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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Maggio 2011
 
   
  COMMERCIO: UE "DETTA" ADEGUAMENTO LEGGE REGIONALE SUL COMMERCIO

 
   
  Trieste, 26 maggio 2011 - Saranno portate all´attenzione del Governo regionale in una prossima riunione di Giunta le modifiche e gli adeguamenti all´attuale normativa regionale sul commercio per rispettare i contenuti della direttiva Ue cosiddetta "Bolkestein" e il decreto legislativo nazionale 59 del 2010 (che attua quanto previsto dalla disciplina comunitaria). Lo ha confermato l´assessore regionale al Commercio, Angela Brandi, che ha illustrato i correttivi necessari ai rappresentanti Fvg di Unioncamere, di Confindustria, delle organizzazioni sindacali, delle categorie commerciali e dei consumatori, riuniti oggi a Trieste. Sono modifiche alla legge regionale 29 del 2005 di esclusivo adeguamento alla direttiva Ue e alla conseguente legislazione nazionale, ha osservato l´assessore, che verranno quindi inserite nell´ambito della legge regionale comunitaria, di prossima discussione in sede di Consiglio regionale. Modifiche indispensabili non solo per adeguarsi alla "Bolkestein" del 2006 (in questo senso la Regione era già intervenuta nel 2008) ma anche, e soprattutto, al decreto legislativo 59 dello scorso anno, che di fatto, ha sottolineato la Brandi, è andata a riformare più in profondità la materia. In particolare, gli adeguamenti presentati ieri alle categorie economiche interessate, riguardano la pianificazione delle medie e grandi strutture di vendita, le vendite dirette a domicilio, il commercio sulle aree pubbliche e i compiti dell´Osservatorio regionale del Commercio. Per quanto concerne la media distribuzione, pertanto, le nuove strutture non saranno più sottoposte ai parametri, sin qui previsti a livello comunale, derivanti dal rapporto tra la domanda potenziale dei consumi e l´esistente offerta di esercizi commerciali al dettaglio. Per le grandi strutture di vendita, invece, viene eliminato lo strumento del "Piano regionale per la grande distribuzione" e di conseguenza il riferimento alla superficie massima ammissibile dei 15 mila metri quadrati, fatto comunque salvo quel principio di sostenibilità sul territorio che viene applicato e "tutelato" tramite i Piani comunali di settore e le disposizioni regionali in materia urbanistica. In proiezione, ha peraltro indicato l´assessore Brandi, occorre andare a una complessiva revisione della legge regionale 29 - anche in considerazione del fatto che entro l´anno la Ue potrebbe proporre una "Bolkestein 2" - pensando a un Testo unico regionale sulle attività commerciali.  
   
 

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