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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Maggio 2011
 
   
  UNA NUOVA E AMBIZIOSA POLITICA EUROPEA DI VICINATO

 
   
  Bruxelles, 26 maggio 2011 - Catherine Ashton, Alto Rappresentante dell´Ue per gli affari esteri e di sicurezza comune / vicepresidente della Commissione e Stefan Fule, commissario Ue per l´allargamento e la politica di vicinato, hanno lanciato ieri una nuova e ambiziosa politica europea di vicinato (Pev) - confermando dell´Ue determinato e rafforzato l´impegno con i suoi vicini. La proposta di ieri dalla europeo di azione esterna Service e della Commissione europea agli Stati membri e al Parlamento europeo, stabilisce le priorità e le direzioni di una strategia revitalized politica europea di vicinato che mira a rafforzare le relazioni individuali e regionale tra l´Ue ei paesi vicini attraverso un ´ più fondi per l´approccio più riforma ´- mettere a disposizione fondi supplementari più disponibile, ma con più responsabilità reciproca. In cima al 5700000000 € già stanziati per il periodo 2011-2013, un finanziamento aggiuntivo di € 1240000000 è stato trasferito da altre risorse già esistenti, e saranno ora messi a disposizione a sostegno della politica europea di vicinato. Inoltre, il Consiglio europeo ha approvato la proposta del Hrvp di aumentare Bei (Banca europea degli investimenti), l´erogazione di prestiti Mediterraneo meridionale di 1 miliardo di euro per il periodo stesso. La Bers (Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo), sostenuto la sua richiesta di estendere la loro attività nella regione Mena, iniziando con l´Egitto. La loro aspettativa è che il volume di prestiti annuali potrebbe raggiungere circa 2,5 miliardi di euro all´anno entro il 2013. Catherine Ashton ha detto. "Quello che lanciamo oggi è un nuovo approccio. Un partenariato tra i popoli al fine di promuovere e sostenere lo sviluppo della democrazia in profondità e la prosperità economica nel nostro quartiere. Questo è nell´interesse di tutti noi. Faremo finanziamenti disponibili per i paesi a noi limitrofi a sostenere e abbinare la velocità di riforme politiche ed economiche che intendono fare. Il nostro sostegno è basato sul partenariato, non sulla imposizione. E ´un rapporto basato sulla responsabilità reciproca che taglia in entrambi i modi in cui ogni parte si terrà l´altro per conto rispetto agli obiettivi concordati e obiettivi. " Sullo sfondo di un clima economico difficile, ma consapevole della necessità per l´Ue ad agire, la nostra proposta anche bisogno di essere finanziariamente innovativo ed è per questo ho preso l´iniziativa per garantire ulteriori finanziamenti dalla Banca Europea degli Investimenti (Bei) e la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (Bers), " ha detto. Stefan Fule sottolineato: "Un certo numero dei nostri vicini, sia in Oriente e nel Sud, sono impegnati in un processo di trasformazione e vogliono emergere in maniera democratica e più prospera. L´unione europea deve reagire con determinazione e ambizione, attraverso un nuovo approccio alla politica europea di vicinato, disegnando i giusti insegnamenti dalla nostra esperienza finora e affrontare le sfide di un quartiere che cambia velocemente Il nuovo approccio implica un livello molto più elevato di differenziazione; questo farà sì che ogni paese partner, sviluppa i suoi legami con l´Ue per quanto attiene proprio aspirazioni, esigenze e capacità consentano. Questa non è una one size fits all approccio. Maggiore sostegno dell´Ue ai paesi vicini è condizionato. Esso dipenderà dai progressi nella costruzione e consolidamento della democrazia e il rispetto dello Stato di diritto. Più e più veloce di un paese progredisce nelle sue riforme interne, il sostegno più che otterrà dall´Unione europea. Siamo pronti a sostenere questi obiettivi più ambiziosi con risorse maggiori e migliori incentivi. Abbiamo anche lo scopo di rendere la nostra offerta di assistenza più flessibile e più rapido per rispondere a una zona in rapido mutamento. Mi auguro che tutte le istituzioni dell´Ue e gli Stati membri possono rally dietro le nostre proposte e di aiuto nella realizzazione di questo nuovo approccio, per i benefici comuni della Ue ei suoi vicini "  
   
 

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