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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Maggio 2011
 
   
  UE: UNA PERSONA SU SEI NON HA ACCESSO ALL´ACQUA POTABILE

 
   
  Bruxelles, 23 maggio 2011 - Il libero accesso all´acqua potabile dovrebbe essere un diritto fondamentale per tutti, ma così non è in molte parti del mondo: l´acqua contaminata provoca un milione e mezzo di morti l´anno, 2,5 miliardi di persone vivono senza le condizioni igienico-sanitarie di base, e 1 persona su 6 non ha accesso all´acqua potabile. L´assemblea Ue-acp a Budapest ha sollecitato misure globali per migliorare la situazione igienico-sanitaria, conservare la foresta pluviale e punire chi inquina l´acqua. L´assemblea parlamentare paritetica Ue-acp (Africa, Caraibi, Pacifico - Unione europea) ha discusso di come migliorare l´accesso e la governance dell´acqua potabile nelle regioni più povere del mondo il 17 maggio scorso. Migliorare le strutture igienico-sanitarie - Nei paesi in via di sviluppo il 70% dei rifiuti non trattati viene scaricato nelle acque, con conseguente inquinamento dell´approvvigionamento idrico. A inquinare sono l´industria, l´agricoltura e le fognature, ma nel complesso il contaminante più comune è la materia fecale. L´impatto è drammatico: secondo le statistiche delle Nazioni Unite ogni 2 secondi un bambino muore a causa delle pessime condizioni sanitarie. "Buone infrastrutture per i servizi igienico-sanitari sono il pre-requisito più importante per la salute" ha sottolineato la co-relatrice da parte europea, la tedesca del Ppe Christa Klass. Il problema è che investire nelle reti di smaltimento delle acque reflue è costoso e molti paesi dell´Acp non dispongono dei mezzi finanziari per farlo, mentre la crescente urbanizzazione imporrebbe investimenti urgenti per fornire acqua pulita e trattare i rifiuti. Alcune priorità - Secondo l´Assemblea paritetica, bisognerebbe costruire più pozzi nei villaggi e nelle baraccopoli, in linea con l´aumento demografico, e trovare soluzioni innovative come compresse di cloro per combattere le epidemie, in primis il colera, collegate all´inquinamento delle risorse idriche. Gli Stati membri dell´Ue e dell´Acp dovrebbero poi adottare misure per assicurare che l´industria, la deforestazione, l´estrazione mineraria, la produzione chimica e l´uso di pesticidi non incidano sulla qualità dell´acqua, facendo pagare i trasgressori di tasca propria. Rispettare le norme ambientali - Uno degli obiettivi di sviluppo del Millennio (Osm) è dimezzare il numero di persone senza accesso all´acqua potabile entro il 2015. La liberale inglese Fiona Hall ha invitato a "essere coerenti nelle politiche". "Se da un lato abbiamo firmato gli Obiettivi del Millennio" ha ricordato "dall´altro abbiamo permesso che le compagnie minerarie europee inquinassero l´acqua, perché non abbiamo insistito abbastanza nel rispetto di standard appropriati anche oltreoceano." Anche le foreste tropicali hanno un ruolo fondamentale: immagazzinano grandi quantità di carbonio, aiutando a regolare la temperatura e a generare pioggia. "Per salvaguardare l´acqua bisogna innanzitutto prestare attenzione ai cambiamenti climatici e proteggere le foreste che custodiscono le sorgenti" ha ricordato il co-relatore camerunense dell´Acp Bobbo Hamatoukour. Il Fondo per l´acqua Acp-ue - Nel 2004 è stato istituito il Fondo Acp-ue per l´acqua, allo scopo di provvedere all’approvvigionamento idrico e alle infrastrutture igienico-sanitarie di base delle popolazioni più povere. Duecento milioni sono stati stanziati dal decimo Fondo europeo di sviluppo 2008-2013 (Fes), a sostegno dei progetti previsti dal programma.  
   
 

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