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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Maggio 2011
 
   
  TLC: "VIA LIBERA" DELLA UE A PROGRAMMA BANDA LARGA IN FVG

 
   
   Bruxelles, 24 maggio 2011 - L´assessore regionale alle Infrastrutture Riccardo Riccardi ha ricevuto ieri a Bruxelles la comunicazione ufficiale da parte della Commissione europea, siglata dal vice Joaquin Almunia, dell´approvazione formale da parte delle autorità comunitarie della possibilità di cessione in uso agli operatori privati di telecomunicazione di parte della fibra ottica del progetto Ermes. La Commissione europea ha infatti deciso ´´che la misura di aiuto ´Banda larga in Friuli Venezia Giulia (programma Ermes)´ è compatibile con l´articolo 107, paragrafo 3, lettera ´c´, del Trattato sul funzionamento dell´Unione europea´´, dunque con quanto previsto dalla Ue per gli aiuti di Stato compatibili con il mercato. Si tratta di una decisione, importante e fondamentale per abbattere quel ´´digital divide´´ che di fatto incide sullo sviluppo di una vasta area del Friuli Venezia Giulia, in particolare quella montana, che la Regione attendeva da tempo e che Bruxelles finalmente ha sbloccato dopo un iter di valutazione piuttosto complesso. Secondo l´assessore Riccardi, sarà ora possibile avviare le procedure per cedere agli operatori delle telecomunicazioni quella fibra ottica in più, quella non utilizzata dal sistema della pubblica amministrazione, che il progetto Ermes ha previsto, il cui programma, grazie alle risorse della Regione, oggi vede in corso di attuazione o già decisi interventi pari a 112 milioni di euro, cioè oltre il 93 per cento del costo complessivo di Ermes (120 milioni di euro). Secondo la Commissione europea era possibile l´intervento pubblico per ´´costruire´´ una rete a banda larga ammettendo dunque quello che Bruxelles ritiene in ogni caso un ´´aiuto di Stato´´, ma a salvaguardia del libero mercato e lo ammette solo per conseguire la cosiddetta coesione sociale e territoriale, esclusivamente in zone dove non esistono infrastrutture a banda larga o laddove nessun operatore di Tlc abbia manifestato la volontà di investire in infrastrutture a banda larga ´´entro un tempo definito´´, fissando peraltro alcune specifiche condizioni, affinchè la distorsione della concorrenza (un tema, questo, sempre basilare per la Ue) non risulti eccessiva. Proprio per ottenere quest´indispensabile approvazione comunitaria gli uffici regionali avevano avviato la relativa ´´pratica´´ sin dall´inizio del 2010, provando la presenza del ´´digital divide´´ in Friuli Venezia Giulia a causa della carenza di competizione di mercato su ampie porzioni del territorio regionale e confermando all´Unione europea (come indicato dalla legislazione Ue e nazionale) che la cessione della fibra ottica sarà fatta solo attraverso ´´forme di evidenza pubblica´´.  
   
 

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