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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 13 Dicembre 2006 |
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MERCATO DELLE INFORMAZIONI IMMOBILIARI E CONCORRENZA L’ANTITRUST RICHIAMA MINISTERO DELL’ECONOMIA E AGENZIA DEL TERRITORIO AL RISPETTO DELLE NORME
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Milano 13 dicembre 2006 – Un richiamo formale al rispetto delle norme nazionali e comunitarie che regolano la concorrenza è stato inviato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) al Ministro dell’Economia e Finanze e all’Agenzia del Territorio. Il richiamo fa riferimento alle modalità con cui l’Agenzia del Territorio punta ad entrare - in modo diretto, e non attraverso società separata come richiesto dall’ordinamento – nel mercato dei servizi a valore aggiunto di informazione immobiliare. Questi ultimi, che corripondono ad una vera e propria attività economica, utilizzano i dati di fonte pubblica per elaborare rapporti e segnalazioni sullo stato degli immobili (caratteristiche, proprietà, passaggi, vincoli, ipoteche volontarie e giudiziarie, ecc. ). Nella forma del “monitoraggio immobiliare”, sono utilizzati da banche e finanziarie per verificare le consistenze patrimoniali delle persone fisiche e giuridiche che offrono garanzie di credito. Il richiamo consegue alla richiesta di pronunciamento che Acif - l’Associazione aderente a Fita-federcomin (Confindustria) degli operatori privati dell’informazione immobiliare - ha formulato all’Autorità, evidenziando come i recenti decreti, inclusi anche quelli collegati alla Finanziaria 2007, introducano, in danno delle imprese private, un vero e proprio abuso di posizione dominante da parte dell’Agenzia del Territorio, che ha il monopolio dei dati delle Conservatorie dei registri immobiliari e del Catasto. L’agenzia del Territorio avrebbe voluto produrre direttamente tale servizio in concorrenza con le imprese private. Ma l’Antitrust, ai sensi della legge 287/90 (c. D. Legge Antitrust) e della normativa comunitaria, ha richiamato l’Amministrazione e l’Agenzia del Territorio a: distinguere le attività istituzionali - di natura pubblica, di tenuta dei registri immobiliari - da quelle relative all’offerta di servizi di natura economica sul mercato; operare nell’ambito dei servizi di natura economica nei modi previsti dalla legge, e cioè unicamente attraverso società separate e non in modo diretto; far si che le società separate in capo all’Operatore Pubblico accedano ai dati dell’Agenzia del Territorio (che servono per costruire servizi a valore aggiunto), alle stesse condizioni (tempi, contenuti e corrispettivi) previste per le altre società private concorrenti. “Il pronunciamento dell’Antitrust si pone nel solco delle norme e dei pronunciamenti della Magistratura, che già aveva sospeso provvedimenti ritenuti discriminatori e lesivi dell’esercizio del diritto d’impresa. – ha dichiarato il Presidente di Acif, Andrea Rapisarda – L’attesa è ora che l’Amministrazione, e anche il Legislatore, visto che la materia è richiamata nella Finanziaria, operino di conseguenza, contando sulla disponibilità delle aziende del settore al confronto più sereno e costruttivo” Il mercato nazionale dei servizi informativi immobiliari ammonta a circa 100 milioni di Euro, la gran parte dei quali ascrivibili ai servizi a valore aggiunto. Nel settore operano circa 200 aziende specializzate, che occupano all’incirca 1500 addetti. . |
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