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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Maggio 2011
 
   
  LE SCIE E IL POTERE DI PERCEZIONE DELLE FOCHE

 
   
  Se temete che le acque torbide potrebbero impedire alle foche di cacciare, non preoccupatevi. La foca comune (Phoca vitulina) allunga i suoi baffi sensibili alle vibrazioni per trovare cibo quando la vista è ostacolata. Ma questi mammiferi sono in grado di differenziare gli oggetti che passano loro accanto? Alcuni scienziati dell´Università di Rostock in Germania hanno fatto luce sull´abilità delle foche comuni di distinguere tra le scie (le tracce di perturbazione dell´acqua) generate da oggetti di forma e dimensioni diverse. I risultati dello studio sono stati presentati sul Journal of Experimental Biology. Gli scienziati di Rostock hanno già identificato la capacità delle foche di percepire e seguire le scie dei pesci, circa mezzo minuto dopo il loro passaggio. In questo recente studio, hanno scoperto che le foche comuni usano solo i baffi per distinguere le scie prodotte da diversi oggetti. I ricercatori hanno esaminato una foca comune chiamata Henry. Hanno testato la capacità della foca di distinguere tra le scie di remi di dimensioni diverse. I ricercatori hanno coperto gli occhi e le orecchie di Henry e hanno agitato un remo in una grande scatola nel recinto della foca. Dopo un intervallo di appena tre secondi, è stato permesso a Henry di entrare nella zona, dove è stato testato. La foca era già stata addestrata a premere un obiettivo al di fuori del recinto quando riconosceva la scia di un remo normale e a premere un obiettivo diverso quando riconosceva la scia di un remo più grande o più piccolo. Secondo i ricercatori, Henry era in grado di fare la differenza tra remi con differenze piccolissime, di appena 2,8 centimetri di larghezza. In seguito hanno testato quali aspetti della scia Henry era in grado di rilevare. "Abbiamo randomizzato la velocità dei remi in modo che la velocità massima di flusso non fosse un indizio per distinguere i remi più larghi, la struttura della scia doveva però essere riconosciuta dalla foca e Henry era in grado di farlo, anche se con meno precisione," dice il professor Wolf Hanke dell´Università di Rostock. È stata testata anche la capacità di Henry di distinguere tra le scie di remi triangolari, cilindrici, piatti e ondulati. Le sue risposte sono state precise nel fare la differenza tra cilindrico e piatto, piatto e ondulato e cilindrico e ondulato. Henry non ha superato l´esame quando si trattava di distinguere tra il remo triangolare e quello cilindrico o ondulato, però. Usando un velocimetro digitale a immagini di particelle per misurare i tentativi riusciti di Henry di distinguere tra le scie del passaggio di oggetti di varie dimensioni e forme, il professor Hanke dice che non è facile determinare quale "parte della scia sia più utile all´animale e quale lo aiuti sono un poco". I ricercatori di Rostock hanno in programma di testare le risposte delle foche a singoli vortici per identificare le componenti della scia in grado di rivelare le dimensioni e la forma del pesce. L´abilità di cacciare delle foche sarebbe immensamente migliore se esse potessero fare la differenza tra vari pesci di dimensioni diverse, in particolare quelli piccoli che le costringono a sprecare un sacco di energia per raggiungerli. Ha contribuito a questo studio l´Istituto di Biologia dell´Università della Danimarca Meridionale. Per maggiori informazioni, visitare: Università di Rostock: https://www.Uni-rostock.de/en/  Journal of Experimental Biology http://jeb.Biologists.org    
   
 

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