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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Giugno 2011
 
   
  PARLAMENTO EUROPEO: APERTURA DELLA SESSIONE E VISITA DEL PRESIDENTE DEL TAGIKISTAN

 
   
  Strasburgo,8 giugno 2011 - Aprendo la sessione plenaria del 6 giugno, il Presidente del Parlamento europeo, Jerzy Buzek, ha dato il benvenuto al Presidente del Tagikistan, Rahmon, in visita ufficiale. Ha quindi ricordato che il 4 giugno è stato il 22° anniversario delle prime elezioni parzialmente libere in Polonia, ma anche del massacro di piazza Tiananmen in Cina. Infine, Buzek ha aperto un dibattito per commemorare le deportazioni effettuate dalle autorità sovietiche dai Paesi baltici nel 1941. L´aula è stata informata delle discussioni tenutesi tra il Presidente Rahmon e ilPresidente Buzek in merito alle relazioni bilaterali e alla necessità di attuare riforme in Tagikistan. Per quanto riguarda i due grandi eventi del 4 giugno 1989, Buzek ha ricordato che le autorità della Repubblica popolare cinese avevano "brutalmente represso i manifestanti in piazza Tiananmen". Lo stesso giorno in Polonia si erano tenute le prime elezioni generali parzialmente libere dell´Europa centrale e orientale. Alle urne, la vittoria era stata schiacciante per i candidati dell´opposizione democratica. 70° anniversario delle deportazioni di massa dai Paesi baltici - Un breve dibattito, con gli interventi dei portavoce dei gruppi politici del Pe, si è svolto in Aula, in occasione del 70 ° anniversario delle deportazioni di massa da parte delle autorità sovietiche dagli Stati baltici, che erano stati occupati dal 1940. Aprendo il dibattito, il Presidente Buzek ha ricordato che le deportazioni erano destinate "a privare l´Estonia, la Lettonia e la Lituania delle loro élite politiche e sociali". Era nostro dovere oggi, ha sottolineato, "conservare la memoria" di queste centinaia di migliaia di vittime del terrore sovietico nei Paesi baltici. Tuttavia, ha aggiunto il Presidente, la sofferenza dei popoli di Lettonia, Lituania e Estonia aveva fornito loro, cinquant´anni dopo, la determinazione e la forza di spingere per l´indipendenza e tornare a una Europa unita.  
   
 

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