Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Giugno 2011
 
   
  ACCELERATORI DEL SISTEMA: LA LEVA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI IL PUNTO DI VISTA TECNICO SULL´ECONOMIA TRENTINA

 
   
  Trento, 15 giugno 2011- Acceleratori del sistema: la leva degli investimenti pubblici nello sviluppo economico. Questo il tema del dibattito, del 3 giugno, proposto nello spazio "La tenda aperta" in Piazza Duomo. Un incontro nell´ambito dei focus sull´economia trentina che ha visto la partecipazione di Raffaele De Col (dirigente generale Dipartimento protezione civile e infrastrutture – Provincia autonoma di Trento), Diego Laner (Consigliere Trentino Sviluppo), Paolo Ferrari (Dipartimento Lavoro - Uil del Trentino), Paolo Tonelli (Assistente di presidenza - Federazione Trentina Cooperazione). Fra gli elementi evidenziati nella discussione la necessità di una logica di rete fra le diverse realtà del territorio e quella di un sistema economico in grado di favorire le aggregazioni di impresa e quindi in grado di creare una rete imprenditoriale forte. Solo così si potranno affrontare le difficili sfide del futuro e andare oltre la crisi e la precarietà che sta colpendo più il mondo del lavoro a partire dai giovani. Sulle responsabilità del pubblico nell’ambito di un ruolo di acceleratore di sistema è intervenuto Raffaele De Col. “C’è la necessità di intervenire con investimenti e non con incentivi – ha sottolineato - ma ci sono anche delle regole di mercato comunitario e norme di Stato da rispettare”. Per questo ha detto De Col "cerchiamo di far sì che innovazione e sviluppo si integrino con una modalità diversa di accesso alle gare pubbliche. Sui grandi investimenti la rapidità è molto produttiva anche per evitare l’ingresso di capitali non puliti e intendiamo procedere anche favorendo l’aggregazione di impresa per creare una rete imprenditoriale in grado di superare la frammentazione”. Diego Laner ha evidenziato come “Trentino Sviluppo operi a favore del sistema economico e delle imprese trentine attraverso tre direttive di base: il servizio alle imprese, l’area immobiliare e il capitale di rischio per le imprese. Il tutto in un’ottica di sinergia e di coordinamento”. Importante anche, secondo Laner, la razionalizzazione dei siti e delle aree produttive sul territorio provinciale per rendere più competitivo e produttivo il sistema economico territoriale. Laner si è anche detto favorevole alle partecipazioni pubbliche ma solo in un contesto di utilità non solo per il singolo beneficiario ma per tutta la filiera, valutando quindi tutte le ricadute di ogni singolo investimento. Paolo Tonelli ha posto l’accento sulla differenza dei tempi di investimento nell’ottica del mercato rispetto a quelli di un soggetto come quello del movimento cooperativo trentino: “Alla base della Cooperazione c’è un capitale intergenerazionale intoccabile, pari al momento a 2, 56 miliardi di euro, che non può essere toccato né diviso e che ci permette di avere una visione più ampia rispetto a quella dell’immediato e della contingenza a cui guarda appunto il mercato con le sue logiche”. Tonelli ha anche sottolineato l’importanza del sistema scolastico in relazione al mondo del lavoro: “Un sistema che in Trentino ha raggiunto ottimi livelli ma le cui linee guida devono essere proprio per questo ancora di più all’ìnsegna della qualità della spesa. Così come anche l’Università trentina deve intrecciarsi sempre più con la società e l’economia del territorio”. Il sindacalista della Uil Paolo Ferrari ha invece evidenziato le ricadute positive che potrebbero avere sul sistema economico trentino i lavori per il nuovo asse ferroviario del Brennero, ma solo a patto che si possa costituire un consorzio di imprese forte, altrimenti è difficile sostenere il peso della concorrenza. Ferrari ha anche parlato della crisi economica e delle sue ripercussioni sul mondo del lavoro: “Non si può dire che la crisi abbia risparmiato il Trentino, nonostante gli sforzi apprezzabili della Provincia, e questo lo si legge nei numeri che penalizzano giovani e donne. Anche per questo è sempre più necessaria una riflessione sulla stabilizzazione dei posti di lavoro per far uscire molte categorie dall’instabilità del precariato”.  
   
 

<<BACK