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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Maggio 2011
 
   
  VENDOLA SU FAMIGLIE AL FUTURO: "IL WELFARE È PROTAGONISTA CRESCITA ECONOMICA"

 
   
  Bari, 24 maggio 2011 - “Le politiche del welfare sono le principali politiche di crescita del territorio. Chi pensa che le politiche sociali siano tendenzialmente un spreco di risorse pubbliche, chi le mette nel bilancio dalla parte del rosso, dalla parte delle voci in perdita compie un errore, un grave errore”. Lo ha affermato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo il 20 maggo alla conferenza stampa di presentazione di “Famiglie al futuro”, il secondo Piano regionale per le famiglie che stanzia circa 70 milioni di euro. Con il Presidente, l’assessore al Welfare Elena Gentile insieme con tutto lo staff di lavoro dell’assessorato e i rappresentanti dei sindacati, del Forum delle famiglie, di Anci e Upi. “Un territorio che movimenta risorse per ramificare, per esempio, la rete degli asili nido e delle sezioni primavera è un territorio - ha continuato Vendola - che sta liberando spazio per nuove occupazioni sia direttamente (attraverso chi poi dovrà operare concretamente in quelle strutture) sia indirettamente perché libera, da un sovraccarico di lavoro, il potenziale occupazionale soprattutto femminile. Quindi il welfare è il protagonista fondamentale dello sviluppo e della crescita economica”. Sulle politiche sociali messe in atto dal governo nazionale, Vendola è stato molto chiaro. “L’italia è appesa al palo da molti anni perché il governo nazionale, indipendentemente da molti errori di dettaglio compiuti nelle politiche economiche e sociali, ha immaginato che il welfare non andasse riqualificato ma andasse sottoposto ad un razionamento di risorse finanziarie in quanto settore di per sé improduttivo. Questo è un errore tragico. Il welfare – ha continuato Vendola - è la cosa più produttiva che si possa immaginare, il benessere delle donne e degli uomini significa, all’interno delle politiche di welfare, introdurre la discontinuità rispetto al vecchio welfare con tutti i suoi pregi ma di tipo meramente assistenzialistico, talvolta neo caritatevole”. Per Vendola l’idea di welfare sulla quale sta lavorando da anni il governo pugliese “è centrata invece sulla auto valorizzazione della risorsa umana. La fragilità sociale non può significare che le persone che sono in una condizione di fragilità sono guardate come un problema e come il luogo a cui applicare le politiche assistenzialistiche. Le persone, nel momento in cui acquisiscono gli strumenti per darsi valore, sono risorse. Il nostro compito è dare strumenti per darsi valore”. Vendola ha poi ricordato come nel 2005 tutti i dati riportassero l’infrastrutturazione sociale pugliese al punto più basso di tutta Italia. “Le sperimentazioni contenute in questo secondo Piano regionale per le famiglie – ha sottolineato il Presidente - ci mettono finalmente in sintonia con le migliori buone pratiche che ci sono in Italia. Non si trattava per noi solamente di risalire la china, ma si trattava di introdurre elementi permanenti di conoscenza e di innovazione. Il welfare è un grande terreno di innovazione”. Sulla concertazione che Famiglie al futuro ha avuto con gli attori sociali e istituzionali (sindacati, Forum delle famiglie, Anci, Upi) Vendola ha voluto sottolineare come la concertazione stia diventando non solo una questione di metodo ma anche di sostanza politica “La concertazione – ha detto Vendola - quando è rivolta alla verifica dei risultati raggiunti, al giudizio e al bilancio condiviso che mette in evidenza le criticità, consente di ottimizzare sempre di più le politiche, diventando così un fatto straordinario. In questo caso la concertazione significa aggredire l’ignoto perche la questione sociale è largamente sconosciuta. Oggi noi abbiamo a che fare con la complessità della geografia delle povertà. E allora per conoscere i diritti lesi e i servizi necessari, dobbiamo usare quei termometri che hanno nelle loro mani i sindaci, le forze sociali, i sindacati, il forum delle famiglie, tutti quegli attori decisivi che con la loro competenza guadagnata giorno per giorno sul campo, ci agevolano il percorso di conoscenza”. Infine i complimenti del Presidente per l’assessore Gentile e per tutto il gruppo di lavoro dell’assessorato “perché sta facendo non solo buone politiche specifiche e di settore, ma sta aiutando la Regione in generale, a fare buona politica, una governance veramente fondata sulla centralità dei diritti delle persone”  
   
 

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