normativo E Programmatico Il Nuovo Ospedale del Trentino (Not) rappresenta una priorità della programmazione sanitaria del Trentino, delineato anche nella legge provinciale n. 16 del 23 luglio 2010 “Tutela della salute in Provincia di Trento”. Proprio questa legge contiene il piano di lavoro per la realizzazione del Polo ospedaliero approvato oggi dalla Giunta. La normativa provinciale n. 16/2010 ha infatti ridisegnato l’assetto dei servizi sanitari della provincia con una forte spinta al rafforzamento dell’assistenza territoriale e per una maggiore integrazione socio-sanitaria. La norma prevede un profondo riassetto dell’attività ospedaliera con l’obiettivo di riqualificare e riorganizzare la rete ospedaliera e di favorire l’integrazione tra il livello ospedaliero di erogazione di servizi sanitari ed il livello territoriale. Per questo è stato istituito il “Servizio Ospedaliero provinciale” che raggruppa e coordina in un’unica rete tutti i presidi ospedalieri dell’Azienda. L´ottimizzazione Della Rete Ospedaliera Provinciale Gli indirizzi in tema di razionalizzazione e qualificazione della rete ospedaliera provinciale, introdotti dalla legge provinciale n. 16/2010, mirano ad introdurre interventi di qualificazione dell’assistenza ospedaliera del Trentino e a garantire un´assistenza di buon livello per tutta la popolazione, indipendentemente dal luogo di residenza. Precise le linee strategiche: 1. Qualificazione e valorizzazione degli ospedali di valle attraverso il rafforzamento delle funzioni di base da assicurare ai rispettivi bacini di riferimento; 2. Caratterizzazione del singolo presidio ospedaliero attraverso la possibilità di attivazione di una o più funzioni particolari da assicurare ad un bacino multizonale (provinciale) che siano rispondenti a documentati bisogni di salute e che possano essere erogate in condizioni di qualità, sicurezza e sostenibilità strutturale, tecnologica ed economica. 3. Valorizzazione, nella prospettiva del Nuovo ospedale del Trentino, del ruolo dell’ospedale di Trento e dell’ospedale di Rovereto. 4. Miglioramento dell’assetto organizzativo . La Qualificazione Dell’assistenza Sanitaria Primaria - Le Linee d’indirizzo provinciali per la qualificazione dell´assistenza sanitaria primaria mettono al centro il cittadino, garantendo, equità nell’accesso ai servizi sanitari, partecipazione e responsabilizzazione di cittadini e operatori sanitari, un approccio intersettoriale e integrato. Le aree prioritarie riguardano la valorizzazione dell’assistenza sanitaria primaria, il coinvolgimento dei professionisti sanitari con interventi finalizzati, l´integrazione tra ospedale e distretto in previsione di un corretto riequilibrio delle rispettive funzioni, l´ntegrazione tra attività sanitarie e socio-. Il Contesto Organizzativo Attuale - In Provincia di Trento le funzioni e i compiti propri del servizio sanitario sono garantiti attraverso le attività dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari (Apss) - ente strumentale della Provincia – alla quale compete la gestione coordinata delle attività sanitarie e socio-sanitarie per l´intero territorio provinciale, secondo quanto disposto dagli atti di programmazione e d’indirizzo della Giunta provinciale. L’azienda sanitaria provinciale è suddivisa territorialmente in Distretti sanitari, dotati di autonomia organizzativa e responsabilità gestionale. Per effetto della legge provinciale n. 16/2010 il numero e l’ambito territoriale dei Distretti sono stati rideterminati (la precedente normativa individuava 13 distretti, ora divenuti 4). L’apss ha in gestione diretta sette ospedali (cinque presidi ospedalieri di distretto e gli ospedali di Trento e Rovereto) per un totale di 1.768 posti letto (1.520 ordinari e 248 diurni), dei quali l’88% per acuti, 11% di riabilitazione e l’1% di lungodegenza. L’apss gestisce inoltre diverse sedi poliambulatoriali dislocate in maniera diffusa sull’intero territorio provinciale. Concorrono al funzionamento del servizio sanitario provinciale sette strutture ospedaliere classificate e private accreditate (delle quali due destinate unicamente ad attività riabilitative e due di sola lungodegenza) per un totale di 665 posti letto (33,4% per acuti, 36,7% di riabilitazione e 29,9% di lungodegenza). La rete delle strutture di offerta vede inoltre la presenza di 53 Residenze sanitarie assistenziali (Rsa) per un totale di circa 4.300 posti letto. Infine altre strutture residenziali sono destinate all’assistenza di particolari tipologie di bisogno. L´assistenza Assistenza domiciliare - Negli ultimi anni sono progressivamente aumentati sia l´assistenza domiciliare integrata (Adi), pari a 1915 utenti nel 2009, sia le cure palliative domiciliari (Adicp), con 809 utenti nel 2009. Assistenza specialistica - Nell’anno 2009 presso le strutture sanitarie pubbliche provinciali sono state erogate oltre 8.800.000 prestazioni di assistenza specialistica (compreso laboratorio). A queste si devono aggiungere le prestazioni erogate presso le strutture private convenzionate provinciali e le prestazioni fruite presso strutture extraprovinciali. Mediamente sono state erogate circa 19 prestazioni specialistiche/residente. Circa l’85% delle visite specialistiche per residenti vengono eseguite presso le strutture del Distretto di residenza. Servizio di emergenza - In provincia di Trento le attività di urgenza-emergenza sanitaria sono articolate in: • sistema di allarme sanitario, costituito da Trentino Emergenza 118 (comprendente la Centrale operativa provinciale, 43 postazioni di mezzi di soccorso di base, 11 postazioni di mezzi di soccorso avanzato e la base di elisoccorso);’arrivo del primo mezzo di soccorso di base è assicurato, per la quasi totalità del territorio, nei tempi standard previsti a livello nazionale: 8 minuti in area urbana, 20 minuti nelle zone extra urbane, salvo particolari situazioni di complessità orografica. Nel 2008 sono stati effettuati oltre 37.000 interventi di emergenza, quasi 60.000 trasporti programmati e 1.514 interventi di elisoccorso; • sistema accettazione ed emergenza sanitaria, che assicura la funzione di pronto soccorso nelle sedi ospedaliere e nei punti di primo intervento territoriale. Gli accessi totali ai servizi di pronto soccorso per il 2010 sono stati 217.961, di cui N.c. 135, bianco 38.613, verde 146.682, giallo 30.726, rosso 1.805. Attività ostetricia - In Provincia di Trento si registrano annualmente circa 5.000 parti, di questi il 70% avvengono nei punti nascita degli ospedali di Trento e Rovereto e nell’ospedale classificato San Camillo a Trento. I punti nascita del territorio sono sette, oltre ai primi tre gli altri sono collocati presso gli ospedali di: Arco, Cavalese, Cles e Tione. Dati di attività dell´Ospedale di Trento - L’ospedale di Trento rappresenta all’incirca il 35% del totale dei posti letto (pubblici e accreditati) della Provincia, realizzando quasi il 40% di tutti i ricoveri provinciali. Problematiche Dell’ospedale Santa Chiara L’ospedale Santa Chiara presenta rilevanti criticità di carattere strutturale e di collocazione urbanistica, fra cui: • obsolescenza strutturale dell´ospedale, progettato e costruito sulla base di una concezione di sanità oramai superata; • insufficiente flessibilità strutturale e organizzativa dell’edificio esistente che non consente la necessaria adattabilità richiesta dall’incalzante modificarsi delle tecnologie e delle esigenze in ambito sanitario; • inadeguatezze strutturali e impiantistiche rispetto agli standard richiesti dal continuo adattamento dei riferimenti normativi e regolamentari; • difficoltà di accesso, in particolare per gli utenti in ragione della sua attuale posizione. L’accessibilità fisica dell’attuale ospedale, infatti, è oggi assai problematica per quanto attiene i flussi del traffico, le possibilità di parcheggio, l’alloggio dei parenti: una struttura moderna ha bisogno di essere inserita in un contesto “fluido" dei trasporti, di essere dotata di possibilità di parcheggio e di opportunità per l’ospitalità del sistema familiare. Il Futuro Ruolo Del Nuovo Ospedale Del Trentino - Dalle valutazioni che precedono, emergono molteplici motivazioni a sostegno dell’opportunità di intraprendere una nuova fase di ammodernamento efficace del sistema ospedaliero della provincia attraverso la realizzazione di un nuovo ospedale a valenza provinciale, tenuto anche conto che: • gli interventi di ristrutturazione e ammodernamento già compiuti e quelli in corso presso l’ospedale Santa Chiara non garantiscono quel salto di qualità reso necessario dalle trasformazioni della domanda di salute e dei sistemi più moderni di offerta ospedaliera; • la logica dell’ospedale come servizio è cambiata profondamente, ma soprattutto è destinata a cambiare ancora di più nei prossimi anni, imponendo una modifica radicale: la costruzione di un nuovo edificio consentirebbe certamente di poter avere tutte quelle infrastrutture ormai indispensabili perché esso sia pensato e realizzato come "edificio intelligente" con caratteristiche di elevata flessibilità e diversificazione; • la realizzazione di una nuova struttura ad elevata tecnologia ed elevate capacità assistenziali offre la prospettiva di un positivo effetto “trainante” su tutta la rete assistenziale, rispetto alla quale il Nuovo Ospedale verrebbe a costituire il principale punto di riferimento; • il superamento delle carenze e delle inadeguatezze strutturali e impiantistiche dell’Ospedale Santa Chiara richiederebbe un impegno difficilmente sostenibile sul piano organizzativo e operativo, prima ancora che economico; • non vi sono realistiche soluzioni per le difficoltà di accesso, in particolare per gli utenti, all’Ospedale Santa Chiara in ragione della sua attuale collocazione. Progetto Del Nuovo Ospedale Del Trentino - Il progetto del Nuovo Polo Ospedaliero del Trentino riguarda la realizzazione di un nuovo Ospedale presso l’area appositamente individuata in prossimità alla città di Trento, che andrà a sostituire l’attuale struttura ospedaliera Santa Chiara, fornendo ulteriore impulso alla concreta realizzazione della nuova rete ospedaliera trentina, in un’ottica di superamento del concetto di singolo ospedale. Il Nuovo Polo, infatti, dovrà garantire l’espletamento delle funzioni di I livello per il proprio bacino di riferimento ed essere struttura di Ii livello di riferimento per tutta la Provincia, sia per le attività dell’urgenza/emergenza, che per quelle a valenza provinciale e sovra provinciale, nel frattempo implementando funzioni di eccellenza. Esso dovrà assolvere la sua funzione attraverso l’erogazione di prestazioni in regime di ricovero ordinario per pazienti “acuti”, in ricovero diurno e nella forma della day care. Avrà adeguata area operatoria e posti letto di terapia intensiva e semi-intensiva. Sarà attrezzato con le tecnologie più congrue per l’espletamento dell’attività diagnostica di laboratorio e per immagini. Dovrà avere altresì adeguati spazi per l’assolvimento delle funzioni di didattica e ricerca insite nel ruolo di un ospedale di Ii livello. Le prestazioni erogate nel Nuovo Polo Ospedaliero saranno: - prestazioni in urgenza/emergenza (Pronto Soccorso, Terapie Intensive, ecc.); - ricovero ordinario (programmato e in urgenza/emergenza) - ricovero diurno (day surgery, day hospital) - interventi chirurgici (in ricovero ordinario, in day surgery e ambulatoriali) - diagnostica strumentale - prestazioni ambulatoriali (singole o in “pacchetti” day service) Il numero di posti letti totale sarà di 600 (espandibili a 700) Ubicazione Del Nuovo Ospedale - L’area destinata al Nuovo Ospedale del Trentino (Not) è localizzata nel comparto militare sud ovest della città corrispondente alle attuali caserme militari Chiesa e Pezzoli ed ex Bresciani e che comprende l’attuale area sportiva di proprietà comunale. Attualmente è attraversata dell’attuale via Mas Desert, storica viabilità di collegamento fra la destra Adige e la città che divide l’area in due zone corrispondenti all’insediamento dei servizi provinciali (ex caserme Bresciani) e l’attuale area militare (caserme Chiesa e Pezzoli). Il comparto edificatorio è sito immediatamente a ridosso della città novecentesca nella zona sud ovest caratterizzata da importanti emergenze urbane come l’area ex Michelin, il palazzo delle Albere e delimitata da due parallelismi a carattere territoriale corrispondenti alla ferrovia del Brennero ad est e dalla tangenziale alla città con il fiume Adige ad ovest. Sotto il profilo urbanistico è individuata da un ambito edificatorio destinato a servizi pubblici che comprendono una superficie complessiva è pari a circa 250.000 mq. Con andamento morfologico quasi pianeggiante, leggermente degradante verso ovest. Sulle aree in esame insistono circa 306.000 mc di volumi edificati da demolire dei quali 198.000 mc destinati a caserme militari. Costi Stimati Costi diretti - Riguardano la spesa necessaria alla realizzazione del nuovo complesso ospedaliero e di una serie di opere accessorie e di completamento. Il totale stimato è di 300 milioni di euro. Costi indiretti - Riguardano la spesa necessaria al miglioramento complessivo dell’intera area interessata a ospitare il nuovo ospedale sia da un punto di vista della migliore accessibilità, della dotazione di strutture e servizi aggiuntivi e collegati, ma anche con riferimento alla razionalizzazione dell’intera rete ospedaliera provinciale. Il totale stimato è di 60 milioni di euro. Tempi Approntamento area - Le aree ex militari zona est sono già di proprietà dell’Amministrazione provinciale, il progetto di approntamento e demolizione è approvato, mentre è già avviata la procedura di gara per l’assegnazione dei lavori a ditta specializzata. L’ultimazione dei lavori è prevista entro aprile 2012. Le aree militari zona nord sono ancora di proprietà dello Stato e saranno disponibili solo dopo la sistemazione delle aree militari a Mattarello oppure attraverso nuovi accordi tra la Provincia autonoma di Trento e lo Stato. L’area a nord est caserme Pizzolato sarà disponibile non prima della fine 2012 perché legate ai lavori delle caserme. Bando - La documentazione tecnico amministrativa sarà elaborata entro luglio 2011. L’approvazione del bando attraverso deliberazione della Giunta Provinciale avverrà entro settembre 2011 e la pubblicazione dello stesso entro il seguente mese di ottobre 2011. Le operazioni di aggiudicazione si protrarranno fino a settembre 2012. La consegna del cantiere è prevista per fasi, a partire da ottobre 2012. Costruzione ospedale - La costruzione dell’Ospedale, dovrà essere completata entro il mese di luglio 2016, per consentire l’esecuzione dei collaudi e degli allestimenti entro gennaio 2017, effettuando i trasferimenti e le attivazioni a partire dal febbraio 2017. Viabilità principale - Parallelamente dovrà essere avviato l’iter progettuale ed esecutivo per la viabilità principale, che dovrà essere completata entro agosto 2015.  
   
 

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