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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Maggio 2011
 
   
  COMMERCIO: POLIDORI, LIBERALIZZAZIONE SCAMBI SIA EQUILIBRATA E DI RECIPROCO INTERESSE

 
   
  Roma, 16 maggio 2011 - Il sottosegretario allo Sviluppo economico, Catia Polidori, ha partecipato il 13 maggio al Consiglio dei ministri per il commercio con l´estero dell´Unione europea. La tutela dell´industria automobilistica italiana e la difesa dei prodotti tipici del nostro Paese sono stati i principali punti al centro degli interventi della Polidori. Più in particolare, sul fronte auto il sottosegretario ha sottolineato la necessità che l´ avvio di negoziati per un accordo di libero scambio con il Giappone tenga ben presente lo squilibrio esistente tra l´Unione Europea e Tokyo in termini di esportazioni. Secondo dati Ance infatti, l´Unione europea esporta verso il Giappone circa 150 mila auto l´anno (pari a 3,5 mld di euro), mentre il Giappone 850 mila per complessivi 11 miliardi di euro. Per ciò che riguarda i prodotti tipici, la Polidori ha chiesto ai colleghi europei precise garanzie a tutela degli stessi, da inserire in tutti gli accordi di libero scambio che l´Unione europea sta negoziando con i suoi principali partners (India, Canada, Paesi dell´America Latina). In particolare, al tavolo di lavoro sono stati portati i casi del Prosciutto di Parma e del San Daniele, per i quali il neo sottosegretario al dicastero di via Veneto ne ha caldeggiato il libero accesso al mercato canadese. Stesso discorso per i beni di lusso, e principalmente il settore orafo:la Polidori ha chiesto per questi ultimi l´apertura in particolare del mercato indiano. "L´italia condivide la necessità di un approfondimento delle relazioni economico- commerciali con i Paesi in questione", ha precisato il sottosegretario, "ma questo deve avvenire nella misura in cui la liberalizzazione degli scambi sia equilibrata e di reciproco interesse. Pertanto ritengo che ogni negoziato debba privilegiare la qualità delle intese e la tutela effettiva dei nostri prodotti, rispetto alla mera esigenza di giungere rapidamente a un accordo col rischio di giungere così a conclusioni affrettate".  
   
 

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