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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Maggio 2011
 
   
  TRENTO: CENTRALI IDROELETTRICHE E CATASTO, "PATTO DI COLLABORAZIONE"

 
   
  Trento, 23 maggio 2011 - Un accordo tecnico di collaborazione che getta le basi per la soluzione al problema dell´attribuzione della rendita catastale per le centrali idroelettriche presenti sul territorio della provincia di Trento. E´ questo il senso della firma apposta il 18 maggio presso la sede dell´Assessorato all´urbanistica e agli enti locali, al "patto di collaborazione" fra il Servizio catasto della Provincia autonoma di Trento e i rappresentanti delle grandi società concessionarie di impianti per la produzione di energia idroelettrica. A sottoscriverlo il dirigente del Servizio Catasto, Roberto Revolti e i rappresentanti di Hydro Dolomiti Enel (Lorenzo Cattani), Dolomiti Edison Energy (Marco Merler), Dolomiti Energia (Rudi Oss), Primiero Energia e Acsm - Azienda Consorziale Servizi Municipalizzati del Primiero (Francesco Colaone). A sottolineare l´importanza di un accordo - unico nel suo genere in Italia - che punta a criteri di equità nell´accelerazione della definizione delle modalità di dichiarazione e dei criteri di classamento di queste particolari unità immobiliari, la presenza dell´assessore Mauro Gilmozzi e del presidente del Consorzio dei Comuni, Marino Simoni. Adesso l´obiettivo è di arrivare entro quattro mesi all´attribuzione di una rendita catastale per ogni Comune amministrativo posto sul percorso dell´impianto idroelettrico ed infine, entro 18 mesi, arrivare alla completa definizione cartografica (Catasto fondiario) e fiscale (Catasto fabbricati) delle centrali idroelettriche. "Una tappa importante - sottolinea l´assessore Gilmozzi - cui si è arrivati grazie alla volontà di collaborazione di tutti, autonomamente, sapendo che quel che si vuole è evitare contenziosi e garantire flussi economici immediati ai Comuni nel segno di una storia, quella delle centrali idroelettriche trentine, che ha segnato la vicenda stessa della nostra autonomia". E´ infatti per risolvere l’annoso problema che riguarda l’attribuzione della rendita catastale degli impianti per la produzione di energia idroelettrica, che presenta come noto una molteplicità di casi e di tipologie di accatastamento, che il Servizio Catasto e le Società concessionarie concordano sulla necessità di un accordo che riguardi le modalità di dichiarazione e di classamento. Questi i criteri che trovano la condivisione: 1. La rendita catastale dell’impianto idroelettrico dovrà essere assegnata per ciascun Comune Amministrativo posto sul suo percorso seguendo i criteri e le modalità previste per le dichiarazioni catastali; per questo sarà necessario individuare almeno un numero di particella edificiale per Comune Amministrativo posizionato su proprietà della concessionaria o almeno su proprietà comunale; nel caso in cui non sia possibile assegnare una particella edificiale, secondo il precedente criterio, in quel Comune non sarà calcolata nessuna rendita catastale; 2. Per gli edifici o impianti privi di identificativo mappale (particella edificiale) il Catasto provvederà, se indispensabile, ad individuarne la loro posizione nella cartografia catastale; la loro esatta conformazione, posizione e numero verrà definita successivamente con tipi di frazionamento presentati a cura delle società proprietarie o concessionarie; 3. In attesa della presentazione delle definitive pratiche di accatastamento o variazione, entro 120 giorni il Catasto attribuirà ad ogni unità immobiliare una rendita catastale sulla base dei dati forniti dalle Società; 4. Entro 18 mesi le Società, firmatarie, presenteranno, agli Uffici del Catasto competenti territorialmente i frazionamenti necessari alla corretta individuazione di tutti i fabbricati e delle aree individuanti l’impianto e le conseguenti dichiarazioni Docfa comprensive tutti i dati tecnici necessari al classamento. Se a livello nazionale interverranno nuovi e diversi criteri o modalità di classamento e di calcolo della rendita catastale, su istanza di parte in cui si rilevi una sostanziale differente impostazione della stima o su iniziativa del Servizio Catasto, si potrà intervenire, secondo le norme di legge, a rideterminare la rendita catastale.  
   
 

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