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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Maggio 2011
 
   
  I CEFALALGICI SONO SOTTOTRATTATI E MOLTI DEGLI ESAMI DI DIAGNOSI STRUMENTALE CUI SONO SOTTOPOSTI FANNO SOLO PERDERE TEMPO PREZIOSO

 
   
   Stresa, 30 maggio 2011 - Uno studio condotto da sette centri cefalee della Lombardia su 600 pazienti affetti da cefalea tensiva ed emicrania (due forme di mal di testa assai prevalenti, rispettivamente 46 e 14%) per verificare la gestione della malattia prima del loro arrivo presso il centro specialistico, ha evidenziato che non sono adeguati nè il trattamento acuto nè quello preventivo confermando i risultati di un più ampio studio condotto 2 anni fa in tutta italia con gli stessi scopi. Nello studio appena completato ben l’83% dei pazienti non aveva ad esempio mai usato un farmaco di profilassi, mentre tale strategia terapeutica può ridurre sostanzialmente il ricorso a farmaci dell’attacco acuto scongiurando anche il rischio di cronicizzazione. Non usare farmaci corretti, sia in profilassi sia nel trattamento acuto, fa aumentare il carico di disabilità con conseguente maggior impatto sui costi sociali di malattia anche perché aumenta pure la tendenza all’autoprescrizione da parte di pazienti insoddisfatti dei trattamenti inefficaci. La necessità di aggiornare i medici di medicina generale eventualmente tramite connessioni più dirette con i centri cefalee appare sempre più urgente. L’importanza di una maggior competenza nella gestione di questi pazienti deriva anche da un altro studio dell’Università delle Marche che ha considerato 300 pazienti con emicrania senz’aura giunti per la prima volta all’attenzione degli specialisti del locale centro cefalee e già sottoposti a una serie di esami che andavano dalla risonanza magnetica, alla Tac, all’elettroencefalogramma, ecc, ecc. La conclusione è che basta un corretto esame neurologico con un’attenta raccolta della storia clinica del paziente, effettuato tutt’al più una Tac quando necessario. Tutti gli altri esami fanno ritardare la diagnosi rilevando ad esempio particolari irrilevanti che possono portare a trattamenti sbagliati con il rischio di cronicizzare la malattia. Http://www.anircef.it/opencms/sezioni/docs/pdf/congressi/stresa_2011.pdf    
   
 

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