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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Maggio 2011
 
   
  CSRE STRUTTURA SOCIO-RIABILITATIVA MODELLO A TAVAGNACCO

 
   
   Tavagnacco, 24 maggio 2011 - Il Csre (Centro Socio-riabilitativo Educativo) di Tavagnacco inaugurato oggi alla presenza dell´assessore regionale alla Salute e Politiche sociali, Vladimir Kosic, è un centro diurno che rientra nell´ambito dei Servizi delegati per l´handicap che l´Azienda sanitaria n. 4 Medio Friuli gestisce per conto dei Comuni. Il centro accoglierà fino ad un massimo di 25 persone adulte con disabilità diversificata (attualmente sono 22 gli utenti che si sposteranno dal Centro diurno di via Carnia a Feletto). I lavori di ristrutturazione ed ampliamento dello storico edificio (l´ex asilo parrocchiale costruito nel 1913 e che ospitò scuola di disegno, cinema e anche un teatro) che sorge sulla collina più suggestiva dal punto di vista paesaggistico di tutto il comprensorio, sono stati possibili grazie ad una sinergia istituzionale modello tra Amministrazione comunale e Azienda sanitaria. Il Csre è stato realizzato infatti grazie al finanziamento regionale di 1.300.000 euro che ha consentito di coprire per la gran parte i costi della ritrutturazione dell´edificio (iniziati nel 2008 a cura dell´Associazione temporanea di impresa formata dalle ditte Fabbro Vanni di Codroipo e Friulana Costruzioni di Sedegliano) costata complessivamente 2.400.000. I restanti fondi sono stati investiti dal Comune di Tavagnacco che ha contribuito con 514 mila euro e dai comuni del Medio Friuli (altri 570 mila euro). Ulteriori 400 mila euro sono stati reperiti dai fondi di bilancio dei Servizi per l´Handicap, gestiti in delega dall´Ass 4. Il personale è composto da 5 educatori, dipendenti dell´Ass, e 3 operatori socio-assistenziali della Cooperativa Itaca che garantiranno il servizio dalle ore 8 alle 16, dal lunedì al venerdì (trasporti, mensa ed attività di riabilitazione compresi). Il centro, ha spiegato nel corso dell´inaugurazione il direttore generale dell´Ass 4, Giorgio Ros, fa parte di una rete che comprende 26 strutture diurne che accolgono circa 350 utenti e 13 strutture residenziali (cioè di assistenza diurna e notturna) con circa 120 utenti. Il centro gravi gravissimi di via Gervasutta a Udine ha iniziato ad operare proprio in questi giorni. Ros ha ricordato che nei dieci anni nei quali l´Azienda sanitaria ha gestito i servizi dell´handicap per conto dei comuni appartenenti ai distretti di Udine, Cividale, Tarcento, San Daniele e Codroipo, gli assistiti sono passati da 282 a 455 e le strutture da 17 a 40. Il Centro di Tavagnacco è comunque una struttura modello che consentirà di svolgere in forma integrata con la comunità locale servizi educativi e riabilitativi e di affidare alcuni spazi ai servizi sociali del Comune o all´associazionismo locale. Al piano terra sorge una grande sala polifunzionale che potrà essere utilizzata per conferenze pubbliche, feste o rappresentazioni. Al primo piano, invece, si trovano gli spazi per la lettura, per i computer e un ufficio. Nel piano interrato, invece, ci sarà spazio per la palestra, i laboratori e l´area delle emergenze. Nella struttura adiacente, di nuova costruzione, sono state realizzate unità abitative, dotate di sala e cucinino, camera e bagno, che avranno la funzione di alloggi protetti. Il Csre di Tavagnacco, il nuovo centro socio-riabilitativo ed educativo, è dimostrazione della capacità di un territorio di porre al centro dell´interesse di una comunità la risposta ai bisogni delle persone più fragili, permettendo loro una vita di dignità, partecipazione, presenza. Lo ha sottolineato l´assessore regionale a Salute e Politiche sociali, Vladimir Kosic, inaugurando assieme al sindaco Mario Pezzetta, al direttore generale dell´Ass 4 Medio Friuli Giorgio Ros, alla coordinatrice socio sanitaria, Federica Rolli, alla responsabile dei Servizi per l´handicap, Annamaria Zuppello, e all´assessore provinciale Adriano Piuzzi, la struttura che ha riconvertito lo storico asilo sulle colline di Tavagnacco in un moderno centro per i servizi integrati in campo socio sanitario. Un centro moderno, ma rispettoso della storia e della destinazione sociale a cui era stato vincolato fin dagli inizi del secolo scorso, e che proprio per questo potrà diventare modello per l´assistenza territoriale che l´Amministrazione regionale sta cercando di rafforzare in tutto il Friuli Venezia Giulia. "Avere al centro del paese, sulle colline più alte e luminose, in un giardino soleggiato, questo centro significa dare anche simbolicamente luce ai diritti e ai bisogni inevasi per molto tempo delle persone bisognose di maggiore cura", ha commentato Kosic che ha poi richiamato nel corso della cerimonia di inaugurazione le linee annunciate dalla Regione in merito alla riforma sanitaria. Una riforma di cui vi è necessità, ha ribadito Kosic, perchè i bisogni di salute e assistenza cambiano nel tempo, e che non guarderà solo i numeri ma soprattutto interpreterà il distretto come "casa della salute", luogo di regia per rispondere ai bisogni del territorio in un rapporto molto più stretto con i sindaci che potranno esprimere le loro competenze non solo sul settore sociale ma anche su quello sanitario.  
   
 

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