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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Maggio 2011
 
   
  PARMA, ALPINI: SACRIFICIO E PASSIONE INAUGURATA A PALAZZO GIORDANI LA PERSONALE DI VITTORIO FERRARINI DEDICATA ALLE PENNE NERE

 
   
   Parma, 30 maggio 2011 - Profili che si stagliano nel bianco della neve, figure in marcia nella nebbia, uomini che s’arrampicano passo dopo passo sulle pendici di una montagna. I cappelli, le penne nere, il tricolore. La ritirata di Russia. Sono gli Alpini di Vittorio Ferrarini, protagonisti della personale inaugurata a Palazzo Giordani alla presenza dell’artista, di numerose autorità e di tanti alpini. Una trentina di lavori del pittore parmigiano, che in questo modo ha voluto rendere omaggio all’impegno, alle fatiche e all’abnegazione di uomini che con la loro presenza non solo hanno accompagnato ma hanno fatto la storia d’Italia, in tempo di guerra e in tempo di pace. Lavori dal tessuto materico, nei quali i contrasti di colore assumono valenza quasi narrativa, forte, nell’intreccio della rappresentazione. “Una storia di vita e d’arte – ha scritto il critico Stefania Provinciali - che Vittorio Ferrarini ha raccolto col colore e col cuore per darne testimonianza e trasformarla in ricordo comune”. La mostra “Sono gli Alpini”, inserita nel calendario delle celebrazioni per il centocinquantesimo dell’Unità d’Italia, è promossa dalla Provincia all’interno della rassegna “Arte a Palazzo Giordani” curata da Stefania Provinciali: rimarrà aperta dal 27 maggio al 3 luglio. “Con Ferrarini c’è un legame particolare. Non dimentichiamo che con grande generosità ha messo a disposizione sue opere d’arte per abbellire la sede di Palazzo Giordani e quella di piazza della Pace”, ha detto nel corso della cerimonia il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli. “Credo che questa sia un’iniziativa pregevole dal punto di vista culturale. Un’occasione importante perché da un lato valorizza un artista locale e dall’altro punta l’attenzione sugli alpini, che noi seguiamo sempre con grande passione. Quando c’è bisogno, gli alpini sono sempre disponibili: sono una delle componenti fondamentali di quella rete di volontariato che costituisce una ricchezza indiscussa del nostro territorio”. La mostra è stata esposta pochi mesi fa a Bologna, nella sede della Prefettura, dove ha riscosso un grande successo. “Per me è stato un onore poterla ospitare – ha spiegato il prefetto di Bologna Angelo Tranfaglia, già prefetto di Parma -. Parma mi è rimasta nel cuore, la città e la sua gente: Vittorio Ferrarini in modo particolare. Ne ho sempre apprezzato le grandi doti di umanità: doti che si vedono nelle sue opere. Nei suoi quadri c’è una grande tensione morale, una forza che colpisce”. “È un momento bello, ed è motivo di grande gioia per me essere in mezzo agli alpini”, ha osservato il prefetto di Parma Luigi Viana, che ha sottolineato il legame della mostra con le celebrazioni per il centocinquantesimo dell’Unità d’Italia: “Si celebra la storia di questi primi 150 anni, e gli alpini ne sono parte fondamentale”. Qualche dettaglio sulle opere esposte è venuto dal critico d’arte Stefania Provinciali: “In questi lavori non ci sono volti né individualità ma c’è l’alpino: ci sono tutti gli alpini, rappresentati nel loro lavoro, nella fatica, nelle marce, nelle battaglie, in pace e in guerra, nei momenti più o meno difficili della loro storia”, ha spiegato Provinciali, che ha parlato di “opere da toccare: è una materia che si fa viva”. A Vittorio Ferrarini, il cui padre partecipò alla ritirata di Russia, è invece spettato il compito di raccontare la genesi dell’idea: “L’idea iniziale di questa mostra non è stata mia. È stato un mio amico alpino, Roberto Bertani, a propormela. All’inizio gli ho detto di no, perché esulava completamente dal mio tipo di pittura, poi però ho provato: ho provato a realizzare un quadro, tanto per vedere come veniva, e poi ho cominciato ad appassionarmi. Ho capito che dipingere questi soggetti mi dava entusiasmo e mi creava emozioni, e così sono andato avanti. Ne è uscita questa serie di dipinti, una trentina, che spero possano piacere ai visitatori”. All’incontro hanno partecipato tanti alpini. Tra gli altri Francesco Canali e il vicepresidente vicario della sezione di Parma dell’Associazione nazionale Alpini Eugenio Magri, che ha ringraziato Ferrarini e ha espresso il compiacimento della sezione per la mostra.  
   
 

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