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Notiziario Marketpress di
Lunedì 11 Dicembre 2006 |
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UN NUOVO SUV IBRIDO BIMODALE A TRAZIONE ANTERIORE PRODOTTO CON IL MARCHIO SATURN PERMETTERÀ DI RIDURRE FINO AL 45% I CONSUMI DI BENZINA IN ARRIVO NEL 2008
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Los Angeles, 11 dicembre 2006 – Nel 2008 il gruppo General Motors amplierà quella che è già la più diversificata gamma di veicoli ibridi proposti da un’industria automobilistica offrendo una versione ibrida bimodale a trazione anteriore del Suv Saturn Vue Green Line. Questa sofisticata tecnologia ibrida consentirà al Vue Green Line di ridurre anche del 45% i consumi urbani ed extra-urbani rispetto al corrispondente veicolo non-ibrido. «Stiamo mantenendo la promessa di continuare a proporre nuove applicazioni dell’ibrido, ognuna delle quali in grado di offrire differenti livelli di convenienza economica, risparmio di carburante e prestazioni» ha detto Tom Stephens, vice-presidente di Gm Powertrain. «Questo sarà il primo ibrido bimodale a trazione anteriore realizzato dall’industria automobilistica e consentirà di migliorare i consumi senza compromettere le prestazioni e le potenzialità del veicolo». La versione ibrida bimodale del Suv Vue Green Line sarà equipaggiata con un 6 cilindri a V di produzione Gm ad iniezione diretta di benzina con distribuzione a fasatura variabile, batteria al nickel-metallo idruro e due motori a magnete con raffreddamento permanente attivo. Il sistema ibrido bimodale abbinato alla trazione anteriore ottimizza i consumi urbani ed extra-urbani integrando due modalità elettriche continuamente variabili con quattro ingranaggi meccanici fissi. Questa impostazione è simile a quella dell’ibrido bimodale abbinato alla trazione posteriore che debutterà il prossimo anno sui grandi Suv Chevrolet Tahoe e Gmc Yukon. Il sistema ibrido bimodale migliora i consumi di carburante nelle seguenti situazioni: Motore al minimo; Bassa velocità a sola propulsione elettrica; Fase di rapida accelerazione, salite ripide o traino; Decelerazione (tagliando l’alimentazione); Frenata (attraverso il recupero dell’energia frenante); Regime parzializzato (attraverso un controllo ottimale del regime di rotazione). «Il sistema ibrido bimodale ha la flessibilità necessaria per migliorare i consumi di diverse gamme di veicoli» sostiene Stephens. «Nel 2003 abbiamo adottato, ad esempio, il sistema ibrido bimodale su alcuni autobus urbani. Nel 2007 lo proporremo su due Suv di grandi dimensioni come Chevrolet Tahoe e Gmc Yukon e nel 2008 su Saturn Vue Green Line». Poiché utilizzano due motori elettrici e quattro ingranaggi fissi, i motori elettrici dell’ibrido bimodale sono più piccoli di quelli dei sistemi “monomodali” e non impongono limitazioni significative alle dimensioni del motore. Di conseguenza, l’ibrido bimodale occupa lo stesso spazio di una trasmissione automatica di tipo convenzionale, permettendo così di contenere ingombri, costi e masse, cosa che si traduce in ottime prestazioni e consumi molto ridotti. . |
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