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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Maggio 2011
 
   
  QUALITÀ DELL´ARIA, TRENTINO DIVISO IN DUE: SOPRA E SOTTO I 1.500 METRI

 
   
  Trento, 24 maggio 2011 - E´ per adeguarsi alle normative europee che da oggi - con la deliberazione del vicepresidente ed assessore all´ambiente, Alberto Pacher, approvata dalla Giunta provinciale - viene prevista una nuova zonizzazione e classificazione per la valutazione della qualità dell´aria. Il territorio del Trentino viene ripartito in due zone, con riferimento agli inquinanti biossido di azoto, polveri sottili (Pm10 e Pm2.5), monossido di carbonio, biossido di zolfo, benzene, piombo, benzo(a)pirene, arsenico, cadmio e nichel. Le due zone previste sono in base all´altimetria: quella di fondovalle, posta al di sotto della quota di 1500 metri, comprendente tutte le aree dove si concentrano le sorgenti emissive ed i centri abitati; la zona di montagna, posta al di sopra della quota di 1500 metri dove le sorgenti emissive e la popolazione sono presenti in modo non significativo. Con riferimento invece all´ozono si prevede un’unica zona comprendente tutto il territorio provinciale. "La decisione odierna - spiega l´assessore Pacher - è presa in attuazione della direttiva 2008/50/Ce relativa alla qualità dell´aria ambiente e per un´aria più pulita in Europa. Come noto la zonizzazione serve in particolare per organizzare l’attività di valutazione dei livelli di inquinamento atmosferico nonché per l’adozione dei piani di azione e dei piani di risanamento e mantenimento della qualità dell’aria: l´esempio tipico è quello dei provvedimenti sul traffico presi nel periodo invernale, quando maggiore risulta l´inquinamento". Attualmente il territorio trentino risulta suddiviso in due zone: - zona A (di risanamento), che comprende 30 Comuni, estendendosi a gran parte della Valle dell’Adige, alla Valsugana ed al Basso Sarca ed includendo i centri urbani più rilevanti; - zona B (di mantenimento), che comprende tutti gli altri Comuni del Trentino. Ora, in attuazione alla direttiva europea - che indica nell´inversione termica uno dei fattori importanti nella qualità dell´aria - vengono recepite le modifiche recentemente intervenute nel panorama normativo e si passa alla due zone, "sopra" e "sotto" i 1.500 metri di altitudine.  
   
 

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