Lubiana, 16 maggio 2011 - In Slovenia proseguono a ritmo sostenuto le riunioni della commissione comunale per la disamina del piano urbanistico del Porto di Capodistria. Nel corso dell´ultima seduta sono state presentate alcune tecnologie moderne che potrebbero risolvere la cronica carenza di spazio nello scalo, senza dover ampliare esageratamente le banchine. Per la manipolazione dei container andrebbero usati i così detti ´´moli mobili´´. Si tratta di pontoni che si avvicinano alle navi e ne prelevano il carico senza che il cargo debba attraccare. Nel caso del porto di Capodistria, ha rilevato il presidente della commissione Luka Jurij, una simile innovazione permetterebbe di non allungare la banchina del primo bacino, mentre il previsto Molo Iii potrebbe essere notevolmente più corto, visto che non vi sarebbe la necessità di ormeggiare tanti mercantili. Le strutture resterebbero lontane dalla località turistica di Ancorano e dovrebbero svilupparsi verso l´interno. Qui troverebbero posto nuovi magazzini ed i terminal per le merci alla rinfusa.