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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Giugno 2011
 
   
  PIU’ DONNE, PIU’ PIL “DIETRO AD OGNI CRESCITA ECONOMICA C’È L’EMANCIPAZIONE FEMMINILE"

 
   
  Trento, 8 giugno 2011 - “In un’epoca globalizzata come la nostra la formula magica della crescita e del benessere passa da due elementi fondamentali: la donna e la scuola”. Ha le idee ben chiare Federico Rampini, firma prestigiosa de "La Repubblica", autore di numerosi libri, inviato nei cinque continenti per farci capire meglio come gira il mondo. “Il mondo gira se anche la donna contribuisce a spingerlo” ha detto, il 4 giugno, Rampini. “Lo hanno capito ad esempio in Brasile dove non solo hanno un incredibile boom economico ma sono riusciti anche nel miracolo di diminuire la forbice tra ricchi e poveri. Come hanno fatto? Si sono inventati un sistema che è allo studio in tutto il mondo e che è stato lodato anche dall’ultraliberale rivista inglese The Economist che si chiama ‘Bolsa familia’. In pratica lo Stato dà degli assegni economici alle famiglie povere al preciso scopo di far proseguire gli studi ai loro figli. Dov’è la novità? Il programma ha un punto fermo: i soldi devono essere consegnati solo alle madri”. Il risultato sono venti milioni di poveri in meno. Invitato per “Confronti” dal Tavolo per l´Occupazione e l´Occupabilità promosso e coordinato dall´Assessorato alle Politiche sociali e Pari Opportunità del Comune di Trento, Federico Rampini aveva il compito di affrontare il tema “Il fattore donna dell´economia che verrà - nuove regole, nuove responsabilità”. E lo ha fatto a modo suo e cioè portando tutta una serie di esempi concreti della condizione della donna raccolti nei suoi anni da inviato speciale. “Se probabilmente nel nostro Trentino la condizione della donna è tra le migliori in Italia per professionalità e welfare, cosa possiamo fare per progredire ancora? Quali esempi ci può portare da altre realtà, da altre culture, da altri paesi anche lontani?” L’invito di una delle promotrici non poteva essere più esplicito. “In Italia c’è un problema oggettivo: la donna continua ad avere meno potere e meno gratificazioni professionali pur in presenza di una preparazione scolastica pari o superiore a quella degli uomini. Ne ha parlato anche il governatore della Banca d’ Italia Draghi nella sua ultima relazione. Da altre parti non è così, io ho l’esempio della California dove le donne hanno già effettuato il sorpasso nel mondo del lavoro: da una maggiore istruzione sono passate a lavori più importanti e stipendi più alti”. Eppure studi economici – citati da Rampini – dicono che se le donne potessero sviluppare il loro potenziale il nostro Paese avrebbe un punto in più di Pil. Con i suoi esempi Rampini ha spaziato tra le culture e le nazioni come quando ha citato Barack Obama nel suo ultimo discorso a Westminster: “La storia dimostra che le nazioni sono più prospere e più pacifiche quando le donne hanno più potere”. E ancora sul presidente americano: “Sapete cosa ha detto Obama ai nuovi protagonisti delle primavere arabe che stanno rivoluzionando i Paesi del Nord Africa? Vi giudicheremo (con conseguenti aiuti economici e militari) in base al ruolo che saprete dare alle donne nelle vostre nuove forme di governo”. Dagli Usa, Rampini passa all’Estremo Oriente, da dove viene un esempio molto significativo: “Sapete chi è l’uomo più ricco del supercolosso cinese? E’ una donna. Si chiama Zhang Yin ed ha fatto fortuna riciclando la carta, attività tra l’altro molto ecologica. Ma al di là di questo, chiamiamolo, macroesempio, vi garantisco che dalle mie conoscenza personali le donne hanno in Cina una parità straordinaria. E più la donna peggiore la sua condizione, penso alle zone rurali ovviamente, più la crescita economica è bassa. Mi sembra questa una correlazione chiara e diretta!” Infine Rampini si sofferma sull’altro punto cruciale per lo sviluppo: l’istruzione. “Sapete perché la Finlandia è l’unico Stato occidentale che nelle classifiche sul rendimento scolastico riesce a star dietro a India e Cina? Perché ha gli insegnanti più pagati e rispettati del mondo. E la stragrande maggioranza di questi sono donne”. Le domande finali hanno riportato Rampini entro i confini nazionali. Cosa possiamo fare qui in Italia per migliorare la condizione della donna? E’ stato questo – seppur coniugata in forme diverse – il leitmotiv degli interventi del pubblico. Risposta: “In Italia c’è un problema culturale e me ne accorgo in modo fortissimo quando sto via per qualche mese. Ed è l’immagine stereotipata della donna soprattutto nella televisione e nelle pubblicità. Vedo cose qui in Italia che all’estero sarebbero bollate come pornografia. La priorità per noi italiani è cambiare questa immagine pubblica distorta del ruolo della donna nella società. Il resto poi verrà”, ha concluso il giornalista.  
   
 

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