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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Maggio 2011
 
   
  TSUNAMI E RICERCA SUI TERREMOTI: RIUNIONE DI ESPERTI IL 20 MAGGIO A BRUXELLES PER SCAMBIARE ESPERIENZE E RAFFORZARE LA COLLABORAZIONE

 
   
  Bruxelles, 18 maggio 2011 - Nell’ambito del progetto di ricerca Safer finanziato dall’Ue è stato sviluppato un sistema di allerta precoce innovativo, basato sulla tecnologia dei sensori a basso costo utilizzata negli air-bag delle automobili. Un altro progetto, Dews, ha spianato la strada a un nuovo sistema di allerta che ha ridotto di due terzi i tempi di rilevamento di un evento sismico con potenziale rischio tsunami nella regione dell’Oceano Indiano, seriamente colpita dagli eventi del 2004. Nell’ambito di Dews è stato inoltre sviluppato un sistema di messaggi di allerta per consentire il maggior tempo di fuga possibile alla popolazione coinvolta. I promotori di questi ed altri 5 progetti innovativi finanziati dall’Ue e volti a salvare vite umane in caso di terremoti e tsunami si riuniranno il 20 maggio a Bruxelles nel workshop della Commissione europea “Tsunami risk in Europe – Research Achievements and Future Perspectives” (Il rischio tsunami in Europa - progressi nella ricerca e prospettive future). Il Centro comune di ricerca della Commissione svolgerà un ruolo chiave nell’incontro, vista la sua funzione di coordinamento del Gdac, il sistema mondiale di allarme e coordinamento delle catastrofi. All’evento sarà rappresentato anche l’Emergency Response Service, ovvero il servizio di emergenza in fase di realizzazione concepito nel quadro del programma Ue che istituisce un sistema globale di osservazione per l’ambiente e la sicurezza (Gmes). Nel workshop saranno trattati, tra l’altro, i seguenti temi: l’esperienza del recente disastro in Giappone (con una presentazione di Masahiro Yamamoto, della Commissione oceanografica intergovernativa dell’Unesco), i rischi concreti per l’Europa e le misure per ridurli, le sfide future della ricerca scientifica su terremoti e tsunami nonché le aree specifiche su cui concentrare l’attività di ricerca. Per l’elenco completo dei progetti e delle istituzioni partecipanti si prega di consultare il seguente link: Memo/11/304. “La ricerca Ue sui terremoti e sugli tsunami ha già raggiunto traguardi importanti nell’individuazione di metodi alternativi per ottimizzare la valutazione del rischio e sviluppare sistemi di allerta precoce. I drammatici eventi che hanno investito il Giappone e, più recentemente, la Spagna, dimostrano quanto sia necessario migliorare la nostra capacità di anticipare e affrontare queste calamità naturali per ridurre al minimo la perdita di vite umane e i danni materiali”, ha dichiarato Máire Geoghegan-quinn, commissario europeo per la ricerca, l’innovazione e la scienza. Il workshop di Bruxelles darà modo ai ricercatori di confrontare le proprie esperienze e individuare aree tematiche prioritarie. Nell’arco della giornata saranno inoltre presentati i risultati di sei progetti finanziati dall’Ue (16,5 milioni di euro) recentemente conclusi e dedicati alla valutazione del rischio, ai nuovi sistemi di allerta precoce e ai protocolli di intervento rapido. Nell’ambito del progetto Safer è stato invece possibile testare, in un’area urbana, una fitta rete di centinaia di sensori che comunicano in frazioni di secondo, anticipando la portata, la posizione e i potenziali danni di un terremoto e diffondendo messaggi di allarme alla popolazione. L’obiettivo consiste nell’espandere l’interconnessione a migliaia di sensori, tra l’altro tramite Reakt, il progetto in via di negoziazione che subentrerà a Safer e che, analogamente a quest’ultimo, dovrebbe coinvolgere partner giapponesi e di altri paesi (cfr. Memo/11/304). È poco probabile che i mari europei siano scossi da terremoti capaci di provocare uno tsunami così violento come quello in Giappone. Tuttavia, nell’eventualità di un sisma in prossimità delle coste è opportuno istituire un sistema di allerta precoce e di evacuazione. Per questa ragione uno degli obiettivi principali della ricerca finanziata dall’Ue sarà la riduzione della vulnerabilità della popolazione costiera. I primi interventi promossi dall’Ue a sostegno della ricerca sul rischio di terremoti e tsunami risalgono alla fine degli anni ‘80, ma è grazie al Sesto programma quadro di ricerca (2003-2007) che è stato possibile sviluppare nuovi e più rapidi meccanismi di allerta e tracciare in maniera più precisa i pericoli e le mappe dei rischi. Informazioni pratiche - Il workshop è aperto ai media, tuttavia i posti sono limitati. Il luogo di incontro è: Commissione europea, edificio Cdma, Rue du Champ de Mars 21, 1050 Bruxelles, Sala 2 (piano -1) Per ulteriori informazioni sull’evento e per le registrazioni si prega di rivolgersi a: Denis Peter, funzionario responsabile del programma di ricerca, Rischi naturali) Tel.: +32 (0)2 2958446 Denis.peter@ec.europa.eu  I giornalisti interessati possono inoltre mettersi in contatto direttamente con i promotori dei progetti. Per l’ordine del giorno si prega di consultare: http://ec.Europa.eu/research/press/2011/pdf/tsunami-workshop-agenda.pdf  I link alle pagine web dei singoli progetti sono reperibili sul seguente sito: Memo/11/304 http://europa.Eu/rapid/pressreleasesaction.do?reference=memo/11/304&format=html&aged=0&language=en&guilanguage=en    
   
 

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