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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Maggio 2011
 
   
  SANITA´IN ABRUZZO: CHIODI, A ROMA PER CAPIRE RUOLO E POTERI COMMISSARIO MARTEDI´ VERTICE A MINISTERO ECONOMIA, CHIESTO DA PRESIDENTE

 
   
  L´aquila, 23 maggio 2011 - Tutti i Commissari e subcommissari preposti all´attuazione dei Piani di rientro d´Italia si ritroveranno a Roma, martedì prossimo, 24 maggio (ore 10,30 Ministero dell´Economia), per una attenta riflessione sul ruolo dell´organo commissariale e sui poteri che allo stesso attengono. La riunione congiunta del Tavolo adempimenti e del Comitato Lea è stata tempestivamente convocata da Francesco Massicci del Dipartimento Ragioneria del ministero dell´Economia, in recepimento alla richiesta formulata dal presidente della Regione Abruzzo, e Commissario ad acta per la Sanità, Gianni Chiodi. Il sollecito di un chiarimento generale era stato chiesto da Chiodi appena ieri, a seguito delle ultime sentenze del Tar Abruzzo che hanno di fatto annullato alcune deliberazioni commissariali inerenti il Programma operativo 2010 e la riorganizzazione della rete ospedaliera abruzzese. "Con le riferite pronunce viene fra l´altro evidenziato - aveva scritto Chiodi in una nota inviata anche ai ministri Giulio Tremonti, Ferruccio Fazio e Raffaele Fitto - in relazione al dettato costituzionale (art. 120) ed alla recente sentenza della Corte costituzionale 361/2010, l´impossibilità per l´organo commissariale di adottare atti in difformità a previsioni legislative regionali previggenti, ovvero di disporre la sospensione di disposizioni in esse contenute". "Pertanto - sempre il Commissario Chiodi - sembra pregiudicato il potere commissariale di adottare provvedimenti di riordino del complessivo sistema sanitario regionale". "Quella del Commissario è una figura che si sta rivelando quantomai complessa - spiega Chiodi - sospesa tra la necessità di adottare provvedimenti atti a risanare il sistema sanitario ed i bilanci regionali e quella di tener conto dei dettami della recente giurisprudenza. Non sempre, anzi quasi mai, è possibile conciliare i due aspetti. Per questo - conclude - ho chiesto al Governo un confronto anche con gli altri Commissari e subcommissari d´Italia, tutti alle prese con dubbi interpretativi che compromettono la normale e più equa gestione della Sanità in Regioni già evidentemente in difficoltà".  
   
 

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