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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Maggio 2011
 
   
  CALCIO: REGIONE LOMBARDIA IN CAMPO PER STEFANO BORGONOVO A MILANO, BRESCIA E COMO COINVOLTI ANCHE I PULCINI 2003 IN AMBITO SANITARIO FAVORIRE DOMICILIAZIONE

 
   
  Milano, 23 maggio 2011 - Centosei giocatori over 35, che in passato hanno militato in serie A e B, suddivisi in otto squadre, che si sfideranno negli stadi di Milano, Brescia e Como, raccogliendo fondi a favore dell´associazione Stefano Borgonovo. Questa la sintesi del progetto ´Tutti per Stefano Borgonovo - Sportivamente insieme per la solidarietà´, l´iniziativa benefica, promossa dalla Fondazione Milan Onlus, a cui ha aderito anche l´Assessorato allo Sport e Giovani della Regione Lombardia. La manifestazione è stata presentata oggi dagli assessori regionali allo Sport e Giovani Monica Rizzi e alla Sanità Luciano Bresciani. Alla conferenza stampa sono intervenuti anche il presidente della Fondazione Milan Onlus Adriano Galliani, il presidente del Consiglio regionale della Lombardia Davide Boni, il consigliere regionale Giorgio Puricelli e il segretario generale della Fondazione Stefano Borgonovo, Chantal Borgonovo. Presenti in sala diversi campioni, che hanno già dato la loro adesione alla manifestazione: Franco Baresi, Maurizio Ganz, Pietro Vierchowod e Daniele Massaro. "Abbiamo voluto aderire a questa manifestazione - spiega Monica Rizzi - per cercare di sensibilizzare anche i ragazzi alla diffusione della cultura della pratica sportiva, del tifo non violento, dell´inclusione sociale e della solidarietà, mettendo quindi la persona al centro. Ieri in Giunta abbiamo approvato la delibera che destinerà 60.000 euro a favore di questa grande manifestazione benefica". Monica Rizzi ha ricordato come da diverso tempo sia già stata avviata la collaborazione fra Regione Lombardia e la Fondazione Milan Onlus, citando i progetti ´Io tifo Positivo´, rivolto alla promozione di un tifo non violento, e ´Mentoring Usa Italia´, che si propone di combattere, attraverso lo sport, bullismo e abbandono scolastico. I centosei giocatori, suddivisi in otto squadre, si sfideranno, in due gironi da quattro, negli stadi: San Siro di Milano il 24 maggio, Rigamonti di Brescia il 26 maggio e Sinigaglia di Como il 31 maggio, disputando la finale in Brianza. Una scelta non casuale, che collega le tre città lombarde dove in passato ha giocato Borgonovo. Ognuna delle otto squadre verserà un contributo di iscrizione al torneo per un totale di 120.000 euro; il denaro andrà all´associazione Borgonovo, che da anni si occupa di Sla (Sclerosi Laterale Amiotrofica), per la realizzazione dell´iniziativa ´L´ospedale a casa tua´, che si propone di fornire ai malati di Sla un´assistenza globale e multidisciplinare in tutte le fasi della patologia, favorendone la domiciliarità. "La Sla - ricorda Luciano Bresciani - è una malattia degenerativa, che costringe il paziente all´immobilità. Nella nostra regione ci sono oltre 30.000 volontari, un punto di forza nel sistema sanitario, anche per l´aiuto verso questi pazienti. Lo sport è fattore di prevenzione e di identità, che si acquisisce attraverso la pratica sportiva, per tentare di superare i propri limiti ma è anche sostegno, non solo sul campo dove ci si aiuta, ma anche alla fine, dopo il 90° minuto, dove ci si dà una mano anche per superare le difficoltà e questa manifestazione, con il coinvolgimento di straordinari campioni, ne è un esempio concreto. Le nostre politiche sanitarie vanno nella direzione di portare le cure, a casa, verso il domicilio del paziente in maniera da non staccarlo dai suoi affetti. Il nostro sistema sanitario regionale sta lavorando a favore dei malati di Sla aiutati da un malato di Sla che è il professore Melazzini". "In ogni tappa della manifestazione - ha spiegato Monica Rizzi - sarà organizzato un torneo di calcio delle scuole calcio Milan di Milano, Brescia e Como, riservato ai bambini classe 2003. Ad ogni tappa sarà dedicato un tema diverso: Crescita psicofisica, Tifo non violento, Inclusione sociale e Solidarietà. Un atto concreto che unisce sport e solidarietà". Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente del Consiglio Regionale della Lombardia Davide Boni, che ha definito questa iniziativa un esempio di ´modello lombardo´: "La capacità del fare e di realizzare cose vere per la nostra gente e i nostri giovani".  
   
 

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