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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Maggio 2011
 
   
  LIGURIA: RIPARTITO IL FONDO NAZIONALE PER LE POLITICHE SOCIALI. DECURTATI DAL GOVERNO 6 MILIONI DI EURO

 
   
  Genova, 24 maggio 2011 - La Giunta regionale ha discusso il 20 maggio il riparto del fondo nazionale per le politiche sociali tra i distretti sociosanitari della Liguria. Un provvedimento che stabilisce, per ogni distretto, l’entità delle risorse del fondo sociale 2011 assegnato dal Governo che ammonta per la regione a 5.393.238 euro con un taglio, rispetto al 2010, di oltre 6 milioni di euro. Lo ha reso noto l’assessore regionale alle politiche sociali, Lorena Rambaudi, al termine della Giunta. “Si tratta di risorse non ancora disponibili – spiega Rambaudi – che noi abbiamo già provveduto a destinare in modo che i Comuni possano organizzarsi. Proprio per non penalizzare la continuità dei servizi a marzo avevamo proceduto ad un primo riparto del fondo per le politiche sociali 2011 ai distretti sociosanitari per complessivi 14 milioni di euro, con nostre risorse regionali, in attesa della definitiva ripartizione”. Quest’anno il fondo nazionale per le politiche sociali risulta decurtato rispetto al 2010 di complessivi 201,7 milioni di euro a livello nazionale che corrispondono per la Liguria ad un taglio di 6 milioni. Lo stanziamento passa pertanto da 11 milioni e 482.732 del 2010 agli attuali 5 milioni 393.238 facendo registrare una diminuzione del 53 %. “Il taglio di risorse da parte del Governo – spiega Rambaudi – avrebbe penalizzato eccessivamente i Comuni e i cittadini con il loro crescente bisogno di assistenza, derivante anche dalla situazione economica generale, per questo come Regione abbiamo ritenuto di destinare 5 milioni 243.238 ai distretti sociosanitari. Risorse che aggiunte ai 14 milioni già ripartiti nel 2011 corrispondono all’80% di quanto assegnato nel 2010. Inoltre abbiamo ritenuto opportuno destinare l’importo di 150.000 euro alle attività del sistema informativo sociale regionale per garantire ai distretti la gestione dei propri servizi e il monitoraggio della spesa”. “La trattativa a livello nazionale – continua Rambaudi – che ho seguito come coordinatrice degli assessori al welfare è stata complicata. Il Ministero voleva trattenere circa 50 milioni di euro per attività gestite a livello centrale, con la contrarietà delle Regioni che non volevano dare l’intesa considerata esiguità del fondo (275 milioni di euro). Nel frattempo il Ministero dell’economia e delle Finanze ha effettuato una riserva di 55 milioni di euro che non possono essere impegnati e che rischia di trasformarsi in taglio. Pertanto la quota di 39,5 milioni trattenuta dal Ministero e la riserva di 55 hanno portato il fondo distribuito alle Regioni a soli 218 milioni e 84.45 euro”.  
   
 

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