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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Giugno 2011
 
   
  PARLAMENTO EUROPEO, E.COLI: "LA GENTE NON PUÒ MORIRE PER AVER MANGIATO UN´ INSALATA"

 
   
  Anche se ora sappiamo che i cetrioli spagnoli sono stati accusati ingiustamente e anche sui germogli di soia non esiste certezza, ciò che ancora tutti ignorano è quale sia la vera fonte del focolaio di Escherichia coli. La ricerca scientifica e le analisi si sono dimostrate al momento incapaci di fornire una risposta. Dibattito acceso ieri mattina al Parlamento con la Commissione europea. I deputati hanno discusso con il commissario alla Salute pubblica John Dalli,sottolineando il bisogno di migliorare il coordinamento nelle ricerche, e rafforzarel´etichettatura alimentare e la tracciabilità dei prodotti. Dalli ha d´altra parte ricordato come la Commissione abbia attivato tutte le reti a sua disposizione per gestire la crisi, organizzando incontri giornalieri con le autorità alimentari e sanitarie, e diffondendo una rapida allerta. Evitare la paura e le condanne affrettate - Gli europarlamentari hanno deplorato la battaglia delle accuse che si è scatenata ai danni dell´industria agricola di alcuni paesi membri, e hanno invitato a prendere in considerazione compensazioni finanziarie per fare fronte alle perdite. Un incontro straordinario del Consiglio agricoltura si svolge oggi pomeriggio a Lussemburgo per discutere dell´impatto economico sull´agricoltura e del danno agli agricoltori. Bisogna "ridurre la paura immotivata", ha commentato il commissario Dalli, e "evitare accuse affrettate, non supportate da prove scientifiche". Secondo Dalli il bando di alcuni prodotti europei è una misura eccessiva, in quanto al momento la contaminazione è limitata alla zona di Amburgo. Il deputato spagnolo indipendente Wagner Francisco Sosa ha preso la parola agitando provocatoriamente un cetriolo: "I produttori che sono stati danneggiati da questa crisi hanno diritto a una compensazione finanziaria!", ha esclamato. Etichettatura alimentare e tracciabilità - "La vita umana deve venire prima delle questioni economiche" secondo la liberale francese Corinne Lepage, che ha parlato di misure quali il rafforzamento dell´etichettatura e della tracciabilità degli alimenti. Rilancia la socialista inglese Linda Mcavan, mettendo in luce come il Consiglio, non presente al dibattito, stia cercando di ostacolare la nuova legislatura in materia di etichette alimentari. "Non è accettabile che la gente muoia per aver mangiato un´insalata" ha esclamato, sollevando anche interrogativi sulle pratiche agricole nell´Ue e sull´uso di antibiotici negli alimenti. Anche il tedesco Peter Liese del Ppe ha parlato della pericolosa connessione tra la resistenza antibiotica, sviluppata in conseguenza dell´abuso di medicinali nelle coltivazioni, e la possibilità di debellare un batterio come l´E. Coli. Sulla stessa linea la tedesca della Sinistra Unita Sabine Wils ha ricordato che "la tracciabilità degli alimenti è fondamentale per la sicurezza dei consumatori, che hanno il diritto di conoscere la provenienza" di ciò che mangiano, mentre l´attuale catena di trasporti rende impossibile sapere con certezza come e dove un alimento è stato prodotto. Più coordinamento nel gestire la crisi - "Né la Germania, né l´Europa erano pronte a fronteggiare questa crisi" ha dichiarato la leader dei Verdi Rebecca Harms, invitando a prendere ad esempio gli Usa per la gestione e il coordinamento nelle situazioni di emergenza. La Harms ha anche proposto la creazione di un istituto europeo centralizzato che diffonda l´allerta in situazioni analoghe. Anche la Wils ha ricordato che "la completa confusione in Germania ha causato disastrose conseguenze" e che le allerta sono necessarie, ma la crisi è stata mal gestita, sia a livello regionale che centrale. James Nicholson, conservatore inglese, ha invocato la necessità di dare priorità alla strategia di lungo termine per prevenire altre crisi, piuttosto che limitarsi a parlare degli errori commessi in quella attuale.  
   
 

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