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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Maggio 2011
 
   
  IMPUGNAZIONE FINANZIARIA 2011: PROBLEMA CHE VERRA’ RISOLTO SUBITO E CHE NON INFLUISCE SULL’OPERATIVITA’ DELLA REGIONE VENETO

 
   
   Venezia, 23 maggio 2011 - “Tengo a precisare, innanzi tutto, che non c’è nulla di cui preoccuparsi in quanto l’impugnazione da parte del Ministero per i Rapporti con le Regioni della Legge finanziaria regionale per l’esercizio 2011, non ha alcuna incidenza sulla nostra operatività, poiché si tratta di rilievi relativi a due soli aspetti della norma e di carattere essenzialmente tecnico e burocratico, a cui in ogni caso porremo rimedio senza alcuna difficoltà e in tempi celeri”. Sono rassicuranti le parole dell’assessore veneto al bilancio, Roberto Ciambetti, in merito alla decisione del 19 maggio del Consiglio dei Ministri di impugnare la finanziaria della Regione Veneto. “Si tratta fondamentalmente di problemi di legittimità che derivano dalla riforma del Titolo V della Costituzione del 2001 – sottolinea Ciambetti – relativa alle cosiddette materie concorrenti. Ebbene, tale riforma ha determinato situazioni di conflittualità e contenzioso sulle competenze tra il Governo centrale e le Regioni che mi auguro siano in futuro definitivamente sanate. A conferma di ciò, basti considerare che, oltre alla nostra, altre cinque leggi di altrettante Regioni sono state oggi impugnate dal Consiglio dei Ministri”. In particolare, per quanto concerne le obiezioni mosse dal Ministero in materia di impianti fotovoltaici a terra ed impianti di produzione alimentati da biomassa, biogas e bioliquidi nelle aree agricole, l’assessore Ciambetti spiega che “l’obiettivo della Regione è quello di rispondere alle istanze che provengono dai settori economici e nel contempo di tutelare il territorio, le cui caratteristiche di pregio impongono di fatto di applicare le norme nazionali considerando la peculiare ricchezza delle nostre coltivazioni”. “Mi fa piacere che il Ministro Fitto – prosegue l’assessore – voglia individuare d’intesa con noi un percorso per modificare la parte impugnata della legge: siamo fiduciosi che le nostre motivate controdeduzioni possano trovare in questa fase la giusta considerazione”. “Quanto, poi, all’ennesima lezioncina che la collega Laura Puppato vorrebbe propinarci dall’alto di una non si sa bene quale autorevolezza e competenza – conclude Ciambetti –, mi limito a rammentare alla capogruppo del Pd che il suo partito ha contribuito attivamente alla stesura della norma che ora viene messa in discussione dal Consiglio dei Ministri. Il suo sdegno, quindi, o è conseguente alla sua scarsa memoria o è l’ennesima polemica sterile di un’opposizione che ci attacca su tutto, persino sui provvedimenti ai quali abbiamo lavorato assieme. La Puppato dica pure quello che vuole: la difesa del nostro territorio, del nostro ambiente e della nostra economia, ma anche del Consiglio regionale e del diritto-dovere della Regione di legiferare in materia urbanistica, val bene il rischio di un confronto con il Governo che è pur sempre risolvibile”.  
   
 

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