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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Dicembre 2006
 
   
  L’AREA DI RHO PERO CANDIDATA ALL’EXPO 2015 UN PASSO CONCRETO PER LA CREAZIONE DI UNA MACROREGIONE TRA MILANO, TORINO E GENOVA

 
   
  Milano, 12 dicembre 2006 - Un’occasione per una nuova città diffusa: l’Expo può cambiare la fisionomia di Milano. Può nascere un nuovo centro nell’area di Rho Pero. Ma anche un passo concreto per la creazione di una macroregione tra Milano, Torino e Genova. L’area di Rho Pero la candidata, forte del polo fieristico innovativo. I punti di forza: accessibilità (internazionale, regionale e prossimità a Milano), strutture ricettive (oggi 400 stanze, 1000 in costruzione), itinerari tecnologici (elettronica e informatica con Bull e Italtel, ricerca con Solvay ex Montedison e Alfa Romeo, contiguità con la Bovisa e l’università di Castellanza), artistici (Castellazzo di Bollate, villa Arconati, parco Groane, oltre a ville e centri culturali diffusi), risorse territoriali e facilità di riconversione (aree industriali dimesse), dotazione esistente negli importanti centri già presenti nell’area (il polo fieristico, diversi centri urbani). Il progetto: l’insediamento Expo va pensato per l’esposizione, ma anche per costruire la nuova città, che poi resti come patrimonio. Con infrastrutture sociali (come il nuovo museo interattivo della scienza e della tecnica e la città dei bambini), insediamenti direzionali e per la ricerca (nel campo della comunicazione multimediale e Itc), insediamenti integrati con il Nuovo Polo Fiera Milano (ad esempio il villaggio del made in Italy). E una nuova linea metropolitana leggera (10. 000 passeggeri/ora per senso di marcia): la Gronda nord su ferro che collega Nuovo Polo Fiera Milano con l’Ospedale S. Raffaele passando da Ospedale Sacco, Bovisa Politecnico, Ospedale Niguarda, Bicocca Università Statale, e che scambia con Mm1 (Fiera, V. Le Monza), Passante Ferroviario (Bovisa), Fnm e Fs Bovisa - Villapizzone, Mm3 (Comasina), Mm5 e Fs (Bicocca), Mm2 (Gobba). Quasi 7 miliardi di euro: è questo l’indotto turistico dell’Expo 2015 stimato dalla Camera di Commercio di Milano. Contribuiscono maggiormente alle entrate del settore i turisti stranieri con il 62,2% del totale. Solo il 52% è generato dalle spese del turista per l´alloggio mentre il restante 48% si concentra nelle altre spese, di cui un terzo da ristoranti e pizzerie e quasi il 24% dall´abbigliamento. Intorno al polo fieristico sono sorte più di mille imprese in cinque anni, con un tasso quinquennale di crescita di +7%. Intanto le imprese scommettono sull’area: sono soprattutto le sedi di imprese già operative a crescere (+20% in cinque anni), in particolare le unità operative di imprese non milanesi (+29%). Le attività cresciute di più sono i servizi alle imprese (+5% in un anno;+22% in cinque) e alberghi e ristoranti (+3% in un anno; +13% in cinque). L’area fieristica comprende 12 comuni, 224. 000 abitanti, ospita il nuovo polo fieristico (superficie espositiva coperta: 345. 000 mq. Visitatori Fiera: da 20. 000 a 90. 000 visitatori al giorno) Dati dell’Expo 2015: superficie: 1. 700. 000 mq. Visitatori previsti: 30. 000. 000 (160. 000 al giorno per sei mesi, poco meno degli abitanti del Rhodense). Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati del registro delle imprese 2006-2005-2001, e dalla ricerca del Politecnico ”Nuova città Nuova fiera Trasformazioni attendibili e desiderabili nell’intorno del Nuovo Polo Fiera Milano”. “Milano grazie al nuovo polo fieristico – ha dichiarato Carlo Sangalli presidente della Camera di Commercio di Milano - si sta spostando sempre più a Ovest nella macroregione Milano, Torino, Genova. Quest’area rappresenta una grande potenzialità per l’Expo 2015, grazie alla sua posizione strategica, alle sue eccellenze, alle grandi risorse costituite dai vasti spazi industriali dimessi, alla struttura del nuovo polo fieristico. È una carta in più che può giocare Milano per candidarsi all’appuntamento del 2015. Ma è anche vero che l’Expo è un occasione per strutturare questo sviluppo verso Ovest, pensando in grande e guardando lontano. Per fare questo gli edifici dovranno essere predisposti per ospitare funzioni cittadine quali musei, insediamenti direzionali e per la ricerca. Per fare questo è necessario una solida alleanza fra pubblico e privato in cui la Camera di Commercio di Milano si impegna fin d’ora a svolgere il proprio ruolo” “Il nuovo polo fieristico - ha dichiarato Antonio Pastore presidente Osservatorio sull’indotto locale del nuovo Polo Fieristico di Rho Pero- costituisce sempre di più un centro di attrazione. Attorno non solo si sviluppano unità produttive, ma una vera e propria città che trova il suo culmine con le grandi manifestazioni fieristiche. Una città che può arrivare a contare quasi centomila abitanti, che si muovono, soggiornano tra Milano e la zona di Rho Pero. Questo fenomeno necessita un ripensamento anche delle infrastrutture, dei trasporti, dei servizi fra comune e comune e non solo fra comune e capoluogo”. .  
   
 

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