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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Maggio 2011
 
   
  NON AUTOSUFFICIENZA, RICERCA UIL: 73% INTERVISTATI VUOLE TENERE A CASA PROPRI ANZIANI/E; DATO CHE CONFERMA ESIGENZA SVOLTA SU DOMICILIARITA

 
   
  Venezia, 23 maggio 2011 - “E’ necessaria una svolta importante delle politiche sociosanitari della Regione Veneto che punti a un rafforzamento dell’assistenza domiciliare a favore delle persone non autosufficienti. Ed è una precisa richiesta delle famiglie, come la ricerca Uil dimostra. La mia proposta, che presenterò anche a livello governativo, è che i servizi domiciliari entrino a far parte dei Lea, i livelli essenziali di assistenza come rientrano i servizi residenziali”. Lo ha detto l’Assessore regionale alle politiche sociali Remo Sernagiotto intervenuto il 19 maggio al Centro Candiani di Mestre all’incontro di presentazione della ricerca su “i non autosufficienti in Veneto”, realizzata dalla Panel Data di Padova per stimare il numero di non autosufficienti presenti nelle famiglie venete ed evidenziare problematiche e possibili interventi da metter in campo. “I dati presentati oggi ci confermano ampiamente in questa scelta della domiciliarità, che tra l’altro costa 1/3 di quanto costa il servizio residenziali e che è ormai necessitata per riequilibrare un sistema assistenziale tutto sbilanciato sulla residenzialità. Si evidenzia ad esempio che il 73% degli intervistati alla domanda “Pensa di trasferire l’anziano in una casa di riposo?” rivolte a chi poteva manifestarsi questa problematica nei prossimi tre anni, risponde sì per il 4%, no per il 72,9%, non sa per il 23,1%”. Secondo Sernagiotto è ”segno inequivocabile di una forte volontà delle famiglie venete di far fare ai loro anziani/e una lunga ma anche una buona vita e quindi restino nella loro casa, nel loro ambiente”. Tra l’altro, alla domanda su cosa si potrebbe fare per migliorare l’assistenza agli anziani non autosufficienti il 56,9% risponde “migliorare l’assistenza domiciliare” e per 21,4% “maggiore disponibilità di posti in strutture pubbliche”. In estrema sintesi, la ricerca stima che nel 2010 le persone non autosufficienti siano il 3,3% della popolazione complessiva pari a circa 162 mila persone (disabili compresi) numero che, nel prossimo triennio potrebbe superare le 191 mila persona pari al 3,9%. Per chi pensa di affrontare autonomamente il problema, per il 64,5% pensa all’assistenza tramite familiari e il 35,5% con il ricorso alle badanti. Sull’aiuto esterno invece la ricerca segnala che il 36% pensa all’assistenza domiciliare qualificata, il 15,2% al trasferimento in strutture pubbliche e il 48,8% (fascia più abbiente della popolazione) al trasferimento in strutture private. Da parte di Sernagiotto, è stato sottolineato anche l’aspetto della ‘parziale non autosufficienza” che interessa molta parte di popolazione anziana e che diventerà con le prossime azioni della Regione un progetto pilota importante che partirà da Venezia”.  
   
 

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