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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Maggio 2011
 
   
  OSSIGENAZIONE E VITA NEL MAR BALTICO

 
   
  Bruxelles, 18 maggio 2011 - È possibile riportare qualcosa in vita? Secondo alcuni scienziati svedesi, se si trova in fondo al mare e c´è ossigenazione, la risposta è si. L´ossigenazione dà agli ecosistemi la spinta di cui hanno bisogno per cominciare a vivere e aiuta la natura a gestire l´eutrofizzazione, la fioritura di fitoplancton nell´acqua. Alcuni ricercatori dell´Università di Gothenburg hanno condotto studi pilota in due fiordi svedesi e hanno stabilito che pompando acqua di superficie ricca di ossigeno sul fondo del mare si ottenevano i risultati desiderati. Il team sta attualmente potenziando il sistema per testare una grande pompa a vento in mare aperto nel Mar Baltico. "Oggi tutti cercano di ridurre l´apporto di sostanze nutritive nel mare per ridurre l´eutrofizzazione nel Baltico, ma aiutando la natura stessa a gestire il fosforo che viene scaricato possiamo creare un effetto turbo nella lotta all´eutrofizzazione," ha spiegato Anders Stigebrandt, Professor Emeritus presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell´Università di Gothenburg. Ossigenare il fondo marino morto non è un´idea nuova. I ricercatori suggeriscono che l´idea di ossigenare il fondo marino morto viene dalla natura stessa. Per esempio, ossigenare le acque profonde del Mar Baltico è come creare paludi sulla terra, dicono. Affinché entrambi i metodi riescano, si devono creare le condizioni giuste per dare agli ecosistemi quello di cui hanno bisogno, e questo è possibile creando nuovi ecosistemi che possono limitare con successo le sostanze nutritive. "Se il fondo marino privo di ossigeno del Baltico viene ossigenato, si può prevedere che ogni chilometro quadrato di fondo marino sarà in grado di trovare 3 tonnellate di fosforo in breve tempo, il che è un effetto puramente geochimico," ha detto il professor Stigebrandt. "Se poi il fondo marino si mantiene ossigenato per un periodo prolungato, si crea una fauna sul e nel fondo. Questo fa sì che i sedimenti del fondo siano ossigenati fino a una profondità di diversi centimetri e il nuovo ecosistema probabilmente contribuisce alla possibilità che altro fosforo sia legato al sedimento." Il progetto Box (Baltic Deepwater Oxygenation), sotto la guida del professor Stigebrandt, sta testando la teoria secondo la quale una prolungata ossigenazione delle acque profonde del Baltico provoca una legatura diffusa e intensa del fosforo al sedimento del fondo. Quello che i ricercatori vogliono sapere è come le zone delle acque profonde ossigenate possono legare il fosforo nel lungo termine. Hanno quindi lanciato studi pilota nel Kanholmsfjörden, sulla costa orientale, e nel Byfjorden, sulla costa occidentale, e hanno condotto esperimenti in laboratorio. Box si occupa di controllare la colonizzazione di fondi marini ossigenati e il suo impatto sull´assunzione di fosforo. Per il test in mare aperto, il team userà una pompa che può pompare 30 metri cubici di acqua al secondo. Contenuta in una boa tubolare alta 60 metri, profonda 100 metri e ancorata in un luogo aperto, la pompa non è influenzata dal movimento delle onde. "La pompa deve avere la capacità di pompare 30 metri cubici di acqua al secondo, 15 volte di più rispetto alla pompa nell´esperimento di Byfiord," ha detto il professor Stigenbrandt. "Se funziona, l´uso di una pompa cinque volte più grande in una boa di circa 120 metri di profondità non dovrebbe presentare grossi problemi. Queste sono le dimensioni che prevediamo che le pompe dovranno avere in un futuro sistema su larga scala di ossigenazione delle acque profonde del Baltico." Per maggiori informazioni, visitare: Università di Göteborg http://www.Gu.se/english  Baltic Deepwater Oxygenation (Box): http://www.Marsys.se/lang/se/about-us/research/baltic-deepwater-oxygenation-box/    
   
 

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