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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Maggio 2011
 
   
  ROSSI A PIOMBINO: “LE IDEE NUOVE DELLA TOSCANA CONTRO LA CRISI”

 
   
  Firenze, 26 maggio 2011 - “Governare in questo momento di crisi impone di introdurre novità e riuscire a fare quello che finora non è mai stato fatto”. Così si è espresso il presidente Enrico Rossi parlando a Piombino, nel corso dell’incontro su “Economia ecologica e governo del territorio”, nell’ambito del Festival dell’economia ecologica. Al tavolo con il presidente Rossi anche il premio Nobel per l’economia Amartya Sen e il sindaco di Piombino Gianni Anselmi. “La Pira – ha proseguito il presidente Rossi citando il famoso sindaco di Firenze – non era certo un uomo da lasciarsi schiacciare dai meccanismi dell’economia, e quando c’erano problemi di lavoro, non dormiva. Noi dobbiamo fare lo stesso.” Il presidente ha ricordato che oggi in Toscana ci sono 100mila e più disoccupati, decine di migliaia di cassintegrati, e che a questi si aggiungeranno di qui ai prossimi anni altri 40, 60 mila senza lavoro a seguito delle scelte del governo sulla spesa pubblica. “L’inquietudine sociale cresce – ha detto – perchè non c’è niente di più deprimente per una persona che perdere insieme al lavoro anche la speranza di farcela, e sentirsi ai margini. Ecco perché dobbiamo lavorare per rilanciare gli investimenti. Trovando vie nuove. Ci vuole, come ha detto anche Amartya Sen – quantità e qualità. La quantità serve per evitare che molti restino ai margini, la qualità per ridurre gli squilibri.” “Lo stato, il governo devono fare di più, le politiche nazionali devono cambiare. Ma anche in Toscana dobbiamo fare la nostra parte. Penso alle infrastrutture che dobbiamo riuscire a completare in tempi ragionevoli, recuperando i ritardi e coinvolgendo il privato, vista la crisi della finanza pubblica. Nei settore dei servizi si può sviluppare un azionariato sociale, attraverso le cooperative di utenti. Lo smaltimento dei rifiuti speciali, prodotti dalle nostre aziende, può diventare una risorsa, se attiviamo interventi per chiudere le filiere produttive in Toscana, e per promuove progetti che possono creare nuova occupazione e nello stesso tempo abbattere i costi che le imprese si accollano per lo smaltimento nelle regioni del nord o in Germania. Infine – ha concluso il presidente Rossi – dobbiamo promuovere lo sviluppo di un economia sociale, attraverso una offerta di servizi alla persona che risponda ad una domanda ancora insoddisfatta e comunque destinata a crescere con il pensionamento di tante persone, anche benestanti.”  
   
 

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