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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Maggio 2011
 
   
  VENDOLA: "IN ITALIA DOVREMMO AVERE GOVERNO CHE SI OCCUPA DI LAVORO E INDUSTRIA"

 
   
   Bari, 26 maggio 2011 - “Da qualche parte in Italia bisognerebbe avere un governo che si occupa del lavoro e dell’industria, cioè del futuro del paese. In Puglia noi abbiamo provato a fare questo. Abbiamo trattenuto i più importanti gruppi industriali multinazionali con investimenti che hanno determinato realtà produttive di prim’ordine, dall’industria alla meccanica, dalla siderurgia all’aerospaziale. Stiamo lavorando perchè queste industrie investano sempre di più, come hanno fatto questi anni, per l’ambientalizzazione degli apparati produttivi e per i processi innovativi. Noi lavoriamo perchè l’industria si orienti a competere puntando sulla qualità e sull’innovazione e non puntando sullo schiavismo. Purtroppo abbiamo a che fare con una politica nazionale che è un grande scandalo sociale”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo il 24 maggio a Bari alla conferenza stampa sui risultati delle misure anticrisi messe in campo dalla Regione negli ultimi due anni. Il dossier, presentato oggi da Vendola insieme con l’assessore competente Loredana Capone e il direttore d’Area Davide Pellegrino, si chiama “Le imprese impossibili non esistono”. “Tre anni fa i grandi gruppi della meccanica – ha continuato Vendola – ci hanno detto che erano pronte le valigie per il trasferimento in altre parti del mondo a cominciare dal Messico. Aver trattenuto Bosch e Getrag in Puglia non è stato un miracolo, è stato un lavoro durissimo, un lavoro legato a incentivi mirati. Aver favorito l’implementazione occupazionale della Magneti Marelli a Bari non è stato un miracolo, è stato frutto di una politica industriale. Questo è un paese ormai da troppo tempo, non solo orfano di una politica industriale, ma baldanzosamente estraneo all’idea che la politica si debba occupare di strategie industriali”. Un altro tema affrontato dal presidente Vendola nel corso della conferenza stampa è stato quello della vertenza Teleperformance. “E’ incredibile – ha detto Vendola - che i ministeri nell’esternalizzazione dei servizi di call center vadano a gare sul massimo ribasso impedendo di fatto ai call center di poter fare come si è fatto in Puglia, la miglior buona pratica d’Italia, come cioè abbiamo fatto a Teleperformance a Taranto usando la legge Damiano e stabilizzando 2000 giovani. Un’ impresa che usa la legge Damiano e rispetta il diritto dei lavoratori, viene sottoposta ad un modello di concorrenza sleale. Viviamo in un paese in cui le imprese vengono stimolate dal governo centrale a fruire del lavoro nero e a vivere nell’illegalità. Ecco perché per le imprese che vogliono stare sul mercato puntando sulla qualità e rispettando i diritti si preparano tempi bui”. Sulla specificità della conferenza stampa di oggi, Vendola ha voluto chiarire che “a differenza di quello che fa il governo nazionale, noi non procediamo per effetti annuncio o con una legislazione fatta per spot bensì facciamo operazioni concertate con le forze sociali che in corso d’opera vogliamo monitorare con l’opinione pubblica per ottimizzarle ma anche per riconoscerne i punti di criticità. Oggi abbiamo presentato le cose fatte in questi anni. Io sono orgoglioso di aver veicolato la mia regione dai punti più bassi d’Europa di standard di politiche pubbliche sull’innovazione (eravamo al posto 167 tra le regioni d’Europa nel 2005) mentre oggi siamo tra le prime regioni italiane per le politiche dell’innovazione”. Quindi la scelta di perseverare sulla linea strategica che in Puglia ha già dato i suoi frutti, e cioè il continuo intreccio tra le politiche dello sviluppo, le politiche della formazione e le politiche attive per il lavoro “Il punto è costruire una connessione permanente e organica – ha concluso Vendola - tra questi tre ingredienti che hanno troppo a lungo camminato ognuno per conto suo, formazione, lavoro e sviluppo. Questi sono i risultati di una Puglia che ha soprattutto la preoccupazione dei dati che riguardano l’occupazione giovanile e l’occupazione femminile ma che sta lavorando con tutta la propria energia battendosi con le unghie e con i denti per restare in piedi e camminare verso il futuro”.  
   
 

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