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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Maggio 2011
 
   
  UE: SCAMBIO DI QUOTE DI EMISSIONI: NEL 2010 LE EMISSIONI NELL’AMBITO DEL SISTEMA ETS DELL’UE SONO AUMENTATE PUR RIMANENDO AMPIAMENTE AL DISOTTO DEL LIVELLO PRE-CRISI

 
   
   Bruxelles, 18 maggio 2011 - La commissaria responsabile dell’Azione per il clima Connie Hedegaard ha dichiarato: “L’aumento delle emissioni nel 2010 è legato alla ripresa economica, ma anche con il ritorno ad una situazione di normalità dell’economia, le emissioni nell’ambito del sistema Ets rimangono ampiamente al di sotto del massimale fissato per il periodo 2008-2012. Le cifre indicano anche che alcuni settori industriali continuano ad accumulare eccedenze di quote che potranno scambiare nell’ambito del terzo periodo di scambio che inizia nel 2013. Questa situazione evidenzia la flessibilità garantita alle imprese da questo sistema e conferma che, a costi economici ragionevoli, si potrà fare di più per ridurre le emissioni nel corso della prossima fase”. Dati relativi alle emissioni del 2010 - Al sistema Ets dell’Ue aderiscono più di 12 000 centrali e impianti di produzione nei 27 Stati membri dell’Ue, in Norvegia e nel Liechtenstein. Le emissioni verificate di gas serra provenienti da questi impianti1 ammontavano l’anno scorso a 1,932 miliardi di tonnellate di Co2 equivalenti, con un aumento di circa il 3% rispetto al 2009. L’aumento delle emissioni è conforme alle aspettative generali e alle previsioni degli esperti espresse prima della diffusione dei dati. Tale aumento può essere attribuito alla ripresa economica seguita alla recessione che nel 2009 ha provocato una riduzione eccezionale dell’11,6% delle emissioni. Questo aumento, tuttavia, sarà probabilmente notevolmente inferiore alla ripresa della produzione degli impianti corrispondenti dato che l’indice medio di produzione industriale nell’Ue 27 è aumentato del 6,7% nel 2010 rispetto al 20092. Livello elevato di rispetto delle regole - Le imprese hanno in larga misura rispettato le norme stabilite dal sistema Ets. Solo il 2% degli impianti aderenti non ha restituito le quote relative al totale delle loro emissioni del 2010 entro il termine ultimo del 30 aprile 2011. Questi impianti sono in generale di piccole dimensioni e nell’insieme rappresentano meno del 2% delle emissioni rientranti nel sistema Ets dell’Ue. Il 3% degli impianti non ha trasmesso le emissioni verificate per il 2010 entro lo stesso termine ultimo. Maggiore ricorso ai crediti internazionali - Dal 2008 gli impianti hanno la possibilità di restituire crediti internazionali di riduzione delle emissioni ottenuti nell’ambito dei meccanismi di flessibilità del protocollo di Kyoto al fine di compensare parte delle loro emissioni. I Cer3 costituiscono il 4,7% di tutte le restituzioni nel periodo 2008-2010. Circa il 51% di queste restituzioni proviene dalla Cina, 20% dall’India, 16% dalla Corea del Sud e 7% dal Brasile, mentre il rimanente 6% proviene da 20 altri paesi. Gli Eru4 rappresentano dal 2008 solo lo 0,4% di tutte le restituzioni. Dal 2008 le restituzioni cumulate di Cer e Eru hanno utilizzato circa il 21% dell’1,4 miliardi di crediti messi a disposizione nel periodo di scambio 2008-2012.  
   
 

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