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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Maggio 2011
 
   
  LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE MERCI: LA COMMISSIONE EUROPEA SOLLECITA LA SPAGNA AD ATTENERSI ALLE NORME DELLŽUE IN TEMA DI AUTORIZZAZIONE DEI VEICOLI A MOTORE

 
   
  Bruxelles, 23 maggio 2011 - La Commissione europea ha chiesto il 19 maggio alla Spagna di modificare la sua legislazione sulla concessione delle autorizzazioni ai veicoli a motore in modo da ottemperare alle regole dellŽUe sulla libera circolazione delle merci. LŽattuale legislazione spagnola prescrive che un veicolo pesante per trasporto merci non debba essere stato registrato per la prima volta da più di cinque mesi per ottenere una "autorizzazione di trasporto privato supplementare". La Commissione ritiene che tale disposizione violi i principi di reciproco riconoscimento e di proporzionalità. Sulla base del parere motivato emanato in data odierna la Spagna dispone di due mesi per informare la Commissione delle eventuali misure da adottarsi al fine di assicurare la conformità con la normativa dellŽUe onde evitare il deferimento alla Corte di giustizia dellŽUe. La legislazione spagnola sui trasporti su strada1 specifica che la prima registrazione di un veicolo pesante per trasporto merci non deve risalire a più di 5 mesi se si vuole ottenere lŽautorizzazione al trasporto privato supplementare prescritta per lŽimportazione e lŽuso del veicolo in Spagna. In effetti, senza tale autorizzazione un veicolo pesante per trasporto merci può essere usato esclusivamente a fini personali. La Commissione ritiene che tale disposizione non sia in linea con il principio del reciproco riconoscimento di cui allŽarticolo 34 del Tfue sulla libera circolazione delle merci. In particolare, la disposizione spagnola non tiene conto del fatto che tali veicoli sono già conformi alle disposizioni tecniche europee/nazionali relative allŽuso di tali veicoli nello Stato membro dŽorigine. La Spagna non ha inoltre giustificato tale disposizione adducendo una motivazione legittima, come ad esempio la protezione dellŽambiente o la sicurezza stradale. In tutti i casi la Commissione ritiene che tali obiettivi potrebbero essere perseguiti adottando misure alternative meno restrittive.  
   
 

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