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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Maggio 2011
 
   
  FEDERALISMO, PRESIDENTE MARINI A SEMINARIO STUDI: UMBRIA PUÒ GUARDARE CON OTTIMISMO A SFIDA

 
   
  Perugia, 30 maggio 2011 - "Le Regioni italiane si presentano alla sfida del federalismo avendo di fronte un quadro di incertezze e preoccupazioni, più che le opportunità che ne potrebbero e dovrebbero scaturire". È quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta il 26 maggio a Perugia, al seminario di studi "1971/2011: il regionalismo originario e il federalismo di oggi nella riforma dello Stato. Quale sintesi?", promosso dal Centro Studi "Ezio Vanoni" di Terni. "Assolutamente diversa - ha aggiunto - è la condizione delle Regioni che abbiamo conosciuto negli anni ´70 rispetto a quella di oggi: l´assetto istituzionale è stato dapprima radicalmente modificato con la riforma del Titolo V della Costituzione ed ora con le ulteriori riforme introdotte dal nuovo federalismo, a cominciare da quello fiscale". Come si presenta l´Umbria a questa sfida? La Presidente ha risposto indicando prima le criticità ed i rischi che una regione piccola come l´Umbria potrebbe dover incontrare lungo la strada della riforma federalista: "Si tratta di criticità e debolezze storiche - ha ricordato - che derivano essenzialmente dalla sua dimensione geografica e demografica che ne determinano una capacità fiscale più ridotta rispetto alla media nazionale. Inoltre, proprio per queste sue caratteristiche, l´Umbria ha anche una più elevata spesa pubblica pro capite. Tutto ciò influisce parzialmente anche sulla crescita e sul livello del ´Pil´ regionale, la cui crescita è inferiore alla media nazionale". Se queste sono le "debolezze" con le quali l´Umbria si presenta alla sfida federalista, per la Presidente l´attuale situazione della Regione la pone in una condizione di poter cogliere da questo processo di riforma vantaggi ed opportunità: "Non tutte le Regioni italiane - ha sottolineato - possono contare sull´assenza di disavanzi nella maggior parte dei settori di competenza regionale, a partire da quello più complesso ed importante come la spesa sanitaria. Inoltre, l´Umbria conserva ancora un´ampia potenzialità fiscale, in quanto in questi anni la Regione si è avvalsa pochissimo della leva fiscale su base regionale e locale. Il combinato disposto di queste condizioni ci consente di guardare con ottimismo e fiducia alla sfida federalista". La Presidente,infine, ha voluto sottolineare la necessità che nell´Italia federalista l´Umbria e le altre Regioni del centro, mettano in atto politiche di cooperazione e integrazione: "Questa Italia di mezzo ha tutte le potenzialità per crescere insieme e affermare una sua specifica identità che possa adeguatamente frapporsi tra un Nord in cui è sempre più forte la spinta autonomistica ed un Sud in cui sembrano prevalere più i timori per l´assetto federalista dello Stato e quindi tendenzialmente orientato a frenarne il suo percorso".  
   
 

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