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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Dicembre 2006
 
   
  CANTINA LA VIS E VALLE DI CEMBRA RISULTATI OTTIMI E RILANCIA

 
   
  Presentati ai 370 soci presenti i dati di bilancio. Bene il fatturato (da 32 a 35 milioni di euro), le liquidazioni (da 112 a 116 euro al quintale), il patrimonio (16,5 milioni) e le ricadute sul territorio (30 milioni di investimenti di cui 8 solo nell’ultimo anno). E il vino di La Vis atterra in Cina Mellarini: lunedì il Piano di sviluppo rurale al Tavolo Verde. “Risorse quasi raddoppiate” E’ un bilancio sano e in crescita quello approvato all’unanimità dai soci della Cantina La Vis Valle di Cembra, riuniti oggi in assemblea. A dirlo sono in primis i ricavi, passati dai 32 a 35 milioni di euro, a fronte di 142. 000 quintali di uva conferita (40. 000 in meno dell’anno scorso). Circa 20 milioni di euro derivano dalla vendita di vino sfuso e 15 da imbottigliato. 537mila l’utile netto. Dati che si riflettono anzitutto sul liquidato ai 1. 300 soci, passato da 112 a 116 euro al quintale. Un risultato particolarmente interessante, ha spiegato il direttore Fausto Peratoner, nonostante la produzione inferiore e la fase economica e politica in generale molto complessa. Non solo. La Cantina si è ancora una volta distinta per la sua forte politica di sostegno allo sviluppo del territorio, sul quale investe con determinazione: oltre 30 i milioni di investimenti, dei quali 8 solo nell’ultimo anno. Basti citare Maso Franch (al quale domani sono invitati tutti i soci), l’esempio più recente, biglietto da visita e luogo di ospitalità non solo per i clienti, ma per tutti gli ospiti del Trentino. “Un impegno che rivela il nostro alto senso di responsabilità – ha detto il presidente Roberto Giacomoni – ma anche la soddisfazione che si prova a consegnare ai soci risultati positivi, nonostante un’annata difficile dal punto di vista del mercato”. I numeri costituiscono il ritorno in cifre di un’importante attività commerciale che ha portato risultati eccezionali. Il Muller Thurgau prodotto dalla cantina cooperativa è sbarcato in Cina (grazie alla sponsorizzazione del Mart); altre etichette sulla business class della Lufthansa, negli alberghi e casinò di Montecarlo, in Quebec, Estonia. Lo spumante è atterrato anche in Francia, la patria delle bollicine, ed ha pure vinto tre premi. Stefano Girelli, responsabile commerciale, ha snocciolato i successi: 119 vini del gruppo, commercializzati attraverso la società Ethica, hanno ricevuto premi e riconoscimenti. Tre etichette hanno vinto l’oscar qualità prezzo, altre tre i “4 grappoli”, quattro il concorso di Pra Maggiore. In Inghilterra, uno dei principali mercati di sbocco all’estero, 8 vini hanno ottenuto la best class (migliori della loro categoria). Sul fronte commerciale la Cantina ha ristrutturato la rete distributiva americana e si è introdotta in Canada, un mercato difficile che promette interessanti ritorni. Un impegno che ha ottenuto il plauso di Tiziano Mellarini, assessore provinciale all’agricoltura, che ha espresso forti apprezzamenti per i successi commerciali (suggerendo di intensificare gli sforzi anche presso gli albergatori trentini). Mellarini ha approfittato per annunciare l’imminente approvazione al Tavolo Verde (in calendario lunedì) del Piano di Sviluppo Rurale, che governerà il sostegno agli investimenti in agricoltura per il settennio 2007-2013. “Anche se inizialmente si parlava di un calo delle risorse del 20-25% - ha detto ringraziando l’impegno del presidente Lorenzo Dellai, che ha partecipato all’assemblea – siamo riusciti a fare pressione e il Trentino ha ottenuto dall’Europa 101 milioni di euro, accanto ai quali vanno considerati a 256 della Provincia. Un impegno, quindi, maggiore dello scorso Piano di Sviluppo Rurale, che ha quasi raddoppiato le risorse”. L’unanimità di oggi al bilancio non può non essere letta anche in relazione all’operato del consiglio d’amministrazione nelle recenti vicende con Cavit, verso le quali è stato espresso un chiaro sforzo di dialogo. “Il consiglio di amministrazione – ha detto Giacomoni – è certo della linearità della condotta dell’azienda. Stiamo cercando il dialogo con Cavit, al quale ci proponiamo con totale disponibilità. Certo questa vicenda è una frattura che la cooperazione non doveva permettere”. L’assemblea ha eletto 5 consiglieri in scadenza: Andrea Zanolli, Andrea Rizzoli, Tullio Nardon, Ivo Piffer, Marco Piffer e Giovanni Ferrari (nel comitato di controllo). In particolare i primi due sono rappresentanti della nuova generazione di amministratori che l’azienda aveva nel tempo formato con appositi corsi. La cooperativa lavisana ha dato dimostrazione con quali strategie stia costruendo il proprio nuovo futuro, e come sempre parte dagli uomini. .  
   
 

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