Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 24 Maggio 2011
 
   
  SCUOLA: A TAVOLA CON I BAMBINI PER SOTTOLINEARE IL VALORE DEL CIBO

 
   
  Roma, 24 maggio 2011 - Sedanini con la mollica e tiella silana: oggi si mangia calabrese nelle mense delle scuole comunali di Roma Capitale e l’Assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani, Gianluigi De Palo, con l’occasione, si siederà a tavola con 180 bambini della scuola Francesco Crispi, la stessa che lui frequentò alle elementari. «La ristorazione scolastica è uno dei nostri piatti forti - dichiara l’Assessore - un’eccellenza apprezzata in tutta Europa, sia perché basata sulla qualità e genuinità della cucina italiana, che i bambini stanno imparando a conoscere in lungo e largo anche grazie ai menù regionali proposti una volta al mese, come quello di domani, sia perché curata in ogni minimo dettaglio grazie alla professionalità di tutti coloro che contribuiscono a servire circa 21 milioni di pasti all’anno». Ogni giorno infatti, vengono preparati 144 mila pasti, colazioni e merende, e garantite circa 12 mila diete speciali per patologie, allergie, intolleranze e motivi etico-religiosi. Basti pensare che solo nel turno di domani delle 13.30 alla Francesco Crispi, verranno servite 9 diete speciali, di cui 3 per motivi religiosi. I menù vengono sempre elaborati da dietiste del Dipartimento in collaborazione con esperti nutrizionisti della Sapienza Università di Roma. Inoltre il servizio di ristorazione scolastica offerto da Roma Capitale è sottoposto a continuo monitoraggio microbiologico nonché ad una verifica costante della gradibilità da parte degli utenti con 4.400 controlli annui. Grande attenzione alla qualità, che viene garantita dall’utilizzo di prodotti certificati, dal totale divieto di Ogm (organismi geneticamente modificati) nelle derrate alimentari e nei mangimi per gli animali, da prodotti a km zero, dall’alta percentuale di alimenti biologici (69%). Il 26% delle derrate è costituito da prodotti locali: 14% con carne Igp (che proviene dall’Appennino Tosco Emiliano; è in sperimentazione l’abbacchio romano Igp, 6% con l’ortofrutta (a freschezza garantita, cioè il periodo che intercorre tra la raccolta e il consumo non è superiore a 3 giorni), 4% con latticini Dop/igp (compresi mozzarella di bufala e pecorino romano). «Ai bambini, però - continua De Palo - , raccomando sempre di riflettere sul fatto che il cibo, oggi, ancora per molti è un privilegio, non bisogna darlo mai per scontato e, quindi, non va sprecato. Anche i docenti lo sottolineano - conclude l’Assessore - perché è importante capirlo fin da piccoli e imparare ad avere uno stile di vita sobrio e rispettoso».  
   
 

<<BACK