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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Maggio 2011
 
   
  SCIENZIATI SEQUENZIANO IL GENOMA DI UN ORGANISMO MARINO TROPICALE

 
   
  Bruxelles, 16 maggio 2011 - Alcuni ricercatori tedeschi e americani sono riusciti a sequenziare il genoma del Lyngbya majuscula (L. Majuscula), un organismo marino tropicale in grado di generare sostanze che possono essere usate nella cura di patologie umane come le malattie neurodegenerative e il cancro. Lo studio è stato presentato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas). I cianobatteri filamentosi del tipo della Lyngbya hanno un ruolo fondamentale nel ciclo globale del carbonio; gli ecosistemi della barriera corallina traggono benefici dalla loro attività, esse possono infatti formare coperture dominanti e influenzare la salute di altri organismi co-esistenti. Bisogna però sottolineare che quando questi ceppi disturbano la crescita di barriere coralline sane, causano un irritazione cutanea che gli esperti chiamano "prurito del nuotatore". I ceppi di Lyngbya sono anche eccellenti fonti di metaboliti secondari bioattivi. Ma la loro fioritura può essere pericolosa per altre forme di vita in questo pianeta. Quello che comunemente non si conosce è il potenziale di questi ceppi; le insufficienti informazioni genomiche disponibili su di essi, insieme ai legami che hanno con altri batteri, hanno lasciato perplessi molti ricercatori su cosa possono e non possono fare. Nuove informazioni potrebbero aiutare i ricercatori a sviluppare prodotti naturali a scopo curativo. "Questi composti hanno attirato l´attenzione a causa del loro potenziale nel campo farmaceutico e biotecnologico, ma sono anche conosciuti per la loro tossicità ambientale e la nocività per gli esseri umani, la fauna selvatica e il bestiame," scrivono gli autori nel loro articolo. Grazie a questo lavoro, che ha comportato l´amplificazione del genoma unicellulare e il profiling del metabolita, è emersa una completa rete di geni. Questo ha confermato al team che l´organismo ha la capacità di adattarsi a condizioni mutevoli nell´ambiente marino. I risultati hanno rivelato anche una serie di debolezze del filamento. Secondo il team, per esempio, la L. Majuscula non ha i geni necessari per la fissazione dell´azoto, nonostante siano emersi sviluppi che indicano che questa specie fissa l´azoto. "È possibile che ceppi di L. Majuscula che fissano l´azoto siano stati male identificati, perché sono molto simili ad altre specie di cianobatteri filamentosi e abbiamo scoperto che questa specie marina non sembra in grado di fissare l´azoto da sola," dice Emily Monroe, uno degli autori dello studio e titolare di una borsa post-dottorato del laboratorio statunitense Gerwick presso la Scripps Institution of Oceanograpy, parte del Centro di biotecnologia e biomedicina marina (Cmbb). "Questa caratteristica potrebbe essere una distinzione tra i ceppi di acqua dolce e quelli di acqua salata, nelle quali la Lyngbya è attualmente divisa." Nonostante queste siano scoperte senza precedenti, sono necessarie ulteriori ricerche. Gli scienziati potrebbero esaminare oltre 250 composti attribuiti ai ceppi marini della Lyngbya, circa il 75% dei quali sono legati alla L. Majuscula. Il team ha anche scoperto che questo ceppo genera solo un paio di prodotti naturali. "Questo ceppo in particolare non produce tanti (prodotti naturali) quanti pensavamo, il che dimostra che molte delle molecole interessanti scoperte fino a ora sono probabilmente divise tra diversi organismi," spiega il primo autore dello studio, il dott. Adam Jones del Cmbb. "Abbiamo imparato che non tutti i ceppi di Lynbbya marina sono uguali." Da parte sua, la coordinatrice del progetto, Lena Gerwik del Cmbb, dice: "Questo potrebbe cambiare il modo in cui cominciamo a vedere le cose in questo campo e fornirci nuovi modi per identificare gli organismi. Potremmo essere in grado di capovolgere le cose e usare i composti che producono come un nuovo metodo per determinare a quale specie appartengono." Hanno dato il loro contributo a questo studio ricercatori dell´Università di Freiburg, dell´Istituto Max Plank (Mpi) di genetica molecolare e del Centro del genoma di Colonia del Mpi per la ricerca sulla coltivazione delle piante in Germania. Per maggiori informazioni, visitare: Pnas: http://www.Pnas.org/  Scripps Institution of Oceanography´s Center for Marine Biotechnology and Biomedicine (Cmbb): http://cmbb.Ucsd.edu/    
   
 

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